Un bambino afgano di otto anni festeggiava il capodanno persiano con i suoi genitori quando un razzo è piombato in casa portandogli via una mano e un piede
Il Nawruz è la festa per il primo dell'anno, che nei calendario persiano cade il 21 di marzo, con l'arrivo della primavera. E' un giorno particolare per tutti: in ospedale sono arrivate mandorle caramellate, uvetta secca e altre prelibatezze.
E' arrivato anche il più classico dei feriti di guerra: un bambino, bellissimo, di otto anni.
Era in casa sua, a Grishk, vicino al padre che leggeva il Corano e la mamma che preparava il cibo. D'improvviso un oggetto è entrato a forte velocità proprio nella loro stanza ed è esploso.
Sono stati portati immediatamente nel nostro centro di primo soccorso e da lì, dopo essere stati medicati, trasportati in ambulanza al nostro centro chirurgico.
Shah Mohammed non ha più il piede destro, non ha più la mano sinistra, la destra è rotta e lacerata, ha ferite profonde ad entrambe le gambe, gli è stato asportato un testicolo, ha un sacchettino per fare i bisogni attaccato alla pancia e un occhio ancora gonfio a causa dell'esplosione. E' stato operato immediatamente.
La mattina dopo, in terapia intensiva, ha chiesto un tè: dice che se lo beve sta meglio, lui lo sa.
Lo abbiamo accontentato subito.
Da quando è arrivato da noi non ha versato una sola lacrima.
La sua mamma è stata ferita nello stesso incidente, meno gravemente, sta già bene e oggi è passata in terapia intensiva a trovare il figlio, poi è tornata nel reparto femminile.
Il papà se l'è cavata con qualche ferita superficiale.
Il papà se l'è cavata con qualche ferita superficiale.
Oggi gli hanno portato dei palloncini colorati, lui ne ha chiesti subito alcuni in più per i suoi fratelli e, non potendo usare le mani, se li è messi tutti in bocca per conservarli.
Non sa ancora che sotto quelle bende una mano e un piede non ci sono più.
Proprio un bel primo dell'anno per un bambino di otto anni.
Non sa ancora che sotto quelle bende una mano e un piede non ci sono più.
Proprio un bel primo dell'anno per un bambino di otto anni.
Matteo Dell'Aira*
(*Coordinatore medico dell'ospedale di Emergency a Lashkargah, Helmand)
Povero bimbo, anche lui paga come sempre il fatto di essere uno degli anelli deboli.
RispondiEliminaBuongiorno Rosa, che tristezza.
@superstar racing: welcome! Thank you for your visit;-))
RispondiEliminaSee you soon
Namaste
Sì Paolo, tristezza infinita...
RispondiEliminaai più piccoli ed innocenti è riservato il prezzo più alto....
Buongiorno a te caro amico
Namastè
Voglio precisare:-non seguo il cattolicesimo
RispondiEliminae dico,il ragazzo ha perduto parti del suo corpo
gli assassini hanno perduto molto di più.
Egill
Ciao egill, sono d'accordo!
RispondiElimina...e neppure io pratico il cattolicesimo :-)
Abbraccio
Namastè
Solo una parola può definire la nostra "civiltà":
RispondiEliminaPAZZIA !!!