ROMA - Più di 14 milioni di italiani rischiano di precipitare nella condizione di povertà. E questo il drammatico risultato emerso dal Rapporto sui Diritti Globali 2010 dell'Associazione, che coinvolge ben 6,9 mln di lavoratori, di cui il 60% donne, e 7,5 mln di pensionati. Tra il 2002 e il 2008, il reddito netto familiare ha perso ogni anno 1.599 euro tra gli operai, 1.681 euro tra gli impiegati. Il 10% degli occupati è sotto la soglia della povertà relativa. Una povertà che si è allargata nel corso di questi anni: nel 2007 la percentuale dei lavoratori sotto la soglia della povertà relativa era, infatti, dell'8,6% e dunque, in due anni, c'è stato un incremento dell'1,4%. Le famiglie che nel 2009 percepiscono esclusivamente redditi da lavoro sono più povere che nel 2008 (dall'8,7 al 9,7% del totale delle famiglie povere), dato che sale al 14,5% (era il 13,9% l'anno prima) se si tratta di operai, mentre per i lavoratori in proprio si passa dal 7,9% all'11,2%, ben +3,3%.
fonte : www.dazebao.org
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