da: Crisis
Debora Billi
Ho cominciato a pensarci leggendo un post (http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/12/11/rosi-bindi-era-a-piedi/) di Gilioli qualche giorno fa. Il suo post (http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/12/13/non-disturbate-il-manovratore-2/) di oggi me ne ha dato la quasi-certezza: i nostri politici hanno paura. Di noi. Incredibile, vero? So che viene da sganasciarsi dalle risate al sol pensiero che noialtri, abitualmente piazzati sul divano davanti alla TV o nel migliore dei casi dietro il monitor, come per magia decidiamo di fare la rivoluzione e impiccare i responsabili. Se fosse un film, sarebbe fantascienza, e di un livello da cinepanettone.
Eppure, non c'è altra spiegazione. Prima foto:
Questa è la fila di auto blu parcheggiate nientemeno che sul sagrato della Basilica di San Giovanni, il giorno della manifestazione nazionale del PD sabato scorso. Gilioli si avvelena, immaginando i leader della sinistra che si fanno accompagnare fin sotto il palco dalle loro auto d'ordinanza e le lasciano parcheggiate a pochi metri. Manca solo l'autista pronto col motore acceso, aggiungo io: quale politico non è in grado di capire che un simile sfoggio di privilegi, ad una platea di operai e pensionati, può risultare un filino indigesto? Eppure persistono, perché ubi maior minor cessat: se scoppia qualche casino, se la mitissima piazza piddina improvvisamente dovesse trasformarsi in una folla di zombies assetati di sangue, gli amati leader devono essere in grado di filarsela con venti secondi di preavviso. Non c'è altra spiegazione.
Ecco la seconda foto:
Si tratta dell'ennesima Zona Rossa che ci viene inflitta, stavolta in occasione dell'ormai mitica votazione del 14 dicembre. Gilioli, e buona parte della Rete, stanno gridando alla soppressione della democrazia e all'incubo cileno. L'unico incubo che vedo io è quello che affronteranno i romani domattina per andare al lavoro, con mezzo centro interdetto al traffico; un altro incubo plausibile è quello che a quanto pare tormenta i sonni del governo, arrivato al punto di chiudere il centro di Roma in un giorno in cui non è prevista alcuna manifestazione di protesta. Devono proprio dormire male, se pensano di perimetrare le sedi delle istituzioni a causa di chissà quali oceani di rivoltosi riversatisi in strada a chiedere la loro testa in caso la votazione vada così o pomì.
Che abbiano la coscienza sporchissima non c'è dubbio; ma che ci credano capaci di organizzare un V for Vendetta generale in tre ore davvero lascia basiti. Ma in che mondo vivono? Oppure... sanno che avremmo dovuto farlo già da tempo, e sono più stupiti di noi per ciò che non succede?
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