da: http://ilupidieinstein.blogspot.com
Seattle, WA – gli agricoltori e le organizzazioni della società civile nel mondo sono indignati per la recente scoperta di ulteriori connessioni tra la Fondazione di Bill e Melinda Gates e il titano agro-alimentare Monsanto. La scorsa settimana, un sito Web finanziario ha pubblicato il portafoglio di investimenti della Fondazione Gates, comprese le 500.000 azioni ordinarie di Monsanto acquistate nel secondo trimestre del 2010 per un valore stimato in 23,1 milioni di dollari (guarda l'archivio dei Titoli and Exchange Commission). Questo segna un incremento sostanziale delle sue precedenti partecipazioni, valutate in poco più di 360000 dollari (guarda il Form 990 2008 della Fondazione).
"Investimenti diretti della Fondazione nella Monsanto sono problematici su due livelli primari," ha detto il Dr. Phil Bereano, professore emerito dell'Università di Washington e riconosciuto esperto di ingegneria genetica. "In primo luogo, Monsanto ha una storia di palese disprezzo per gli interessi e il benessere dei piccoli agricoltori nel mondo, come pure una spaventosa impronta ambientale. Le forti connessioni a Monsanto sollevano gravi dubbi sui pesanti finanziamenti della Fondazione per lo sviluppo agricolo in Africa e sui presunti obiettivi di alleviare la povertà e la fame tra i piccoli agricoltori. In secondo luogo, questo investimento rappresenta un enorme conflitto di interessi".
Monsanto ha già influenzato negativamente l'agricoltura nei paesi africani. Per esempio, in Sudafrica, nel 2009, il mais geneticamente modificato della Monsanto non è riuscito a produrre semi e centinaia di agricoltori sono stati devastati. Secondo l'avvocato Mariam Mayet, avvocato ambientale e direttore del Centro Africa per la biosicurezza a Johannesburg, alcuni agricoltori hanno subìto perdite nelle coltivazioni fino all'80%. Mentre Monsanto ha risarcito gli agricoltori su larga scala, ai quali aveva venduto direttamente il prodotto difettoso, non ha dato nulla ai piccoli agricoltori ai quali aveva consegnato bustine gratuite di semi. "Quando il potere economico di Gates si unisce all'irresponsabilità della Monsanto, le prospettive per i piccoli agricoltori africani non sono molto promettenti," ha detto Mayet. Le pratiche aggressive di brevettazione della Monsanto hanno anche monopolizzato il controllo sulle sementi in modo da negare agli agricoltori il controllo sul proprio raccolto, arrivando perfino a citare in giudizio — e portare al fallimento — gli agricoltori per "violazione di brevetto".
Le notizie del recente investimento della Fondazione nella Monsanto hanno confermato i timori di molti agricoltori e difensori di un'agricoltura sostenibile in Africa, tra i quali la Coalizione per la biodiversità del Kenya, che ha commentato, "noi abbiamo a lungo sospettato che i fondatori di AGRA — Fondazione di Bill e Melinda Gates — avessero una relazione da lungo tempo e molto intima con Monsanto." Infatti, secondo Travis English, ricercatore di AGRA Watch, "la proprietà di azioni Monsanto da parte della Fondazione è emblematica di un coinvolgimento più profondo, più di lunga data con la società, in particolare in Africa." Nel 2008, AGRA Watch, un progetto dell'organizzazione Comunità Alleanza per la giustizia globale di Seattle, ha scoperto molti legami tra i beneficiari della Fondazione e la Monsanto. Ad esempio, alcuni beneficiari (in particolare circa il 70% dei beneficiari in Kenya) dell'Alleanza per una rivoluzione verde in Africa (AGRA) — considerato come il "fronte africano" dalla Fondazione — lavorano direttamente con la Monsanto su progetti di sviluppo agricolo. Altri collegamenti chiave includono membri del personale ad alto livello della Fondazione che una volta erano alti funzionari per la Monsanto, come Rob Horsch, ex vicepresidente Monsanto del partenariato per lo sviluppo internazionale e attualmente funzionario ufficiale del programma di sviluppo agricolo Gates.
