Guardie penitenziarie della casa circondariale di San Felipe, provincia di Mendoza, picchiano e torturano i detenuti. Sette gli agenti arrestati. Scandalo nel Paese.
Un penitenziario dovrebbe cercare di recuperare socialmente un detenuto, aiutandolo in un percorso di redenzione che, una volta scontata la pena, dovrebbe garantire un futuro privo di nuovi problemi. Non è successo questo nel carcere di San Felipe, nella provincia di Mendoza, Argentina, dove i programmi di recupero dei detenuti di certo non sono stati tenuti in considerazione.
Anzi, il carcere in questione si è trasformato in un vero e proprio incubo per i detenuti, a causa delle violenze e delle torture subite da quelle persone che avrebbero dovuto garantire loro una detenzione severa, ma rispettosa dei diritti dell'uomo.
Non solo. I funzionari della casa circondariale hanno filmato le torture ai detenuti con dei telefonini. In un attimo, poi, quei video sono stati pubblicati su internet e hanno fatto il giro del mondo scatenando reazioni indignate in ogni luogo. I sette personaggi protagonisti della vicenda sono stati tutti arrestati. Un segnale forte da parte della magistratura argentina che così facendo ha ribadito, anche senza averne parlato esplicitamente, che i diritti umani sono da rispettare. Sempre e comunque.
Le immagini diffuse in rete sono impressionanti. La brutalità usata contro i detenuti è davvero senza giustificazione e a nulla sono servite le lamentele del carcerato per fermare la violenza dei suoi aguzzini. Nemmeno le lacrime hanno impietosito questi aguzzini che hanno continuato a picchiare duro, durissimo, in nome di cosa non si sa.
L'avvocato difensore dei detenuti, Diego Lavado, che ha denunciato il tutto nel mese di febbraio quando parte del materiale giunse presso la Asociacion de Protecion y Promocion de los Derechos Humanos, ha fatto sapere che quelli diffusi su internet sono solo alcuni degli oltre cento filmati che ritraggono i pestaggi e le torture ai danni dei suoi assistiti.
"Queste immagini contengono una violenza non comune" ha detto il ministro argentino Mario Adaro. "Non è questo il metodo che vogliamo. Queste sono pratiche che vorremmo sradicare dalla nostra società" ha concluso il ministro.
VIDEO DELLE TORTURE (Attenzione: il video contiene immagini forti)
Conservo ancora il triste ricordo dei desaparecidos. Sono i degni eredi di quel passato regime.
RispondiEliminanamastè
Che dire, l'uomo non finirà mai di dimostrare il peggio.
RispondiEliminaMa quel che mi ha dato veramente fastidio è stato vedere come quei figli di p'''''a si divertivano. E sorridevano pure.
Schifo, fanno solo schifo...
Vero Francesco, il ricordo dei desaparecidos sovviene immediatamente, anche se stavolta la magistratura argentina sembra aver agito con prontezza(?), resta la crudezza delle immagini di una violenza gratuita inutile e senza alcuna giustificazione.
RispondiEliminaUn abbraccio
Namastè
@ altranews:
RispondiEliminaCiao e benvenuto :-)
Hai ragione, autocompiacimento e sadismo. Purtroppo nelle caceri argentine e non solo, il comportamento dei carcerieri è troppo spesso deprecabile.
Soprattutto, dovrebbe far pensare e riflettere questa orribile tendenza a trasformare in spettacolo e divertimento ogni bruttura...
Un abbraccione.
Namastè
figli di una gran puttana!!!
RispondiElimina@ Rosa:
RispondiEliminaUn abbraccio forte a te e complimenti per il Blog!
Mi piace tanto.
Namastè
@ altranews:
RispondiEliminaGrazie, arrossisco!
Ri-abbraccio :-D
Namastè
ma pensate ke in italia sia meglio la situazione???!!! ci sn stati dei morti in carcere se nn ve lo ricordate...
RispondiElimina@ Anonimo:
RispondiEliminaAnche se qui si sta commentando nello specifico questa notizia, i morti nelle nostre carceri ce li ricordiamo benissimo.
Un saluto
Namastè
forse noi stiamo messi peggio: il nostro paese non ha una legge contro la tortura, nonostante siano più di vent'anni che deve adeguarsi, e questo fa sì che, anche quando ci siano condanne (raramente) per gli abusi, dato i tempi lunghi dei processi le pene cadono in prescrizione!
RispondiEliminaCiao Angie, hai ragione, non possiamo certo esibire primati, abbiamo una storia carceraria recentissima che dimostra tutti i nostri limiti, non abbiamo proprio nulla di cui vantarci.
RispondiEliminaTi abbraccio ^_^
Namastè