giovedì 30 giugno 2011

Val di Susa, domenica la riscossa


La grande manifestazione nazionale, indetta per domenica 3 luglio in Val di Susa, potrebbe costituire il viatico per porre fine all’occupazione militare dei terreni oggetto del futuro cantiere propedeutico alla realizzazione del TAV, a distanza di appena 5 giorni dal momento in cui sono stati “conquistati”, per mezzo di una pioggia di gas lacrimogeno tossico, vietato nei teatri di guerra, ma in tutta evidenza dispensabile in quantità nei polmoni della popolazione civile.
Ed è quello che ci auguriamo vivamente, ma sarebbe profondamente sbagliato guardare alla giornata di domenica e alla “riscossa” in termini di confronto “militare” con le forze dell’ordine e vaticinare una battaglia a colpi di pietre, manganelli e lacrimogeni, come molti media mainstream sicuramente faranno.
La “riscossa” infatti non passerà attraverso uno scontro all’ultimo sangue fra cittadini e poliziotti, e questo per tutta una serie di ragioni, la prima delle quali è costituita dal fatto che le forze dell’ordine non costituiscono il vero antagonista di chi si batte contro il TAV, ma solamente il terminale deputato a veicolare sul campo le decisioni della politica.

Incubo nucleare - A Fukushima radioattività nelle urine



Tracce di cesio 137 sono state rinvenute nelle urine di 15 persone residenti al di fuori della no-entry zone. Tutti siamo potenzialmente a rischio, perché il cesio si fissa nei tessuti e contamina la catena alimentare. Ed è dimostrato il passaggio dalla placenta al feto.

Le voci della Flotilla

Maria Elena Delia, tra i coordinatori della Freedom Flotilla, racconta l'attesa ad Atene

scritto per PeaceReporter
da Maria Elena Delia* 

La situazione di stallo continua. Al sabotaggio della barca passeggeri greco/svedese si è purtroppo aggiunto quello compiuto ai danni dell'imbarcazione irlandese che si troverà nei prossimi giorni a dover affrontare, nel più breve tempo possibile, tutte le riparazioni necessarie per potersi riunire in tempo alle altre barche.

E ai sabotaggi si affiancano le snervanti attese dei risultati delle ispezioni a cui alcune delle imbarcazioni sono state sottoposte, prima tra tutte la Audacity of Hope, la barca statunitense che da giorni è bloccata ad Atene in attesa di un feedback non ancora arrivato. I temerari passeggeri della US Boat to Gaza (temerari davvero se si pensa quanto fortemente abbiano voluto essere parte di questa Flotilla, nonostante l'indistruttibile cordone ombelicale che lega il loro governo allo stato di Israele) hanno deciso di invitare oggi pomeriggio tutti i media presenti ad Atene per ispezionare quanto più minuziosamente possibile la Audacity of Hope.

mercoledì 29 giugno 2011

Tremonti non risparmia sulla guerra

Enrico Piovesana
 
La manovra economica da 47 miliardi di euro taglia sanità, scuola e pensioni, ma non tocca gli stanziamenti per le missioni militari, tra cui la guerra in Afghanistan
 
 
La stangata di Tremonti da 47 miliardi prevede tagli alle spese per sanità, scuola e pensioni, ma lascia inalterate le spese per le missioni militari all'estero.
Nella bozza della manovra economica, all'emblematica voce 'spese indifferibili', è infatti stabilito uno stanziamento di 700 milioni di euro per proroga di sei mesi (fino al 31 dicembre 2011) della partecipazione italiana alle missioni internazionali.
Si tira la cinghia su tutto, dalla salute all'istruzione, ma non sulle guerre. La cifra di 700 milioni (che comprende la guerra in Afghanistan e le missioni in Libano, Kosovo, Bosnia, Iraq, Pakistan, Somalia, Sudan e Congo) è infatti in linea con i precedenti finanziamenti semestrali.
Questo stanziamento militare, tra l'altro, non comprende le spese per la guerra in Libia, che nei primi tre mesi è costata da sola oltre un miliardo di euro (almeno 700 milioni di spese correnti per la Difesa per bombe, missili e carburante per aerei e navi, e altri 400 milioni di finanziamenti ai ribelli provenienti dal ministero degli Esteri).

Petraeus, gli Usa potrebbero prendere in considerazione l'uso della tortura

L'ex comadante capo David Petraeus afferma di voler usare metodi più 'efficaci' negli interrogatori.
da PeaceReporter

David Petraeus, scelto dal Presidente Barack Obama come prossimo direttore della Central Intelligence Agency (Cia), afferma che si dovrebbe prendere in considerazione l'utilizzo di tecniche di interrogatorio speciali, qualora le possibili informazioni estorte si potessero rivelare di fondamentale importanza per salvare vite umane.
Petrus ha detto che gli standard di umanità degli interrogatori dell'esercito statunitense sono più che sufficienti a persuadere i prigionieri a parlare.
L'ex comandante in capo delle forze Usa in Afghanistan e Iraq afferma che ci dovrebbe essere una discussione da parte del Congresso riguardo l'uso di tecniche di interrogatorio 'fuori dal normale', che Petraeus non chiama mai con il loro vero nome, ovvero torture.

