Bull3t/Flickr
Al senato americano è stata presentata all'inizio di giugno una proposta di legge che vorrebbe permettere al Presidente, in caso di grave emergenza nazionale, di poter bloccare Internet. In nome della cyber war. Ancora in Europa non se ne parla direttamente, ma Internet fa comunque discutere: al centro del dibattito ci sono i diritti d'autore e l'accesso alla rete.
Ci era sfuggita una proposta di legge che è stata presentata al Senato americano: in caso di emergenza il Presidente degli Stati Uniti dovrebbe avere il potere di tagliare, totalmente o parzialmente, Internet. La proposta è stata presentata il 10 giugno scorso e lancia l'idea che alcuni tra i più grossi Internet provider, motori di ricerca e compagnie di software, dietro richiesta del Presidente, seguano le istruzioni del Dipartimento di Sicurezza Nazionale. Il principale promotore del disegno di legge è Joe Lieberman, senatore del Connecticut eletto nelle liste Democratiche e portavoce del Comitato parlamentare per la Sicurezza nazionale. TechAmerica, una delle più grandi lobby tecnologiche americane, ha espresso la sua preoccupazione per una legge di questo tipo, arrivando a parlare di «pericolo di potere assoluto».
Secondo CNET Networks (sito di informazione tecnologica oggi di proprietà di Cbs) la proposta in realtà non è nuova: già nell'agosto del 2009 il sito era entrato in possesso di un documento che parlava di una proposta da passare al Senato che autorizzare la Casa Bianca a dichiarare «cybersecurity emergency», mentre un altro del marzo scorso, proposto dai senatori Jay Rockefeller e Olympia Snowe parlava della possibilità, per il Governo, di “disconnettere” alcuni siti o networks se dovesse risultare necessario. Sia Rockefeller che Snowe hanno accolto il ddl di Lieberman – il Protecting Cyberspace as a National Asset Act (PCNAA) – con grande sostegno: «Non possiamo permetterci di restare ad aspettare un “cyber 11 settembre” prima che il Governo capisca l'importanza di proteggere le nostre “cyber resources”», riporta CNET. Lieberman ha spiegato che le «La sicurezza economica, sociale e la salute pubblica americana sono ora a rischio a causa di questi nuovi nemici: cyber-warriors, cyber-spies, cyber-terrorists e cyber-criminals». Qui sotto il testo del ddl.
cyberbill.pdf |
Di qua dall'oceano: la battaglia sul mercato dei diritti d'autore
Ovviamente si capisce come un tale dibattito sia attuale anche in Europa. Ancora non si parla di Internet e di sicurezza nazionale direttamente, ma di integrità della rete, possibilità e libertà di accesso a Internet e, soprattutto, del mercato dei diritti d'autore: tutte questioni che si stanno discutendo – anche se non sempre democraticamente – in Europa con l'Acta (Aqui il testo), il dibattito europeo sulla Net Neutrality e con il recente Rapporto Gallo.
Che cos'è il Rapporto Gallo?
Nel gennaio scorso l'eurodeputata Marie Gallo (Ump, il Partito di Nicolas Sarkozy) ha presentato al Comitato Affari Legali del Parlamento europeo un rapporto che poi è stato approvato il 1°giugno scorso. Il Rapporto Gallo prevede un'unificazione del mercato continentale per quanto riguarda la politica sui diritti d'autore riprendendo l'Hadopi 2, la legge francese da più parti considerata repressiva, che si pone come obiettivo di monitorare i download illegali e di punire i malfattori con il divieto della connessione Internet. Il Rapporto Gallo non è legge e non ha valore di legge: ma ha un peso consultivo. Ma se ne intuisce il peso in questo momento, soprattutto se messo in relazione con l'Acta. Tale rapporto dovrebbe essere discusso in Plenaria al Parlamento europeo nelle prossime settimane.
Francesca Barca
fonte: Europa451
Ovviamente si capisce come un tale dibattito sia attuale anche in Europa. Ancora non si parla di Internet e di sicurezza nazionale direttamente, ma di integrità della rete, possibilità e libertà di accesso a Internet e, soprattutto, del mercato dei diritti d'autore: tutte questioni che si stanno discutendo – anche se non sempre democraticamente – in Europa con l'Acta (Aqui il testo), il dibattito europeo sulla Net Neutrality e con il recente Rapporto Gallo.
Che cos'è il Rapporto Gallo?
Nel gennaio scorso l'eurodeputata Marie Gallo (Ump, il Partito di Nicolas Sarkozy) ha presentato al Comitato Affari Legali del Parlamento europeo un rapporto che poi è stato approvato il 1°giugno scorso. Il Rapporto Gallo prevede un'unificazione del mercato continentale per quanto riguarda la politica sui diritti d'autore riprendendo l'Hadopi 2, la legge francese da più parti considerata repressiva, che si pone come obiettivo di monitorare i download illegali e di punire i malfattori con il divieto della connessione Internet. Il Rapporto Gallo non è legge e non ha valore di legge: ma ha un peso consultivo. Ma se ne intuisce il peso in questo momento, soprattutto se messo in relazione con l'Acta. Tale rapporto dovrebbe essere discusso in Plenaria al Parlamento europeo nelle prossime settimane.
Francesca Barca
fonte: Europa451
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