E siamo arrivati al Permesso di Soggiorno a punti. Un concetto quanto mai aberrante che solo l’ignoranza leghista poteva concepire. L’ennesima precarietà nella precarietà. Oggi non si lavora più a tempo indeterminato, non si ha più una patente che viene ritirata se si fanno infrazioni grosse, non si ha più il permesso di restare nel nostro paese a lavorare per il tempo che esso stesso riporta ma c’è una condizione in più: accumulare punti! Eh si, perchè non basta trovarsi in una tale condizione di bisogno e povertà da lasciare su gommoni il proprio paese e rischiare la pelle per raggiungerne un altro e cercare di lavorare, bisogna poi frequentare corsi civici e di lingue, promuovere gli ideali della nostra Costituzione, contribuire pagando le tasse e vedersi poi negata la mensa a i propri bambini nelle scuole e via dicendo.
A me pare che il nostro sistema penale e le nostre leggi non valgano una cicca. La cosa che non mi convince è che si debba avere bisogno di mettere dei punti per ‘graduare’ il livello di integrazione di una persona nel nostro paese. Perchè non capisco come non si possa semplicemente prevedere di espellere i ‘fuori legge’ e dare dignità, riconoscimento, e vera accettazione a quelle persone che punti o non punti fanno veramente parte della nostra società e vi contribuiscono, curano i nostri anziani, stendono il bitume delle nostre strade, saldano, costruiscono, guidano, zappano e pagano le tasse cercando solo un tringolino di mondo nel quale vivere pacificamente.
Voi pensate che i cittadini italiani non sappiano chi sono ‘quelli’? E chi invece quelli che sostano ai lati delle strade spacciando e dandosi alla delinquenza? Tutta questa storia è una buffonata.
Sapete che succederà a mio parere? Che sarà un’altro modo per togliere a queste persone altri soldi facendo pagare loro corsi, marche da bollo, pratiche etc. etc. e pretendendo che siano dei supercittadini: più cittadini di quanto lo siamo noi. Un altra serie di pratiche amministrative per rimpinguare le casse dello stato come i soldi che devono pagare gli immigrati che entrano con i decreti flussi. Bella integrazione quella che parte dalla disparità, e poi si afferma che non è un principio contrario all’art. 3 della nostra Costituzione che si vuole gli stranieri studino tanto bene e promuovano. La Lega per prima non lo conosce, non è in grado di capirne la ragion d’essere di libertà che vi sta a monte. Li facciamo entrare pagando, lavorare pagando, studiare pagando, pagando tutto quello che non paghiamo noi e poi questa non la chiamiamo ‘schiavitù’? Che schifosa società decadente stiamo diventando, al peggio non c’è limite.
Non dobbiamo ‘Legare’,dobbiamo ‘Collegare’.
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