TAV in Val di Susa, facciamo chiarezza


Intervista di Fabio Polese a Marco Cedolin per il quotidiano Rinascita
I recenti avvisi di garanzia che in questo periodo sono stati recapitati ad una sessantina di persone che si battono contro il Treno ad Alta Velocità in Val di Susa, unitamente agli annunci concernenti la prossima apertura del cantiere di Chiomonte, hanno riacceso i riflettori sulla questione. Per discutere su una battaglia che stanno portando avanti - ormai da quasi 20 anni - molti abitanti della zona, abbiamo incontrato Marco Cedolin, autore di “T.A.V. in Val di Susa – Un buio tunnel nella democrazia”, edito da Arianna Editrice e parte integrante del movimento denominato “No T.A.V.”.

Cedolin, ci spieghi le motivazioni che vi spingono quotidianamente a scendere nei boschi e a bloccare fisicamente i lavori per la costruzione del Treno ad Alta Velocità con il rischio dell’incolumità fisica e penale…

martedì 28 giugno 2011

Tanto fumo, poco arrosto!


Il fumo è quello dei gas lacrimogeni ed asfissianti, con i quali le forze dell'ordine hanno materialmente "soffocato" gli oltre 2000 cittadini valsusini che presidiavano la Libera Repubblica della Maddalena contro l'assalto della mafia del tondino e del cemento. L'arrosto quello di un cantiere immaginifico e senza futuro, che la consorteria politica tenterà di vendere all'opinione pubblica e alla compiacente UE, come la prima pietra di quel TAV in Val di Susa, nato già morto e destinato ad essere solo una fonte di guadagni illeciti, alla quale fare abbeverare animali politici e prenditori d'accatto.
Di questa nottata di trepidante attesa, fino al mattino, vissuto con i polmoni che bruciano, gli occhi accecati, ma la testa alta, rimangono molte immagini, alcune destinate a scolorire velocemente, altre a rimanere nella memoria come segni indelebili.
L'orgoglio del popolo, che anche in questa Italia votata al malaffare e all'opportunismo, trova il coraggio di mettere a repentaglio la propria incolumità fisica, per difendere la terra in cui vive e il futuro dei propri figli, riscoprendo valori che la maggior parte degli italiani hanno dimenticato. Ed è un popolo disposto a passare le notti all'addiaccio, rubando le ore alla famiglia e al lavoro, un popolo che riscopre la bellezza dello "stare insieme" e del sentirsi parte di qualcosa che travalichi l'egoismo qualunquista, ormai diventato forma mentis imperante.....

lunedì 27 giugno 2011

Operazione militare ad Alta Velocità

fonte: Megachip
di Felice Fortunaci

«Sono in mezzo ai lacrimogeni, qui in Val di Susa, in un clima che in tutto ricorda il G8 di Genova». La voce di Giulietto Chiesa ci giunge concitata. Le forze dell’ordine – forze di un ordine di tipo militare - sono intervenute con un soverchiante dispiegamento di mezzi e di uomini armati. Le barricate dei valligiani e del popolo NoTAV, di fronte a un’invasione di queste proporzioni, migliaia di uniformi, cedono terreno. «Ogni punto critico della rete stradale, ogni altura strategica sono ora controllati da gruppi in armi», riferisce Chiesa.

Qua e là ci sono già stati contatti fisici. L’impostazione pacifica del presidio NoTAV aiuta ad evitare il peggio, ma il volto dello Stato si presenta con molta violenza. La profezia di Piero Fassino, che preconizzava lo sfondamento delle difese territoriali con tutti i mezzi, per il momento si adempie. I grandi interessi che stanno dietro questa Grande Opera inutile, dispendiosa e devastante, hanno referenti bipartisan e sperano di poter avviare i lavori. Possiamo fare anche noi una profezia: come per il nucleare, la follia di questo progetto sarà rigettata.

Il destino dell'Amazzonia appeso al veto di Dilma

Stella Spinelli 
 
Il congresso ha votato per togliere i paletti che proteggevano la foresta dall'aggressione di allevatori e latifondisti. Adesso la parola passa al presidente, che sola può porre il veto e salvare l'Amazzonia dalla distruzione
 

"L'Amazzonia è in serio pericolo: una delle due camere del Congresso del Brasile ha deciso di cestinare le leggi che oggi proteggono la foresta. Se non agiremo immediatamente la gran parte del polmone verde del nostro pianeta potrebbe essere distrutta". A lanciare l'allarme è Emma, Ricken, Alice, Ben, Iain, Laura, Graziela, Luis e tutto il resto del team di Avaaz.org, un'organizzazione no-profit e indipendente con 9 milioni di membri in tutto il mondo, che lavora affinché la voce della gente comune abbia un impatto costruttivo sulle decisioni globali, tanto che in molte lingue Avaaz significa proprio "voce".  Questa volta la campagna che emerge campale sul loro sito riguarda appunto il dietrofront fatto dal parlamento brasiliano circa l'atteggiamento da tenere nei confronti della foresta amazzonica, già oggetto di un irreparabile saccheggio che ne sta minando l'ecosistema.

