Ci troviamo nel mezzo di una trasformazione collettiva, almeno a questo livello di percezione, sebbene io non creda che si tratti di quella di cui parla la New Age. Penso che in realtà stiano avvenendo due “trasformazioni“, una della quali è una contraffazione progettata per trarci in inganno. Sembra che l’anno 2012 rivesta un grande significato per gli “Illuminati”, e si tratta anche del punto nel quale il Calendario Maya dice che avverrà una trasformazione in vista di un mondo nuovo. Gli antichi Maya, in ciò che attualmente è l’America Centrale, portarono avanti una loro misurazione del tempo e osservarono il ripetersi di cicli che vennero dettagliatamente riportati in un calendario. Sostenevano che un Grande Ciclo avesse avuto inizio l’11 agosto del 3114 a.C. e che sarebbe finito con il solstizio d’inverno, il 21 dicembre del 2012, nel momento in cui anche un “Grande, Grande Ciclo” di 26.000 anni sarebbe giunto a compimento.
Ci si riferisce alla credenza della New Age e dell’astrologia riguardo all’uscita dall’Era dei Pesci per entrare nell’Era dell’Acquario, ritenuta “illuminata”. Si dice che questo sia il passaggio che coincide con l’inizio di nuovi cicli, e che l’umanità verrà infusa di amore e di luce. Un sito web sul Calendario Maya riassume così questa tematica fondamentale:
“ Non c’è ragione per non fare un salto di fede e immaginare cosa ci possa essere in serbo. Potremmo avere fiducia nel fatto che per l’umanità sia giunto il momento di risvegliarsi in una vera unione con gli altri, con il cuore, e con il Cosmo. Accettando questa unione possiamo rivendicare il nostro diritto di nascita e diventare Cittadini Galattici. Chiaramente è questa la sfida del nostro tempo. Tuttavia, sta arrivando puntuale l’alba del solstizio d’inverno, nel giorno in cui potremo ricordare di essere veramente Figli del Mondo”.
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A rischio di turbare molti fautori della New Age, dico che si tratta di una finta trasformazione. Non ho alcun problema con il fatto che il 2012 sia significativo in termini di Spirale del Tempo, e neppure che sia evidente che i Maya abbiano avuto una straordinaria e profonda conoscenza planetaria e dei cicli cosmici legati al tempo. Dico solo che essi stavano misurando il programma informatico, il planetario cosmico, e che la trasformazione preannunciata è illusoria come il resto di questa realtà olografica.
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E’ un’altra parte del DVD , un altro intreccio secondario e diversivo.
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Il tempo non esiste, e qualsiasi cosa che si identifichi con esso non è una trasformazione verso l’unità.
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Noi non siamo “veramente Figli del Mondo”, noi siamo Coscienza Infinita. Identificare il sé con il “Mondo” significa identificarsi con la Matrice. E’ un sistema di convinzioni che ancora si collega alla forma, al fatto di essere “umani”, “Cittadini Galattici”, e che sostiene l’illusione olografica che chiamiamo “Terra.” Milioni di persone sono catturate dalla Matrice nella trasformazione fasulla.
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(...)
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C’è qualcos’altro che si sta verificando e che non è legato ai movimenti astrologici programmati, o cicli temporali. Si tratta di una trasformazione che viene emessa da un livello di consapevolezza nel quale le illusioni, come i cicli cosmici, sono irrilevanti.
“ Non c’è ragione per non fare un salto di fede e immaginare cosa ci possa essere in serbo. Potremmo avere fiducia nel fatto che per l’umanità sia giunto il momento di risvegliarsi in una vera unione con gli altri, con il cuore, e con il Cosmo. Accettando questa unione possiamo rivendicare il nostro diritto di nascita e diventare Cittadini Galattici. Chiaramente è questa la sfida del nostro tempo. Tuttavia, sta arrivando puntuale l’alba del solstizio d’inverno, nel giorno in cui potremo ricordare di essere veramente Figli del Mondo”.
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A rischio di turbare molti fautori della New Age, dico che si tratta di una finta trasformazione. Non ho alcun problema con il fatto che il 2012 sia significativo in termini di Spirale del Tempo, e neppure che sia evidente che i Maya abbiano avuto una straordinaria e profonda conoscenza planetaria e dei cicli cosmici legati al tempo. Dico solo che essi stavano misurando il programma informatico, il planetario cosmico, e che la trasformazione preannunciata è illusoria come il resto di questa realtà olografica.
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E’ un’altra parte del DVD , un altro intreccio secondario e diversivo.
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Il tempo non esiste, e qualsiasi cosa che si identifichi con esso non è una trasformazione verso l’unità.
