A dieci anni ha perso l'amigdala e da allora non teme nulla
fonte: ANSA
ROMA - Camminava di sera in una strada deserta costeggiata da un parco e da una chiesa, un uomo dall'aspetto poco raccomandabile seduto su una panchina la chiama e, appena lei si avvicina, scatta in piedi, le punta un coltello alla gola e dice che l'avrebbe uccisa: lei, per nulla impaurita, gli risponde: 'se stai per uccidermi sappi che dovrai vedertela prima con gli angeli del Signore'. L'uomo improvvisamente libera la presa e lei, come nulla fosse, si incammina verso casa tranquilla e per nulla impaurita.
E' l'episodio raggelante di cui è stata protagonista una donna che, per una malattia, è divenuta totalmente incapace di avvertire ogni forma di paura e di pericolo, e di mettere in atto strategie di difesa o fuga. Sembra una scena di un film come quelle di Fearless di Peter Weir dove il protagonista, sopravvissuto ad un incidente aereo, per il trauma psicologico non prova più paura.
Chiunque vedendo un uomo sinistro su una panchina avrebbe affrettato il passo, nessuno gli si sarebbe avvicinato e poi, con un coltello puntato alla gola, mantenuto la calma: l'atteggiamento "coraggioso" della donna, una 44enne che chiameremo SM, è solo uno degli episodi da brivido raccontati dalla neurologa Justin Feinstein della University of Iowa che per la prima volta descrive il caso clinico unico al mondo, dopo mesi e mesi di studi su comportamenti e cervello di SM.
La donna, spiega Feinstein intervistata dall'ANSA, non sente la paura e quindi non avverte situazioni di pericolo perché priva dell'area del cervello dove si annidano le nostre paure, l"amigdalà, regione cerebrale che deve il nome alla sua forma a mandorla, già da tempo nota come fulcro della paura e motore delle reazioni istintuali ad essa. SM ha perso l'amigdala intorno a 10 anni per una rara malattia genetica chiamata ipoproteinosi di Urbach-Wiethe, che causa il deposito di materiale calcificato nel corpo.
Quando la sua amigdala si è calcificata, SM ha perso la paura. Secondo quanto riportato sulla rivista Curent Biology, Feinstein ha sottoposto SM a molteplici esami per capire fino a che punto non temesse nulla: le ha mostrato film horror tra i più spaventosi lasciando SM del tutto insensibile e priva di ogni minimo segno di paura; poi le ha mostrato ragni e serpenti in un negozio di animali, perché SM in precedenza aveva detto di odiare i rettili e i ragni.
Ma lei del tutto tranquilla si è avvicinata loro e li ha toccati, dichiarando poi di essere stata mossa da curiosità. E non è finita, racconta Feinstein: "Durante Halloween, abbiamo portato SM al Waverly Hills Sanatorium, nel Kentucky, un vecchio ospedale abbandonato per malati di tubercolosi ritenuto uno dei posti più spaventosi della terra e che una volta l'anno ospita una casa del terrore piena di mostri, assassini e fantasmi".
SM volontariamente ha guidato nella 'casa stregata' il gruppo di ricercatori (e altri volontari) non mostrando alcun segno di esitazione mentre si aggirava nei bui corridoi del sanatorio che lasciavano impietriti tutti. SM ha raccontato molti episodi della propria vita traumatici per chiunque ma che a lei non hanno lasciato il segno, spiega Feinstein, come l'aggressione col coltello. "L'amigdala si occupa normalmente di elaborare tutte le informazioni che arrivano al cervello attraverso i cinque sensi, per individuare rapidamente qualunque cosa potrebbe avere un impatto sulla nostra sopravvivenza - spiega. Quando sente il pericolo, l'amigdala orchestra una serie di risposte del corpo per prepararci alla fuga o a difenderci. Poiché SM non ha l'amigdala non può sentire il pericolo e difendersi e quindi è addirittura straordinario che sia ancora viva". Al di la del caso clinico, lo studio di SM è importante perché suggerisce, conclude Feinstein, che le persone affette da fobie patologiche o da grossi traumi, come i reduci di guerra, potrebbero trovare giovamento da trattamenti mirati a modulare l'attività dell'amigdala per controllare e ridimensionare le loro paure.
Impressionante!
RispondiEliminaÈ vero Adriano e per certi versi persino preoccupante.
RispondiEliminaMi chiedo cosa potrebbe accadere se si trovasse il modo di rendere inattiva l'amigdala, o addirittura se si stimolasse in maniera eccessiva per renderla superattiva...
Ma forse si è già trovato e mi vegono brividi se penso alle ovvie conseguenze... :(
Abbraccione
Namastè
Ciao Rosa, penso di non esprimere un parere sciocco dicendo che per quanto sia già vero il fatto che sanno come spegnere l'amigdala (o viceversa) sanno anche che non è la strada da percorrere.
RispondiEliminaLa popolazione mondiale viene tenuta in scacco proprio attraverso la paura (violenza, infezioni, economia) e quindi non avrebbero alcun vantaggio. I militari sprovvisti di un sistema così importante come l'amigdala finirebbero per farsi ammazzare in guerra come degli sciocchi, rendendo quindi le guerre ingestibili (cosa orribile da dire, visto che la guerra non è gestibile, è lei che gestisce, ma è per far capire).
Un supereccitamento dell'amigdala infine creerebbe degli individui senza alcun tipo di freno inibitorio e ancora ingestibili.
Chi ci ha creato ha fatto un buon lavoro in questo, non lasciando molti spazi di gioco.
Alessandro
@ Alessandro-
RispondiEliminaRitengo che non sia mai sciocco esprimere la propria opinione, anzi...
e quel che dici è probabilmente vero, anche se però in un mondo controllato dalla paura, perdona il bisticcio, il controllo della paura avrebbe molto senso.
Questa signora è viva e non prova paura...quindi esistono spazi di possibilità.
In una guerra che sempre di più evita il contatto fisico (vedi alcuni aspetti anche di azioni recenti sia in Iraq che in Afghanistan che nella striscia di Gaza) non so se un parziale sopimento dell'amigdala non sarebbe utile...però speriamo sinceramente che tu abbia ragione ed i miei timori siano loro ad essere "sciocchi"...lo preferirei, davvero...
Abbraccio e buona serata ;-)
Namastè