martedì 1 giugno 2010

Scie chimiche, un altro abominevole "esperimento" governativo (articolo di Zen Gardner)

Zen Gardner, in un suo brillante editoriale, esamina la percezione del problema “scie chimiche”, usando gli strumenti della psicologia. L’autore indugia sulle reazioni della massa di fronte alle scelleratezze dei governi: sono crimini tanto orrendi che l’uomo della strada non riesce neppure a concepirli. Se, per di più, si considera che il genocidio è perpetrato da chi, nell’illusione collettiva, sarebbe preposto a tutelare la popolazione, è inevitabile che si instauri un meccanismo di rifiuto. Siamo al cospetto del bias di conferma, ossia un atteggiamento che induce a cercare, contro ogni evidenza e contro ogni logica, un avallo delle proprie credenze anche più assurde, purché preservino la propria rassicurante visione del mondo. E’ un contegno infantile su cui hanno facile gioco i ciarlatani della disinformazione che usano le parole come potenti anestetici.

Il grado di silenzio e di censura circa le scie chimiche è orwelliano. L’aspetto più sbalorditivo di questa strana realtà, oltre all’assenza di ammissioni per opera delle autorità, è la mancanza di informazione dei media su un fenomeno tanto evidente ed intrusivo. Mentre, per certi versi, non sorprende che i media controllati non trattino l’argomento, l’idea che qualcuno sta deliberatamente avvelenando l’aria che respiriamo in misura tanto massiccia è straziante.

Se si associa questa intensa irrorazione alle campagne per l’aria pulita e per la riduzione di CO2 delle cui emissioni sono considerati responsabili i cittadini, si è al cospetto di una dissonanza cognitiva. Le due situazioni sono così contraddittorie che il cittadino medio rinuncia a conciliarle. Ciò si traduce in una rafforzata accettazione dello status quo ed in un docile stato di apatia. Si tratta di un modus operandi tipico della manipolazione culturale e scientifica ed è usato ad ogni livello di informazione pubblica. Combatti le guerre, poiché questo è il prezzo della pace. Prometti la trasparenza, ma tieni tutto nascosto. Non esistono centri occulti di potere, ma tutti vi appartengono. Aumento delle temperature globali e raffreddamento del clima. Preserva la libertà con maggiori controlli. Salva le nazioni, distruggendole (Si pensi all’Iraq, n.d.t.) etc.

Una forte dissonanza si palesa quando un’idea entra in conflitto con un convincimento personale: ad esempio, "Io sono una persona onesta" o "Ho preso la giusta decisione". L’ansia che si insinua quando si reputa possibile l'aver preso una risoluzione errata può condurre alla razionalizzazione, la tendenza a creare spiegazioni ulteriori e giustificazioni fittizie per puntellare le proprie scelte.

Sono sistemi di condizionamento che si sono, via via, affinati nelle ultime due generazioni, da quando i media hanno rafforzato la loro presa. Hitler espresse un simile semplice precetto per il controllo della massa: "Racconta una grossa bugia e la gente ci crederà". La gente non riesce a credere che qualcuno potrebbe essere così infido ed inumano, specialmente se appartiene ad un governo "democraticamente" eletto, da perpetrare delitti tanto orrendi contro la popolazione.

Riflettiamo. Ripercorriamo la vera storia. Gli oligarchi ed i governi hanno costantemente sfruttato i popoli per i loro fini. Essi cercano di tenerci sedati, distratti e convinti che siamo felici affinché non ci svegliamo, non ci rivoltiamo e non li buttiamo fuori.

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fonte: www.tankerenemy.com

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