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Noi non siamo “veramente Figli del Mondo”, noi siamo Coscienza Infinita. Identificare il sé con il “Mondo” significa identificarsi con la Matrice. E’ un sistema di convinzioni che ancora si collega alla forma, al fatto di essere “umani”, “Cittadini Galattici”, e che sostiene l’illusione olografica che chiamiamo “Terra.” Milioni di persone sono catturate dalla Matrice nella trasformazione fasulla.
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C’è qualcos’altro che si sta verificando e che non è legato ai movimenti astrologici programmati, o cicli temporali. Si tratta di una trasformazione che viene emessa da un livello di consapevolezza nel quale le illusioni, come i cicli cosmici, sono irrilevanti.
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Per proseguire con l’analogia informatica, l’Unità si inserisce abusivamente nel sistema.
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La sincronicità, o “coincidenze” coordinate, possono avere molte cause.
Può essere il programma della Matrice, può essere la coscienza catturata nell’illusione di causa ed effetto che chiamiamo ciclo della reincarnazione e karma; e può essere la riconnessione consapevole con l'Uno, Tutto Ciò Che E’, e l’essere trascinati in stati di coscienza similari.
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La sincronicità della conoscenza vi libera dalla sincronicità del programma.
..
Il trucco è conoscere quale è quale. E’ la riconnessione con l’Unità che reca con sé l’energia della vera trasformazione, e ognuno può farlo smettendo di identificarsi con l’illusione ed essendo l’Uno che tutti siamo. La “trasformazione” della Matrice e la trasformazione dell’Unità stanno procedendo insieme e la maniera per distinguerle sta nell’osservare il loro effetto.
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Un certo cambiamento o un evento portano amore o conflitto? Equilibrio o squilibrio? Giustizia o ingiustizia? Divide ulteriormente o unisce? Porta alla schiavitù o alla liberazione? La trasformazione della Matrice ha a che vedere con il cambiamento del gioco; la trasformazione dell’Unità ha a che vedere con il mettere fine al gioco, così come ne siamo venuti a conoscenza. L’Energia subentra al senso della realtà e quando sapete di essere l’Unità , ed esprimete quella conoscenza, divenite l’essenza dell’Uno. Questo è tutto ciò che dobbiamo fare per trasformarci da limitazione ad ogni Possibilità. L’equilibrio dell’Unità elimina i pensieri e le emozioni sbilanciati e stimola le particelle del regno olografico a vibrare sempre più velocemente, finchè non c’è più alcuna vibrazione.
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Questo bilancerà l’ologramma del corpo di coloro che si connettono ad essa, li sanerà e porrà fine al processo di invecchiamento che vede così tanta gente finire la propria vita fisica nel dolore e nell’infermità. Quando veniamo trasformati da paura in amore, allora inviamo quella energia al computer centrale della Matrice e ne riscriviamo il programma.
Da lì, il nuovo programma viene ritrasmesso a tutti gli ologrammi all’interno del super-ologramma, e anche quei programmi vengono riscritti nel linguaggio dell’amore.
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L’equilibrio dell’Unità colmerà inoltre le lacune nella struttura della nostra realtà collettiva chiamate interspazi. Gli interspazi sono un sintomo della frammentazione e non possono esistere all’interno di una condizione armonica. In questo modo, insieme all’enorme aumento della possibilità di vedere oltre il velo della “luce visibile”, così tanto di ciò che era rimasto nascosto si presenta alla nostra vista cosciente.
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Mentre la frequenza aumenta, la nostra relazione con il “tempo” illusorio si modifica, e coloro che seguono il flusso della trasformazione sperimentano il trascorrere del “tempo” in modo sempre più rapido. L’Unità è sempre stata lì, ma adesso la si può nuovamente percepire e, per quelli che stanno liberando se stessi dal programma, si fa sentire il richiamo verso “casa”.
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Siamo rimasti intrappolati in un mondo illusorio che credevamo fosse reale. Questo comprende le altre dimensioni dell’illusione tra le quali la coscienza prigioniera della Matrice che si “reincarna”.
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Da un programma ad un altro. La strada che conduce verso casa è sapere che noi siamo già a casa e che lo saremo sempre. Ed è anche smettere di identificare ciò che noi siamo con la forma, il bisogno di “evolvere”, di imparare da esperienze di reincarnazione infinite, e di sottometterci al volere di qualche “Dio”. Sono tutti fili della ragnatela del controllo, intrecci secondari nella trama del film. Invece possiamo sapere di essere Unità e di vedere questa illusione per quella che è, uno stupido gioco creato dalla nostra stessa paura.
