da PeaceReporter
Luca Galassi
Luca Galassi
Vittorio Arrigoni è stato strangolato dai rapitori durante un blitz dei miliziani di Hamas nella casa in cui era tenuto ostaggio a Gaza City
Vittorio Arrigoni è morto. Il suo corpo è stato trovato questa notte intorno alle 1.50 in un'abitazione nella Striscia di Gaza, nel quartiere Qaram, periferia di Gaza City. La notizia è stata dapprima diffusa da fonti di Hamas e poi confermata a PeaceReporter da un'attivista dell'International Solidarity Movement. Hamas, il movimento islamico che controlla il territorio della Striscia, non è riuscito a mediare per la sua liberazione. O forse non ci ha nemmeno provato. Secondo quanto riferito dal portavoce del movimento, dietro indicazione di uno dei membri del gruppo ultra-radicale interrogato nel primo pomeriggio, le forze di sicurezza avrebbero circondato l'area nella quale era detenuto Vittorio, dando luogo a un'irruzione sfociata in uno scontro a fuoco, in seguito al quale alcuni militanti salafiti sarebbero stati feriti, due di loro arrestati, mentre altri ancora sarebbero ricercati.
Non è chiaro come e quando Vittorio sia stato ucciso, anche se il portavoce di Hamas, Yiab Hussein, ha dichiarato in una conferenza stampa tenutasi poco dopo le 3 di stanotte, che Arrigoni era morto circa tre ore prima, senza però spiegare come fosse stato possibile stabilire il decesso con tale esattezza. Una militante dell'Ism si è recata sul luogo del ritrovamento e ha riconosciuto il corpo alle 3.10.
"Aveva le mani legate dietro la schiena, e giaceva supino su un materasso". La ragazza ha raccontato a PeaceReporter che la sicurezza di Hamas ha detto anche a lei e agli altri membri dell'International Solidarity Movement giunti nella casa che Vittorio sarebbe morto qualche ora prima del loro arrivo. Il pacifista è stato strangolato, anche se, dal racconto reso a PeaceReporter dalla militante dell'Ism, dietro la nuca presentava contusioni varie. "Aveva ancora la benda intorno agli occhi, e perdeva sangue da dietro la testa. Sui polsi c'era il segno delle manette".
La sera prima del rapimento Arrigoni era andato in palestra. Poi aveva chiamato per prenotare il ristorante dove spesso cena. Aveva detto che sarebbe arrivato verso le 22. Alle 22.30, non vedendolo arrivare, lo chiamano dal ristorante. Ma Vittorio non risponde. Nessuno si preoccupa, perchè comunque spegne spesso il cellulare. L'indomani sarebbe andato a Rafah a far visita ad alcune famiglie palestinesi con i compagni dell'Ism, che hanno provato anche loro a contattarlo dopo la palestra. Invano. Vittorio è stato rapito appena uscito dalla palestra.
La sua salma è stata trasferita durante la notte allo Shifa Hospital di Gaza, dove è stato condotto l'esame autoptico e redatto il certificato di morte. Il pacifista italiano era stato rapito ieri da un gruppo islamico salafita che, in un filmato su You Tube, minacciava di ucciderlo se entro 30 ore, a partire dalle 11 locali, il governo di Hamas non avesse liberato alcuni detenuti salafiti. Vittorio è morto dopo che nemmeno metà del tempo concesso dai rapitori si fosse esaurito, ben prima che l'ultimatum scadesse. E' morto senza che neppure l'accenno di un negoziato fosse avviato per la sua liberazione. Purtroppo, a queste domande non sarà facile dare una risposta. Con la sua morte se ne va uno dei più ferventi sostenitori della causa palestinese. Un giornalista di guerra. E un amico. Addio, Vik.
http://it.peacereporter.net/articolo/27991/Lo+hanno+ucciso.+Addio%2C+Vik
Non è chiaro come e quando Vittorio sia stato ucciso, anche se il portavoce di Hamas, Yiab Hussein, ha dichiarato in una conferenza stampa tenutasi poco dopo le 3 di stanotte, che Arrigoni era morto circa tre ore prima, senza però spiegare come fosse stato possibile stabilire il decesso con tale esattezza. Una militante dell'Ism si è recata sul luogo del ritrovamento e ha riconosciuto il corpo alle 3.10.
"Aveva le mani legate dietro la schiena, e giaceva supino su un materasso". La ragazza ha raccontato a PeaceReporter che la sicurezza di Hamas ha detto anche a lei e agli altri membri dell'International Solidarity Movement giunti nella casa che Vittorio sarebbe morto qualche ora prima del loro arrivo. Il pacifista è stato strangolato, anche se, dal racconto reso a PeaceReporter dalla militante dell'Ism, dietro la nuca presentava contusioni varie. "Aveva ancora la benda intorno agli occhi, e perdeva sangue da dietro la testa. Sui polsi c'era il segno delle manette".