domenica 26 giugno 2011

Veglia No-Tav, fiaccole e preghiere aspettando la polizia

articolo tratto da: LIBRE

Ci saranno anche Giulietto Chiesa, Paolo Ferrero e Marco Revelli a popolare la “notte più lunga” di Chiomonte, dove i valsusini si apprestano a fare resistenza passiva di fronte al temuto sgombero dell’area occupata per impedire l’avvio dei cantieri della Torino-Lione. Le voci corrono: dopo l’ultimatum di Bruxelles per aprire ad ogni costo il cantiere entro il 30 giugno, il blitz degli agenti antisommossa è ormai atteso lunedì 27 giugno, alle prime luci dell’alba o addirittura prima, col buio. I valsusini si preparano: l’appello alla mobilitazione popolare è già scattato, domenica 26 gli abitanti sfileranno in una lunga fiaccolata da Chiomonte al “presidio” della Maddalena, dove poi i cattolici daranno vita a un’intera notte di veglia collettiva di preghiera, accanto a operai e sindacalisti Fiom schierati coi No-Tav.

“L’oro sporco, prodotto da bambini africani in condizioni disumane”

Un documentario svela la tragica situazione nelle quale lavorano i minori per l’estrazione del metallo più prezioso

tratto da Giornalettismo
Giovanni Percolla

Quanto costa veramente l’oro che indossiamo? E’ il tema di un documentario di Channel 4, rete televisiva britannica, che ha indagato sulla produzione industriale dell’oro. La scoperta non è certo piacevole, perchè nella lavorazione del metallo più prezioso l’impiego di bambini è comune, e i poveri minori scavano in condizioni molto pericolose per la loro salute.

GIOIELLI CON LE SOFFERENZE DEI BIMBI -Le miniere d’oro dove vengono assunti i piccoli si trovano in Sud America ed in Africa. Tra di loro si trovano casi drammatici, di ragazzini costretti a subire costanti mal di testa, dolori fisici e altri malori provocati dalle condizioni di lavoro che non rispettano gli standard minimi di tutela della salute. “Quando vado alla miniera devo arrampicarmi verso il basso, e iniziare a scavare. E’ tutto caldissimo giù là, e rompere le rocce è molto difficile, e il più grande pericolo è il crollo dei muri, che sono molto instabili”. Secondo il documentario di Channel 4 miniere come quelle del Senegal dove lavora il piccolo Djimba Sidibe producono tra il 10 e il 30% dell’oro che circola a livello mondiale.

Rifiuti a Napoli, il sogno nel cassonetto. Fare il compostaggio anche senza impianti

fonte articolo: Blogeko

Organizzare a Napoli il compostaggio d’emergenza a costo zero dei rifiuti organici anche in assenza di impianti. Trasformare in concime inodore gli scarti di cucina (il 40% della monnezza) sfruttando cassonetti e furgoni finora adibiti alla raccolta indifferenziata.
La città lasciata sola dal Governo forse può giocare un asso per uscire dall’emergenza rifiuti.
L’idea è di un esperto: Antonio Cavaliere, docente all’Università di Napoli, membro di svariate commissioni sui rifiuti. Quindi non è affatto un’idea balzana. Cavaliere l’ha descritta in un articolo pubblicato un tot di emergenze fa, nel 2008. Semplicissimo. Attualissimo.
Cerco di sintetizzare, e in fondo trovate il link all’originale. I rifiuti organici, dalle bucce di banana alle lische di pesce, sono quelli che puzzano.
Se dati in pasto ai microrganismi aerobici (quelli che hanno bisogno di ossigeno) diventano compost, cioè concime. Il compost non puzza. E non produce puzza, ripeto non puzza, neanche il processo di compostaggio: basta che i microrganismi ricevano la giusta dose di ossigeno e che il materiale venga rivoltato periodicamente per arearlo.

Moni Ovadia partecipa alla Manifestazione di solidarietà con il Popolo Rom – Firenze 27 giugno 2011

Fermiamo il pogroom anti Rom – Affermiamo l’Essenza Umana
Diritti Umani Costruire Civiltà Solidarietà Uguaglianza Libertà Cultura

fonte: NazioneRom

Nazione Rom in Campo dei Fiori
Roma 4 settembre 2010

venerdì 24 giugno 2011

Manifestazione di solidarietà con il Popolo Rom 

Firenze 27 giugno 2011 – Fermiamo il pogroom anti Rom – Affermiamo l’Essenza Umana