Multinazionali come la Monsanto sono state collaboratori chiave dei beneficiari della Fondazione e di AGRA nel promuovere la diffusione dell'agricoltura industriale sul continente. Questo modello di produzione si basa su fattori produttivi costosi come concimi chimici, diserbanti e sementi geneticamente modificate. Anche se questo pacchetto rappresenta allettanti opportunità di sviluppo del mercato per il settore privato, molte organizzazioni della società civile sostengono che porterà ad ulteriori spostamenti degli agricoltori dalla terra, ad un effettivo aumento della fame, ed alla migrazione verso città già affollate non in grado di fornire opportunità di occupazione. Nelle parole di un rappresentante della coalizione per la biodiversità del Kenya, "AGRA è veleno per i nostri sistemi di produzione agricola ed i nostri mezzi di sussistenza. Sotto la bandiera filantropica dell'agricoltura verde, AGRA riuscirà alla fine a mangiare quel poco che è rimasto dell'agricoltura sostenibile su piccola scala in Africa."
Un report del 2008 avviato dalla Banca mondiale e dall'ONU, Valutazione della conoscenza agricola internazionale, scienza e tecnologia per lo sviluppo (IAASTD), promuove soluzioni alternative ai problemi della fame e della povertà che sottolineano le loro radici sociali ed economiche. Il report IAASTD ha concluso che i metodi di coltivazione agroecologica su piccola scala è più adatta per il terzo mondo rispetto al modello agricolo industriale favorito da Gates e Monsanto. In una sintesi dei principali risultati di IAASTD, il Pesticide Action Network North America (PANNA) sottolinea l'ammonimento che "la continua fiducia nelle semplicistiche soluzioni tecnologiche — comprese le colture transgeniche — non ridurrà la fame e la povertà persistenti e potrebbe aggravare i problemi ambientali e peggiorare l'ineguaglianza sociale." Inoltre, PANNA spiega, "21 risultati chiave della valutazione suggeriscono che la coltivazione agroecologica su piccola scala può offrire uno dei mezzi migliori per nutrire gli affamati, proteggendo al contempo il pianeta."
La Fondazione Gates è stata contestata in passato per i suoi discutibili investimenti; nel 2007, il Los Angeles Times portò allo scoperto la Fondazione per aver investito sui propri beneficiari e per le sue "partecipazioni in molte aziende che non hanno dato prova di responsabilità sociale per aver trascurato l'ambiente, per discriminazione sul lavoro, violazione dei diritti dei lavoratori, o pratiche immorali". Il Times castigò la Fondazione per quello che definì "investimenti ciechi", con almeno il 41% del proprio patrimonio investito in "società che sono in contrasto con i caritatevoli obiettivi della Fondazione o con la sua filosofia di interesse per la società."
Sebbene la Fondazione abbia annunciato che avrebbe rivalutato le sue pratiche, ha poi deciso di mantenerle. Come segnalato dal Los Angeles Times, l'amministratore delegato della Fondazione Patty Stonesifer ha difeso i loro investimenti, affermando, "Sarebbe ingenuo…pensare che un cambiamento nella politica di investimenti della Fondazione potrebbe fermare la sofferenza umana dovuta alle pratiche di aziende in cui investe miliardi di dollari". Questa decisione è in diretta contraddizione con la sua "filosofia d'investimento" ufficiale, che, secondo il suo sito Web, "hanno definito le aree in cui la fondazione non investirà , come le società il cui modello di profitto centralmente è legato all'attività aziendale che [ Bill e Melinda ] trovano sproporzionata. È per questo che la fondazione non investe in azioni del tabacco. "
Più di recente , la Fondazione è entrata nel mirino nella sua città natale . Questa settimana, 250 residenti di Seattle hanno inviato cartoline esprimendo la loro preoccupazione che l'approccio della Fondazione allo sviluppo agricolo, piuttosto che ridurre la fame come promesso, potrebbe invece "aumentare il debito degli agricoltori, arricchire le multinazionali dell'agrobusiness come Monsanto e Syngenta, degradare l'ambiente, e spodestare i piccoli agricoltori." Inoltre hanno chiesto che la Fondazione, investa in " pratiche socialmente ed ecologicamente appropriate determinate a livello locale dagli agricoltori africani e dagli scienziati" e sostenga la sovranità alimentare in Africa, hanno invitato la Fondazione a tagliare tutti i legami con la Monsanto ed il settore della biotecnologia.
AGRA Watch, un programma dell'Alleanza Comunitaria per la giustizia globale con sede a Seattle, supporta iniziative africane e programmi che favoriscono l'autodeterminazione degli agricoltori e la sovranità alimentare. AGRA Watch sostiene anche l'impegno pubblico nella lotta contro l'ingegneria genetica e lo sfruttamento delle politiche agricole, e chiede trasparenza e responsabilità da parte della Fondazione Bill e Melinda Gates e Agra.
Fonte: SeattleGlobalJustice
Traduzione:Dakota Jones
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