giovedì 22 settembre 2016

Malattie in libera vendita... e noi paghiamo per averle


Morte - Foto(di)vagando
Beh, prima o dopo, tutti dobbiamo timbrare il cartellino di Sora Morte e per uno spiritualista poi non dovrebbe essere nemmeno causa di grande panico. Forse, essendo occidentali e bianchi, non avremo mai la serenità di un guru o di un nativo americano sull'argomento, ma, molti fra noi hanno acquisito a sufficienza da non averne paura.

Detto questo, resta grottesco, assurdo ed in qualche modo irridente il fatto di pagare profumatamente il diritto di star male e morire in modo lento e doloroso. Perchè dico questo?
Il pensiero mi è sorto tornando dalla spesa, la mia è, nei limiti del possibile, equa, equilibrata e del tutto priva di sofferenza e morte animale, ogni giorno che passa lo è maggiormente; la consapevolezza è graduale e, passo a passo, si eliminano gli errori e le follie in acquisto, la mia spesa diventa più cosciente di giorno in giorno.

Però è innegabile che spesso essa dipenda dalla normale distribuzione (anche perchè, per qualche assurdo motivo, fare una spesa consapevole può costare il doppio, se non di più, di una inconsapevole e non sempre questo è giustificabile). 
Anche se di rado (preferisco i negozi ai grandi centri-commerciali), mi capita quindi di essere nei supermercati, e di vedere come siano composte la stragrande maggioranza delle spese che vi si compiono, personalmente, in ogni caso,  spulcio componenti ed ingredienti sulle etichette, ma pochi lo fanno … da quel che vedo, quasi nessuno.

Quanta insanità compriamo senza rendercene conto? Un non consapevole che si fidi di quella che denominiamo Grande Distribuzione compone la sua spesa di molteplici prodotti fortemente tossici.
Un sistema che, metodicamente ci avvelena o fa di noi clienti perfetti ed a vita per Big Pharma