La sera prima del rapimento Arrigoni era andato in palestra. Poi aveva chiamato per prenotare il ristorante dove spesso cena. Aveva detto che sarebbe arrivato verso le 22. Alle 22.30, non vedendolo arrivare, lo chiamano dal ristorante. Ma Vittorio non risponde. Nessuno si preoccupa, perchè comunque spegne spesso il cellulare. L'indomani sarebbe andato a Rafah a far visita ad alcune famiglie palestinesi con i compagni dell'Ism, che hanno provato anche loro a contattarlo dopo la palestra. Invano. Vittorio è stato rapito appena uscito dalla palestra.
La sua salma è stata trasferita durante la notte allo Shifa Hospital di Gaza, dove è stato condotto l'esame autoptico e redatto il certificato di morte. Il pacifista italiano era stato rapito ieri da un gruppo islamico salafita che, in un filmato su You Tube, minacciava di ucciderlo se entro 30 ore, a partire dalle 11 locali, il governo di Hamas non avesse liberato alcuni detenuti salafiti. Vittorio è morto dopo che nemmeno metà del tempo concesso dai rapitori si fosse esaurito, ben prima che l'ultimatum scadesse. E' morto senza che neppure l'accenno di un negoziato fosse avviato per la sua liberazione. Purtroppo, a queste domande non sarà facile dare una risposta. Con la sua morte se ne va uno dei più ferventi sostenitori della causa palestinese. Un giornalista di guerra. E un amico. Addio, Vik.
http://it.peacereporter.net/articolo/27991/Lo+hanno+ucciso.+Addio%2C+Vik
E' la prima volta che sento il suo nome.
RispondiEliminaPrima di scrivere queste mie parole, ho fatto una breve ricerca.
Restiamo umani: in queste parole ho percepito la sintesi della sua persona, il suo lavoro, la sua passione.
Una tragedia dietro l'altra, in questo mondo che distrugge con ossessione i fiori più belli.
Siamo un po' più soli, ogni giorno di più.
Namastè
Ciao Paolo, lo seguivo da parecchio tempo, attraverso il suo lavoro ed il suo blog http://guerrillaradio.iobloggo.com/
RispondiEliminaUna persona bellissima!
Oggi è una brutta giornata...l'ennesima!
Hai ragione, ogni giorno siamo più soli.
Un abbraccio forte ^_^
Namastè
Quelle non sono persone, sono bestie. Ucciso ancor prima dell'ultimatum, con queste persone le parole sono inutili.
RispondiEliminaCi tengo a sottolineare che il governo palestinese ha condannato questo omicidio.
Mi dispiace moltissimo per Vittorio, abbiamo perso una persona veramente speciale ... per sua fortuna adesso sta vivendo la vera vita!
RispondiEliminaPer chi resta, spero che questa disgrazia insegni che non possiamo più lasciare a qualche isolato "eroe" il compito di cambiare le cose perchè purtroppo si fa presto ad eliminarli (la lista è purtroppo lunghissima e si pere nella notte dei tempi) ... è ora che ognuno di noi scelga da che parte stare e si comporti di conseguenza: SOLO SE LA MAGGIOR PARTE DI NOI SCEGLIE ATTIVAMENTE IL BENE LE COSE POSSONO CAMBIARE; COMUNQUE FARE GLI STRUZZI E' DA VIGLIACCHI ED EGOISTI. Quanto vorrei che la gente capisse che se invece di sprecare tutta la loro energia per vivere in questo mondo falso e senza futuro la usassero per capire, confrontarsi e conseguentemente creare una società equilibrata ci sarebbero serie probabilità di riuscita ... ovviamente scegliendo la via dell'AGAPE. Sono e morirò da sognatore di utopie ....
Purtroppo spesso se ne vanno i migliori.
RispondiEliminaE'proprio da vigliacchi accanirsi contro un pacifista.Speriamo almeno che non abbia sofferto troppo
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RispondiEliminaChe brutta giornata!
RispondiEliminaDa quando ho saputo ho un nodo perenne alla gola, mi viene da piangere.
Quanta gente come lui c'è in prima linea e noi che restiamo comodi a casa possiamo solo cercare di non lasciare vano il sacrificio di questi uomini cercando di educare le nuove generazione con i giusti valori, insegnado a coltivare la nostra umanità.
Restiamo umani, se vogliamo salvarci.
RispondiEliminahttp://farfallaleggera1.blogspot.com/2011/04/vik.html
Che tristezza :-(
RispondiEliminaE.
Tutto il mio disprezzo a chi ha infangato purezza
RispondiEliminae coraggio.-E' un giorno triste molto-
Egill
@ Paòlo, Anonimo, Erborista, Egill, Galatea, Farfallalegger@, Emanuele.
RispondiEliminaVittorio amava ed inseguiva la verità, la raccontava con normalità ed una profonda umanità. Sono convinta che proprio questo amore lo abbia portato nei luoghi in cui è andato...
Restiamo umani, diceva...
...e io dico "Torniamo ad essere umani" perchè è da un pezzo che non lo siamo più!
Un abbraccio a tutti voi.
Namastè
Mi sento come se avessi perso un fratello
RispondiEliminaCiao Cyberaler, capisco come ti senti...
RispondiEliminaè così, abbiamo perso un fratello...
Un fortissimo abbraccio.
Namastè