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Se vivete la vostra vita sapendo di essere l’Uno, tutta la vostra prospettiva viene trasformata. Ciò che sembrava importante o spaventoso, diviene l’obbiettivo di una spassosa risata.
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Quando guardate il mondo sapendo di essere l’Uno, tutte le cose che vi irritano o che vi fanno sentire frustrati, depressi o impauriti, vengono viste per quello che sono, irrilevanti e trascurabili. Nel momento in cui queste situazioni vengono a galla, vale la pena chiedersi:
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l’Uno come vedrebbe tutto ciò? Se qualcuno dicesse “cazzo”, l’Uno se la prenderebbe? L’Uno si arrabbierebbe se una squadra sportiva non vincesse? L’Uno andrebbe a votare o sosterrebbe un partito politico? L’Uno seguirebbe una religione o contemplerebbe i potenziali pericoli di un Cheese Danish? L’Uno dovrebbe proteggersi da una illusoria “Oscurità”? L’Uno si preoccuperebbe della sua posizione astrologica o del karma o di ciò che era in una vita precedente? L'Uno sentirebbe il bisogno di avere successo o di “diventare” qualcuno? L’Uno andrebbe in guerra e combatterebbe per la pace? L’Uno si preoccuperebbe di qualcosa, rimpiangerebbe il “passato” o avrebbe timore per il “futuro”? L’Uno sarebbe terrorizzato dalla “morte”, quando la morte non esiste?
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La risposta è sempre no, perché sono tutte illusioni. E allora , perché mai noi facciamo queste cose, dal momento che noi siamo l’Uno? L’unica differenza è tra l’Uno auto-consapevole e l’Uno che ha dimenticato cosa esso sia.
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Noi agiamo in piccolo perché crediamo in piccolo, e crediamo in ciò che siamo programmati a credere. Ma non deve essere per forza così. Possiamo lasciare cantare la nostra coscienza e sapere che siamo Tutto Ciò Che E’. Abbiamo vissuto una falsa identità , un falso nome che non siamo noi.
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Ma possiamo guardare nello specchio illusorio e rivalutare quello che pensiamo di essere. Noi non siamo il nostro nome, il nostro corpo, la nostra famiglia, la nostra razza, la nostra nazione o la nostra religione. Non siamo i nostri possedimenti, il nostro lavoro, il nostro status, la nostra fama, il nostro successo o il nostro fallimento. Non siamo nemmeno la nostra personalità, i nostri pensieri o le nostre emozioni.
E allora cosa siamo? Noi siamo Amore Infinito.
Come faccio a saperlo? Semplice: non c’è nient’altro.
Tratto da: "L'Amore Infinito è l'unica Verità - Tutto il resto è Illusione" di David Icke.
Per proseguire con l’analogia informatica, l’Unità si inserisce abusivamente nel sistema.
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La sincronicità, o “coincidenze” coordinate, possono avere molte cause.
Può essere il programma della Matrice, può essere la coscienza catturata nell’illusione di causa ed effetto che chiamiamo ciclo della reincarnazione e karma; e può essere la riconnessione consapevole con l'Uno, Tutto Ciò Che E’, e l’essere trascinati in stati di coscienza similari.
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La sincronicità della conoscenza vi libera dalla sincronicità del programma.
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Il trucco è conoscere quale è quale. E’ la riconnessione con l’Unità che reca con sé l’energia della vera trasformazione, e ognuno può farlo smettendo di identificarsi con l’illusione ed essendo l’Uno che tutti siamo. La “trasformazione” della Matrice e la trasformazione dell’Unità stanno procedendo insieme e la maniera per distinguerle sta nell’osservare il loro effetto.
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Un certo cambiamento o un evento portano amore o conflitto? Equilibrio o squilibrio? Giustizia o ingiustizia? Divide ulteriormente o unisce? Porta alla schiavitù o alla liberazione? La trasformazione della Matrice ha a che vedere con il cambiamento del gioco; la trasformazione dell’Unità ha a che vedere con il mettere fine al gioco, così come ne siamo venuti a conoscenza. L’Energia subentra al senso della realtà e quando sapete di essere l’Unità , ed esprimete quella conoscenza, divenite l’essenza dell’Uno. Questo è tutto ciò che dobbiamo fare per trasformarci da limitazione ad ogni Possibilità. L’equilibrio dell’Unità elimina i pensieri e le emozioni sbilanciati e stimola le particelle del regno olografico a vibrare sempre più velocemente, finchè non c’è più alcuna vibrazione.
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Questo bilancerà l’ologramma del corpo di coloro che si connettono ad essa, li sanerà e porrà fine al processo di invecchiamento che vede così tanta gente finire la propria vita fisica nel dolore e nell’infermità. Quando veniamo trasformati da paura in amore, allora inviamo quella energia al computer centrale della Matrice e ne riscriviamo il programma.
