E’ quanto ha segnalato al giornale australiano The Sunday Telegraph una persona del mondo dell’industria farmaceutica, ancora anonima, dopo che due genitori avevano fatto partecipare tre loro figli a questi test – che prevedono due iniezioni, due analisi del sangue e controlli medici - in cambio di 900 dollari. Sinora, a questo studio clinico partecipano 110 bambini.
Un altro studio su un farmaco contro l’asma, sempre di GSK, su adolescenti e adulti di almeno dodici anni, offre ai genitori un rimborso di 600 dollari per ogni ragazzo. Sinora, però, non risulta alcun partecipante al test, che prevede tredici visite mediche.
Pagare i genitori dei bambini che partecipano a test clinici costituisce una violazione delle linee guida etiche australiane del National Health and Medical Research Council (NHMRC), che li giudica “eticamente inaccettabili”.
Da parte sua, il Royal Australasian College of Physicians definisce “sconsigliabile” la partecipazione di bambini agli studi clinici, a meno che ne possano ricevere qualche beneficio, e ricorda che i genitori devono decidere nel supremo interesse dei figli, liberi da “incentivi inappropriati”.
Secondo la fonte che ha passato la notizia al giornale australiano, i medici di base, che procurano bambini per le due sperimentazioni cliniche, riceverebbero, a loro volta, almeno 200 dollari per bambino.
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