Fermiamo il pogrom anti Rom – Affermiamo l’Essenza Umana

Manifestazione di solidarietà con il Popolo Rom
lunedi 27 giugno 2011
ore 08.30 – 11.30
Via dei Pucci n. 2 – Firenze

venerdì 24 giugno 2011

Basilicata ammalata di petrolio, l’acqua è a rischio

 fonte:Diritto di critica
 Scritto da Sirio Valent il 16 giugno 2011
Eni e Shell si dividono 1,5 miliardi di euro di profitti l'anno sul petrolio lucano, la Regione incassa solo il 7% di royalties

Petrolio e tumori in Basilicata. La Val d'Agri paga con la salute dei suoi cittadini l'estrazione di 70mila barili di greggio al giorno; i casi di malattie respiratorie e infettive sono più del doppio della media nazionale. In cambio, la Regione incassa il 7% dei profitti che Shell e Eni accumulano: è la più bassa royalty d'Europa, meno dei diritti pretesi da Russia, Angola e Messico per le trivellazioni. Che in Lucania "bucano" il Parco Naturale.

Acqua e petrolio si mischiano nei ruscelli della Val d'Agri. Tra Monte Enoc e il paese di Tramutola, scorre un torrente giallastro con le rive nere e unte, attraversato dai tubi metallici dell'oleodotto. Portano il greggio alla raffineria di Viggiano, dove la torcia del metano brucia giorno e notte i fumi di scarico dell'impianto. Qui si estrae petrolio pari al 6% del fabbisogno italiano di carburante: gli esperti dell'Eni dicono di poter arrivare al 10%, circa 100mila barili al giorno, se gli si lascia mano libera su tecnologie e permessi.

giovedì 23 giugno 2011

Colpo di scena. Sentenza del Tar: Il mais Ogm può essere coltivato in Italia

articolo tratto da: Blogeko

Previa richiesta, il mais Ogm Mon 810 può essere coltivato in Italia. La telenovela giuridica sulle colture geneticamente modificate si arricchisce di un nuovo capitolo: una sentenza del Tar del Lazio.
Il fatto non ha nulla a che fare con le semine Ogm non autorizzate avvenute quest’anno in Lombardia in luoghi tenuti segreti: ma prevedibilmente le due vicende finiranno per intrecciarsi in punta di diritto.
Martedì il Tar del Lazio ha depositato la sentenza che dà ragione a Silvano Dalla Libera, imprenditore agricolo intenzionato a coltivare Ogm, e dà torto al ministero dell’Agricoltura che l’anno scorso non glie lo concesse nonostante una sentenza del Consiglio di Stato favorevole allo stesso Dalla Libera.
Riassunto delle puntate precedenti. Dalla Libera, presidente di Futuragra, conduce da anni una battaglia giuridica per rivendicare il diritto di coltivare, nell’ambito delle vigenti leggi, il mais Ogm: varietà Mon 810, per la precisione, la medesima dei campi seminati senza autorizzazione quest’anno in Lombardia.

Osho

"Condividi la tua positività, condividi la tua luce, condividi tutto ciò che hai. 

Qualsiasi cosa bella tu abbia non accumularla. 

Il tuo amore, la tua felicità, la tua gioia condividili."


Osho

Sorpresa, Guccini coi No-Tav: bravi valsusini, resistete


tratto da: LIBRE

Dagli Appennini alle Alpi, un alleato No-Tav che non t’aspetti: Francesco Guccini, caposcuola bolognese dei cantautori italiani, a briglia sciolta con “Wu Ming 2” per una chiacchierata letteraria a margine del festival di Verbania, finita su “Repubblica” il 19 giugno. Argomenti in scaletta: montagna, memoria, Resistenza e, incredibile ma vero, la Torino-Lione. I valsusini? Bravi: stanno facendo quello che va fatto, gli “scudi umani”, contro la devastazione del territorio. Quelli sì che sono montanari come si deve: tenaci, ostinati, decisi a impedire alla città di fare sempre quello che vuole, e senza uno straccio di giustificazione, a spese di chi ancora tenta di abitare la montagna.

Vista da sotto, scrive “Wu Ming 2”, la montagna pare sempre un rifugio da eremiti, un nido d’aquila per misantropi e solitari, mentre nei sei romanzi che Guccini ha scritto con Loriano Macchiavelli, l’Appennino è sempre un luogo di incontri, una società complessa e nera quanto quella di pianura.

mercoledì 22 giugno 2011

Uranio sulla Libia: intervista al prof. Zucchetti


http://www.youtube.com/user/mauriziobongioanni

Intervista di Maurizio Bongioanni a Massimo Zucchetti, docente al Politecnico di Torino

Milioni con Assad. Perché?

di Pino Cabras - Megachip

Milioni di siriani sono scesi in piazza in tutto il paese, martedì 21 Giugno 2011. La folla era un oceano a Damasco, Aleppo, Homs e Tartus. Questo scenario, nei deboli richiami sui siti dei quotidiani nostrani, si riduce a «migliaia di lealisti». La notizia viene nascosta, ma sarà difficile farlo a lungo, Quale notizia? Che esistono basi di consenso reali per le riforme annunciate dal presidente Bashar al-Assad nel suo discorso all’università di Damasco. Nel registrare questo consenso non parliamo di favoriti del regime che difendono privilegi. Non ha senso ridurre un evento simile a una misura così meschina, quando le strade proprio non ce la fanno a contenere la massa umana.
Parliamo di una forte realtà popolare, di manifestazioni di una grandezza senza precedenti nella storia della Siria. Anziché raccattare testimonianze dai social network, i grandi media farebbero bene a chiedersi perché i loro rozzi schemini sulle rivolte arabe facciano cilecca. Nel dubbio, intanto, le manifestazioni per loro non esistono.

