Osserviamo i riversamenti in atmosfera di sostanze chimiche da più di un anno; in questo periodo di tempo abbiamo tenuto un piccola raccolta di dati personale derivante dalla nostra osservazione diretta. Questi dati, evinti con l’osservazione empirica ed ottenuti tramite il senso della vista e delle sue protesi tecnologiche (la fotografia), ci sono utili oggi per sintetizzare quanto segue: 1) Le irrorazioni chimiche aeree vengono effettuate principalmente, ma non esclusivamente, nelle prime ore della mattina (ore 6,00-8,00) e nelle ultime ore del giorno (18,00-20,00). 2) Queste operazioni vengono effettuate principalmente nelle giornate con cielo sgombro da nubi ossia serene e poco ventilate. 3) L’effetti visivo immediato è la schermatura della luce solare ottenuta attraverso la coltre biancastra che si viene a creare dall’unione e dispersione delle sostanze rilasciate dalle scie in quota. 4) Il colore del cielo appare quindi tendente al bianco e presenta spesso coloriture iridescenti, evidenti soprattutto controluce e con l’ausilio di lenti polarizzate o della fotografia. 5) L’aria a terra risulta spesso secca. 6) Il giorno dopo notiamo formazioni nuvolose anomale, estese, piane e spesso ondulate che non causano precipitazioni o danno luogo, a volte, ad una pioggerellina molto rada e di breve durata. 7) Alle irrorazioni chimiche seguono effetti collaterali quali: irritazione e congestione delle vie respiratorie, irrequietezza, insonnia. Questi dati, che sono stati catalogati grazie al contributo di molti amici soprattutto del centro Italia, non vogliono dir nulla se non rendere un servigio probabile a chi, sulla questione, effettua studi e ricerche più approfondite.
Scritto doverosamente ciò (e lo scriviamo solo per senso del dovere), tocchiamo un altro punto che riguarda in generale il dibattito civile di chi si occupa di tali questioni. Ci riferiamo all’accusa di un comportamento psicotico. Paranoia, e lo traiamo da Wikipedia, significa: “Nell'accezione più comune, per paranoia si intende una psicosi caratterizzata da un delirio cronico, basato su un sistema di convinzioni a tema persecutorio non corrispondenti alla realtà. Questo sistema di convinzioni si manifesta nel contesto di capacità razionali altrimenti integre.” Ora, l’accusa di essere paranoici potrebbe apparire come fondata oppure offensiva. Noi ci limitiamo a dire che la cosiddetta follia spesso riguarda il raggiungimento limite delle facoltà umane. Spesso infatti personalità afflitte da tale “disturbo” hanno contribuito significativamente al progresso delle arti e delle scienze. Ci sembra di osservare peraltro come questo disturbo riguardi da vicino molti esponenti delle classi dirigenti nazionali ed internazionali. La definizione di Wikipedia poi fa riferimento alla mancata corrispondenza con la realtà. Ma la realtà ci chiama con concitazione: milioni di persone si sono accorte di queste operazioni clandestine! Ne parlano scienziati, politici, militari, tecnici, persone comuni. Possiamo applicare l’etichetta "paranoia" a tutti costoro? Oppure è il caso di dire che forse qualcosa di nuovo è apparso nei cieli di tutto il mondo da dieci (circa) anni a questa parte? E possiamo affermare che questo qualcosa di nuovo ha giustamente allarmato milioni di persone? Se un disturbo psichiatrico permette la visione sensibile e corretta, seppur amplificata, della realtà allora forse è una di quelle cose che hanno un senso, come ce ne sono tante in natura, che noi non possiamo o non vogliamo comprendere od accettare. Non vogliamo esaltare le menti disturbate ma cercare di dare un significato più ampio a questi fenomeni che forse, nell’economia del genere umano, hanno. Truman (il protagonista del film Truman Show)…era un paranoico? Ieri, per ricordare un tema a noi caro abbiamo assistito ad una trasmissione televisiva in cui il Prof. Montanari (leggi post precedenti) asseriva di aver riscontrato nei vaccini nanomolecole di metalli pesanti tra i quali, oltre al ben noto mercurio, compare ferro ed acciaio! Ora, ecco un altro caso di osservazione empirica da cui, noi paranoici, quale conclusione dovremmo trarre? Attendiamo risposte.
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