Niente pulizia, cambio biancheria e ristorazione per gli sfollati aquilani. La Federalberghi annuncia lo stop forzato agli aiuti alle popolazione colpita dal sisma: “Non risultano ancora pervenuti i pagamenti delle nostre spettanze”
I soldi dello Stato non ci sono. Per questo gli albergatori incaricati di accogliere la popolazione sfollata dopo il terremoto dell’aprile scorso sono costretti a cessare, si spera momentamente, la loro attività di accoglienza e assistenza. “Preso atto che, nonostante le rassicurazioni ricevute dal Commissario Chiodi, ad oggi - ha annunciato il vice presidente della Confcommercio-Federalberghi, Mara Quaianni - non risultano ancora pervenuti i pagamenti delle nostre spettanze, ci vediamo costretti, nostro malgrado, a sospendere dalla giornata di domani, come concordato in Assemblea, i servizi di pulizia, cambio biancheria e ristorazione agli ospiti aquilani“.
SCELTA DOLOROSA – Una decisione dolorosa: ”Siamo dispiaciuti - spiegava l’annuncio - del fatto che a subire le conseguenze di tale incresciosa situazione saranno i nostri concittadini gia’ come noi fortemente colpiti dal terremoto, ma non abbiamo purtroppo altri mezzi per sostenere le nostre ragioni che sono evidenti“. Gli albergatori si dicono pronti a riprendere la loro attività non appena le risorse pubbliche saranno nuovamente disponibili: “Appena riceveremo quanto dovuto, riattiveremo i servizi che abbiamo assicurato, con grandi sacrifici e difficolta’ finanziarie, sin dall’inizio del post sisma“.
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