martedì 21 giugno 2011

OSHO

A ogni pezzo delle antiche credenze che cade giù come una vecchia e arrugginita armatura, 

 

diventi sempre più leggero e più capace di celebrare la tua vita liberamente, 

 

proprio in questo momento, stai puntando a un incontro diretto con la verità. 

 

Meno bagaglio hai e più facile è che accada.

 

Osho

lunedì 20 giugno 2011

ESCHERICHIA GM: I SIGNIFICATI DI UN ATTO DI BIOTERRORISMO OCCULTATO COL DARWINISMO



fonte: Debernardi


E’ quasi sicuramente una escherichia GM, geneticamente modificata nei laboratori di Fort Dietrich in Maryland, resistente a otto tipi di antibiotici, resa virulenta quanto la peste. Di solito è innocua e da bambini ne abbiamo mangiata tutti a chili, giocando col cane, col gatto, con le galline, le pecore, ecc. E’ il batterio tipico del mondo naturale, del mondo di campagna, di chi vive a contatto con la terra e con gli animali. Non a caso è attraverso questo batterio che si è voluto mandare il messaggio al mondo rurale: devi sparire. Il messaggio che deve arrivare alla gente è il seguente. Dividiamolo in punti.

Panama, 250 morti e nessun colpevole


Sotto accusa uno sciroppo per la tosse (e un'azienda spagnola), prodotto con glicerina non adatta al consumo umano

Scritto da
Maurizio Campisi

C'é il rischio che rimanga senza colpevoli la tragedia sanitaria che nel 2006 fece almeno 250 morti a Panama. La giustizia spagnola, che stava investigando per accertare le responsabilità della Rasfer International implicata nel caso, ha deciso di archiviare tutta la vicenda.
Ma vediamo i fatti. Nel 2003 l'equivalente della mutua a Panama, apre il cartello di licitazione di 9mila chili di glicerina per elaborare nel paese uno sciroppo per la tosse. Il concorso viene vinto dalla panamense Medicom, che compra la glicerina alla spagnola Rasfer, con sede a Barcellona.
La glicerina giunge a Panama e la Medicom prepara lo sciroppo per la tosse, che finisce tra i prodotti del sistema sanitario nazionale. Quello che non sanno a Panama é che la Rasfer ha
comperato a sua volta la glicerina in Cina ad un'azienda di Pechino, la CNS Fortune Way che a sua volta l'aveva acquistata dal fabbricante originale, a Hengxiang: ¨miracoli¨ della globalizzazione.

domenica 19 giugno 2011

50 mila firme per dire BASTA scie chimiche!

Premesso che la difesa della Patria è un sacro dovere del cittadino, come citato nell’articolo 52 della Costituzione Italiana, e:

- considerando che una scia di condensazione di un aereo può formarsi solo al di sopra degli 8000 metri di altitudine in particolari condizioni di temperatura atmosferica e valori di umidità
- considerando che sono numerose le testimonianze fotografiche e i video nel web che riprendono durante l’ultima decade aerei non identificati rilasciare lunghe scie nei cieli del territorio italiano anche al di sotto degli 8000 metri
- considerando che queste scie non si dissolvono in pochi minuti ma rimangono per ore nei cieli sopra i centri abitati durante il giorno e la notte
- considerando che sono state effettuate varie interrogazioni parlamentari sul tema dal 2003 al 2009
- considerando che negli ultimi anni alcune reti televisive nazionali ne hanno parlato

da quanto citato sopra, noi cittadini italiani, chiediamo:

- se il Governo Italiano è a conoscenza delle operazioni di aerosol comunemente chiamate scie chimiche
- se il Governo Italiano intenda assumere, per quanto di competenza, iniziative volte a determinare il rischio ambientale e per la salute della popolazione, dei territori soggetti a operazioni di aerosol

