Persi novantamila posti di lavoro, 175mila aziende a rischio chiusura
La maggioranza delle piccole e medie imprese greche ha sofferto drammaticamente il default finanziario del Paese. Le cifre parlano di novantamila posti di lavoro persi e di 175mila Pmi che rischiano di chiudere nei prossimi mesi a causa di "perdite record" nei propri bilanci.
Lo dice uno studio dell'Istituto per le piccole imprese greco, organismo che dipende dalla locale Confederazione degli Imprenditori e dei Grossisti, secondo cui il 98,7 per cento delle imprese locali rientrano nella categoria. Nel 2011 sono a rischio trecentomila posti di lavoro.
Il crollo dell'occupazione nella prima metà del 2010 si è tradotto in un taglio netto di 88mila unità, a causa di chiusure e riduzioni del personale nelle Pmi, nel settore manufatturiero e nei servizi. Si prevede un ulteriore perdita di 120mila posti di lavoro entro la fine dell'anno, distribuiti tra imprenditori e dipendenti.
Lo studio definisce il previsto aumento della tassa sul valore aggiunto dall'11 al 23 per cento una "bomba atomica" e chiede al governo di discutere la politica economica con i rappresentanti di settore, per prevenire disastri.
Ricerche precedenti avevano già sottolineato come il 15 per cento dei negozi di Atene abbia già chiuso i battenti, mentre il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12 per cento.
Riportato su facebook con il seguente commento:
RispondiEliminaDietro ad ogni menzogna, prima o dopo, si fa spazio la verità, gambe corte dicevano i nostri nonni...scarso respiro. Non vogliono chiamare le cose con il loro nome, perchè conviene loro che sia così, hanno esigenza di una fase di transizione il più possibile pacifica e a bassa tensione verso il nuovo mondo del Capitalismo Feudale. Non possono quindi permetter che si capisca quanto questa crisi, che non è mai finita, sia strutturale...e noi gliela stiamo dando,la fase di transizione , relativamente, tranquilla. Interessandoci, morbosamente ai casi personali ed ai vestiti dell'Impoeratore e dei suoi vassalli. Permettendo anche a chi ci rappresenta(?) di dichiarare a ripetizione come questo sia l'unico mondo possibile, permettendogli di non premettere la necessità assoluta del cambiamento di visione e di prospettiva. Accettando, tutto sommato in modo supino e rassegnato che le cose vadano come vanno. Permettendo loro di distrarci dal tema principale mentre prendono decisioni epocali che salvaguardano il loro regno...e non di un'entità astratta...Il loro regno. Il regno della 10 famiglie che nel mondo possiedono i rubinetti dell'energia, che stanno salvaguardando il proprio futuro, ma non quello di tutti. Ce lo hanno ripetutamente detto, palesemente o meno. Il mondo che uscirà dalla crisi sarà completamente diverso, noi stiamo permettetendogli che sia il loro...IGNAVIA(giandiego)