Ed egli, contravvenendo allo spirito stesso del suo insegnamento, rispose così: "È una trasmissione speciale al di fuori delle scritture, è indipendente da parole e da lettere, punta direttamente allo spirito dell'uomo, è un contemplare la propria natura".
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Rifletto: Nello Zen non esistono né testi "sacri" né tantomeno "rivelazioni divine". La comunicazione avviene soltanto da spirito a spirito, senza mediazioni di parole e di discorsi. Anche il maestro esterno non è che espressione di quello interiore. L'unica vera guida è in effetti il proprio sé. L'essenza delle cose può e deve essere colta nella "propria natura", la quale è a sua volta parte della natura originaria generale. Questa condizione esiste (prima) del nostro linguaggio, ed è ad essa che dobbiamo volgerci quando la nostra mente ci fa perdere il contatto con la realtà.
Rosa Bruno
Rosa Bruno
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