Guerra in Libia: le verità sul Nuovo Ordine Mondiale


Vele al vento, verso Gaza

La Freedom Flotilla pronta a partire. Intervista a Thomas Sommer, tra i coordinatori del progetto
 
scritto per PeaceReporter
da Karim Fael 

Questione di pochi giorni ormai. Anche se probabilmente molti tra coloro che prenderanno il mare alla volta di Gaza a bordo di una delle navi della Freedom Flotilla, stanno già contando le ore. ''Finalmente siamo pronti a partire'', dice da Atene Thomas Sommer, attivista e scrittore francese, tra i coordinatori del convoglio umanitario intitolato alla memoria di Vittorio Arrigoni.
Un anno fa la mattanza a bordo della Mavi Marmara. L'assalto delle squadre speciali dell'esercito israeliano si concluse con la morte di nove attivisti. Un massacro. Oggi il traghetto turco torna ad essere sotto i riflettori a una settimana o poco più dalla partenza: ''Purtroppo - continua Sommer - le notizie che ci arrivano da Istanbul non ci fanno ben sperare, la possibilità che la Mavi Marmara rinunci a salpare è concreta, anche se l'ultima parola non è ancora detta. In mezzo 13 mesi di lavoro frenetico, di contatti e viaggi, veri e virtuali, in giro per il Mediterraneo e anche oltre. Mesi carichi di tensioni e paure in cui gioia e soddisfazioni si alternavano a frustrazioni e rabbia: una strada comunque sempre in salita''.

venerdì 17 giugno 2011

SPEGNIAMO IL SISTEMA BESTIA E TORNIAMO ALLA TERRA

tratto da: Oltre la coltre
di Gianni Tirelli

“Se non siamo in grado di percepire e minimamente immaginare, una realtà diversa da quella che siamo soliti vivere, e rinunciare alle lusinghe e alle seduzioni del Sistema, per liberarci così, da ogni invalidante dipendenza, avremo perduto per sempre ogni speranza di un futuro ”
Oggi il Sistema è saturo; bloccato. Ogni tentativo di rianimarlo, immettendo sul mercato nuova mercanzia, non fa che peggiorare il suo stato. Sarebbe come se un medico, per curare una pericolosa indigestione, costringesse il suo paziente ad una solenne abbuffata. Il Sistema, come il paziente indigesto, in preda a crampi, conati e nausee, sarà più propenso a vomitare, per liberarsi dalla schiavitù di un disagio non più sopportabile, e dal rischio di collassare. 
L’indigestione, in questo caso, è simbolica di un consumismo selvaggio e senza regole che ha congestionato ogni settore della nostra società. Nel bisogno di espellere per liberarsi, possiamo individuare l’ineludibile necessità di fare ritorno ad un passato, regolato dall’impianto etico originario; dalla consapevolezza, dalla conoscenza e dalla ragionevolezza. Quando, oggi, sento ancora parlare di sviluppo e crescita, come i soli strumenti idonei per combattere la crisi del capitalismo, mi vengono i brividi e, ancora di più, prendo coscienza di quanto, le conquiste di questo secolo, siano state nefaste per tutta l’umanità.
Com’è il nostro futuro? Possiamo credere in un futuro?

CAMPAGNA MONDIALE CONTRO LE SCIE CHIMICHE . FATE GIRARE E PARTECIPATE

tratto dal blog: Essere "Niente"

QUESTA E' UNA CAMPAGNA MONDIALE: IL 25 GIUGNO OGNUNO DI NOI DOVRA'  FAR PARTIRE  4 EMAIL  CON IL TESTO  CHE E'  SOTTO RIPORTATO. E' IMPORTANTE CHE TUTTI LO FACCIANO,  RIPETO E' UNA CAMPAGNA MONDIALE CHE IL 25 GIUGNO INONDERA' LE PUBBLICHE ISTITUZIONI DI DOMANDE A CUI  SI VUOLE UNA RISPOSTA.  ABBIAMO AVUTO SUCCESSO CON I REFERENDUM ED ORA AVANTI TUTTA CONTRO LE SCIE CHIMICHE. POI LO FAREMO CON LE ONDE ELETTROMAGNETICHE, CON GLI OGM. NOI SIAMO UNA FORZA INARRESTABILE, UNO TSUNAMI CHE TRAVOLGE LA MENZOGNA

indirizzi Italiani:

- Alla Presidenza della repubblica: presidenza.repubblica@quirinale.it
- Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: redazione.web@governo.it
- Al Ministero dell'Ambiente: aia@pec.minambiente.it - segr.ufficiostampa@minambiente.it
- Al Ministero della Salute: urpminsalute@sanita.it

giovedì 16 giugno 2011

Osho

Non hai più tempo per decidere se percorrere o no la strada che ti trovi davanti.
 

Devi buttarti, proprio adesso, è la strada stessa a chiedertelo.
 

Ascolta la pianta dei tuoi piedi che calpesta il terreno piuttosto che i castelli in aria creati dalla mente. 

 

Agendo con consapevolezza ti espandi.

 

 

Osho

mercoledì 15 giugno 2011

Aumentano i super ricchi, ma la crisi la pagano i poveri. I mass media e l’élite al potere

tratto da: Megachip 

di Massimo Ragnedda.

"Bisogna tagliare la spesa pubblica perché c’è la crisi". Quante volte abbiamo sentito ripetere dai governi e dai principali media nazionali e internazionali questa frase. L’hanno ripetuta talmente tante volte che ora una parte dell’opinione pubblica sembra averla accettata come una necessità, come un fatto del destino, come il freddo in inverno e il caldo in estate. Qui si annidano due tecniche della propaganda (tutte le società hanno un proprio sistema di propaganda): ridondanza del messaggio e mancanza di alternative.
Insomma, dobbiamo tagliare perché non ci sono alternative, e questo viene ripetuto sino alla nausea, in modi e accenti diversi, da chi ha la forza di ripeterlo, ovvero da chi ha accesso al circuito mediatico. Ritornerò su questo punto, perché è cruciale. Ora proviamo a capire meglio la frase iniziale.

