Nel 2010 il numero dei bambini impiegati ha superato di nove volte le cifre dell'anno precedente.
Novantuno bambini impiegati illegalmente nelle fabbriche della Apple nel corso del 2010: è quanto emerge da un rapporto pubblicato dall'azienda statunitense, che rivela scenari sconcertanti. Il numero dei bambini registrati nel 2010 supera di nove volte la cifra dell'anno precedente. Il rapporto - pubblicato oggi dal Guardian - rivela inoltre che 137 dipendenti hanno presentato sintomi da avvelenamento da n-esano, nonostante fino ad ora la Apple non avesse mai confermato i casi di intossicazione.
In merito alla questione del lavoro minorile, l'azienda informatica statunitense assicura di aver potenziato i controlli nelle proprie sedi. Questo dopo che in molti casi sono state falsificate le età dei ragazzi, talvolta con la complicità delle scuole.
Gravi infine le violazioni dell'orario lavorativo. Meno di un terzo delle fabbriche cinesi della Apple ne rispettano il codice, che impone ai dipendenti un massimo di 60 ore di lavoro - settimanali - e almeno un giorno di riposo.
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