Da lì, il nuovo programma viene ritrasmesso a tutti gli ologrammi all’interno del super-ologramma, e anche quei programmi vengono riscritti nel linguaggio dell’amore.
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L’equilibrio dell’Unità colmerà inoltre le lacune nella struttura della nostra realtà collettiva chiamate interspazi. Gli interspazi sono un sintomo della frammentazione e non possono esistere all’interno di una condizione armonica. In questo modo, insieme all’enorme aumento della possibilità di vedere oltre il velo della “luce visibile”, così tanto di ciò che era rimasto nascosto si presenta alla nostra vista cosciente.
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Mentre la frequenza aumenta, la nostra relazione con il “tempo” illusorio si modifica, e coloro che seguono il flusso della trasformazione sperimentano il trascorrere del “tempo” in modo sempre più rapido. L’Unità è sempre stata lì, ma adesso la si può nuovamente percepire e, per quelli che stanno liberando se stessi dal programma, si fa sentire il richiamo verso “casa”.
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Siamo rimasti intrappolati in un mondo illusorio che credevamo fosse reale. Questo comprende le altre dimensioni dell’illusione tra le quali la coscienza prigioniera della Matrice che si “reincarna”.
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Da un programma ad un altro. La strada che conduce verso casa è sapere che noi siamo già a casa e che lo saremo sempre. Ed è anche smettere di identificare ciò che noi siamo con la forma, il bisogno di “evolvere”, di imparare da esperienze di reincarnazione infinite, e di sottometterci al volere di qualche “Dio”. Sono tutti fili della ragnatela del controllo, intrecci secondari nella trama del film. Invece possiamo sapere di essere Unità e di vedere questa illusione per quella che è, uno stupido gioco creato dalla nostra stessa paura.
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Se vivete la vostra vita sapendo di essere l’Uno, tutta la vostra prospettiva viene trasformata. Ciò che sembrava importante o spaventoso, diviene l’obbiettivo di una spassosa risata.
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Quando guardate il mondo sapendo di essere l’Uno, tutte le cose che vi irritano o che vi fanno sentire frustrati, depressi o impauriti, vengono viste per quello che sono, irrilevanti e trascurabili. Nel momento in cui queste situazioni vengono a galla, vale la pena chiedersi:
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l’Uno come vedrebbe tutto ciò? Se qualcuno dicesse “cazzo”, l’Uno se la prenderebbe? L’Uno si arrabbierebbe se una squadra sportiva non vincesse? L’Uno andrebbe a votare o sosterrebbe un partito politico? L’Uno seguirebbe una religione o contemplerebbe i potenziali pericoli di un Cheese Danish? L’Uno dovrebbe proteggersi da una illusoria “Oscurità”? L’Uno si preoccuperebbe della sua posizione astrologica o del karma o di ciò che era in una vita precedente? L'Uno sentirebbe il bisogno di avere successo o di “diventare” qualcuno? L’Uno andrebbe in guerra e combatterebbe per la pace? L’Uno si preoccuperebbe di qualcosa, rimpiangerebbe il “passato” o avrebbe timore per il “futuro”? L’Uno sarebbe terrorizzato dalla “morte”, quando la morte non esiste?
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La risposta è sempre no, perché sono tutte illusioni. E allora , perché mai noi facciamo queste cose, dal momento che noi siamo l’Uno? L’unica differenza è tra l’Uno auto-consapevole e l’Uno che ha dimenticato cosa esso sia.
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Noi agiamo in piccolo perché crediamo in piccolo, e crediamo in ciò che siamo programmati a credere. Ma non deve essere per forza così. Possiamo lasciare cantare la nostra coscienza e sapere che siamo Tutto Ciò Che E’. Abbiamo vissuto una falsa identità , un falso nome che non siamo noi.
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Ma possiamo guardare nello specchio illusorio e rivalutare quello che pensiamo di essere. Noi non siamo il nostro nome, il nostro corpo, la nostra famiglia, la nostra razza, la nostra nazione o la nostra religione. Non siamo i nostri possedimenti, il nostro lavoro, il nostro status, la nostra fama, il nostro successo o il nostro fallimento. Non siamo nemmeno la nostra personalità, i nostri pensieri o le nostre emozioni.
E allora cosa siamo? Noi siamo Amore Infinito.
Come faccio a saperlo? Semplice: non c’è nient’altro.
Tratto da: "L'Amore Infinito è l'unica Verità - Tutto il resto è Illusione" di David Icke.
Pubblicato in Italia da Macro Edizioni.
tratto dal sito: ANTICORPI
tratto dal sito: ANTICORPI
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