Giappone, resteranno aperte le centrali nucleari

da PeaceReporter
 
Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, sottolineando i problemi di approvvigionamento energetico nel Paese

Il Giappone non rinuncia all'energia nucleare. Nel corso di un'intervista - tenuta all'indomani del referendum italiano che ha bloccato la costruzione di impianti atomici - il ministro nipponico dell'Economia il Commercio e l'Industria, Banri Kaieda ha dichiarato che per il momento l'energia nucleare resterà una delle principali fonti di approvvigionamento energetico del Paese. Questo per evitare il verificarsi di blackout e per affrontare i problemi di rifornimento energetico che affliggono il Giappone. Lo riferisce l'agenzia di stampa Kyodo.
Continuano intanto le operazioni nel tentativo di arginare le perdite radioattive dell'impianto di Fukushima. É di oggi la notizia che altri sei operatori coinvolti nei lavori sono rimasti esposti alle radiazioni oltre il limite prescritto. Lo ha reso noto la Tepco, la compagnia che gestisce la centrale nucleare, per la quale gli operatori non avrebbero ancora manifestato problemi di salute. Il livello di radioattività a cui gli addetti sono stati esposti è stato calcolato tra i 264.7 e i 497.6 millisieverts, contro il massimo dei 250 stabilito per i lavoratori della centrale.
Le autorità di Fukushima, inoltre, si apprestano a distribuire dei misuratori di radiazioni a 34.000 bambini fra i quattro e i quindici anni, per determinare il livello di esposizione alle radiazioni dopo il disastro del sisma. I dispositivi verranno distribuiti a settembre, e i bimbi dovranno portarli per circa tre mesi. Ogni trenta giorni, verranno raccolti i dati emessi dai misuratori.

 http://it.peacereporter.net/articolo/28954/Giappone%2C+resteranno+aperte+le+centrali+nucleari

LA COMETA ELENIN IN AVVICINAMENTO IN AUTUNNO. LEGITTIME LE PREOCCUPAZIONI...



Il dr Sircus, esperto di salute naturale e sostenitore dell’autosufficienza, nonchè autore di libri tra cui Survival Medicine For the 21st Century, Winning the War on Cancer, e Humane Pediatrics, qualche settimana fa ha scritto un articolo interessante e..si inquietante, sull'arrivo della cometa ELENIN.

"Elenin è attualmente monitorata mentre passa attraverso la cintura degli asteroidi dentro il sistema solare. Mi dispiace molto dover essere il portatore di notizie cosi gravi e spaventevoli , ma la fonte, la NASA, è impeccabile. Abbiamo una massa in entrata (che potrebbe eventualmente essere una stella di neutroni) che ha fatto ingresso e che farà un notevole giro intorno al sole, come ogni altra cometa del resto, incrociando ed entrando tra Mercurio e Venere prima di cominciare ad uscire (dal nostro sistema ndt)

Afghanistan, falsi successi

da PeaceReporter
Enrico Piovesana

Migliaia di 'talebani' catturati nei raid notturni dalle forze speciali Usa, secondo il generale Petraues. Ora si scopre che oltre il 90 per cento erano civili innocenti

Allo scopo di far credere all'opinione pubblica mondiale che la strategia militare americana in Afganistan è efficace e vincente, il generale David Petraues e i comandi Usa hanno deliberatamente mentito alla stampa, lasciando credere che i contestati blitz notturni delle forze speciali abbiano portato alla cattura di migliaia di talebani, quando invece oltre il 90 per cento dei detenuti sono civili innocenti.
La scoperta è stata fatta dallo storico giornalista investigativo americano Gareth Porter - famoso per le sue corrispondenze durante la guerra in Vietnam, da anni all'agenzia Inter Press Service (Ips) - grazie a documenti militari declassificati di cui è entrato in possesso.

martedì 14 giugno 2011

"Ju tarramutu". Viaggio in una città terremotata due volte

di Michele Carpani

6 aprile 2009, la terra trema in Abruzzo e sfigura il volto della città de L'Aquila e delle realtà circostanti.  Poi "alla violenza naturale del terremoto si è sovrapposta la voracità degli interessi, la velocità delle urbanizzazioni, l'impatto violento del Progetto C.A.S.E. che ha sconvolto senza pianificazione un territorio bellissimo, ancora di impianto medioevale. E’ come se gli abitanti avessero dovuto subire due terremoti, ma il secondo, causato dagli uomini, è stato sicuramente più devastante: a volte la “critica politica” coincide con la semplice constatazione di ciò che è avvenuto." Denuncia il regista Paolo Pisanelli.
“Ju tarramutu”, il suo nuovo film, è il terremoto raccontato da chi lo ha vissuto. “Ho filmato a lungo il territorio aquilano – racconta Pisanelli - il mio interesse è rivolto alle radicali trasformazioni che sta subendo, alla “sparizione” dei centri storici, tra abbandoni e demolizioni, all’idea di casa che ha dentro di sè ogni persona che ho incontrato.”

lunedì 13 giugno 2011

QUORUM!!!


Al referendum con due reattori nucleari USA nel Golfo di Napoli

tratto da:  Dazebao

MESSINA - Due pericolosissimi reattori nucleari con una potenza di 194 MW a presidio del voto referendario dei napoletani. Da sabato 11 giugno sono approdate nel Golfo di Napoli le unità navali USA componenti il George H.W. Bush Carrier Strike Group, la task force navale salpata un mese fa dal porto di Norfolk (Virginia) e diretta dalla USS George H.W. Bush, l’ultima portaerei della classe “Nimitz”, una delle più grandi imbarcazioni militari mai costruite nella storia, 333 metri di lunghezza, 77 di larghezza e un peso di 104.000 tonnellate. I due reattori nucleari che consentono la propulsione della portaerei sono del tipo A4W (dove A sta per Aircraft Carrier Platform, 4 per quarta generazione e W per Westinghouse Electric, la società statunitense produttrice) e hanno un’autonomia di circa 20 anni.    

Mercanti di Liquore - Due parti di idrogeno per una di ossigeno


http://www.youtube.com/user/Cd7523

sabato 11 giugno 2011

SI VA ALLE URNE!

PRIMA andiamo a votare...
...tutto il resto possiamo farlo DOPO!!!




Andiamoci fin dalle prime ore del mattino, per dare un segnale forte di patecipazione e di speranza, già alla prima rilevazione di mezzogiorno!
E facciamo attenzione a non sovrapporre le schede, sono in carta copiativa, votando la prima corriamo il rischio di annullare tutte le altre!
Buon voto a tutti :-))
Namastè

#SpanishRevolution [ITA]

Video bellissimo e toccante. E noi quando ci sveglieremo? Usciamo da matrix... ADESSO!

Grazie Paolo!


#SpanishRevolution [ITA] from mikelee on Vimeo.

venerdì 10 giugno 2011

referendum 12 e 13 giugno 2011


http://www.youtube.com/user/antobundu

Francesco Guccini - Acque

Grazie Nico!  ;-)


http://www.youtube.com/user/guccini92

Assetati di profitto

La Nestlè propone la borsa dell'acqua, mentre la Regione Toscana propone l'azionariato popolare

Della Nestlè si potranno dire tante cose, ma di sicuro non gli manca il senso degli affari. Non è un caso che una delle più grandi multinazionali della Terra abbia messo, da tempo, gli occhi sul business dell'acqua. Al punto da proporne, il 7 giugno scorso, la quotazione in Borsa nello Stato dell'Alberta in Canada.
A sentire i vertici della mega azienda, l'idea nasce dalla necessità di risolvere un'annosa questione locale legata alla concorrenza nel settore. L'acqua dell'Alberta è contesa dagli agricoltori locali che la utilizzano per irrigare i campi coltivati, e dalle compagnie petrolifere che la utilizzano per estrarre il petrolio dalle sabbie bitumose. Peter Brabeck, presidente della Nestlè, in un'intervista concessa alla Reuters, ha affermato che l'acqua dovrebbe essere trattata ''come il petrolio, dove é evidente cosa accade quando la domanda sale. Il mercato reagisce e le persone iniziano ad usarlo in maniera più efficiente''.

Roundup e malformazioni genetiche: "le ricerche oscurate dall'Ue"

tratto da: Il Cambiamento  

di Slow Food

Secondo quanto affermato da un gruppo internazionale di scienziati in un rapporto reso noto il 7 giugno scorso, la scienza avrebbe dimostrato che il Roundup, pesticida della Monsanto utilizzato soprattutto come complemento agli Ogm, può essere causa di malformazioni genetiche. Tuttavia, i risultati delle ricerche non sarebbero ancora stati resi noti ai cittadini.

 

roundup
Il Roundup, pesticida della Monsanto utilizzato soprattutto come complemento agli Ogm, causa malformazioni genetiche
Già dagli anni Ottanta e Novanta l’industria chimica e i commissari Ue hanno avuto sotto gli occhi le prove che il Roundup, il pesticida della Monsanto più venduto al mondo e utilizzato soprattutto come complemento agli Ogm, causa malformazioni genetiche. Ma tutti si son ben guardati dall’informare i cittadini.
Questa è la conclusione di un nuovo rapporto Roundup and birth defects: is the public being kept in the dark? Redatto da un gruppo internazionale di scienziati e pubblicato il 7 giugno scorso.
Fin dagli Ottanta le indagini dell’industria chimica (inclusa una commissionata dalla stessa Monsanto) mostrano che il glifosato presente nel Roundup causa malformazioni nei feti degli animali da laboratorio.