tratto da: Cado in piedi
di Samanta Di Persio - 3 Aprile 2011
A due anni dal terremoto sono quasi 40.000 le persone senza una casa
Sono trascorsi due anni. Sono appena rientrata da una passeggiata nel centro storico. Silenzio. Desolazione. Ogni volta che percorro Via XX settembre vedere i palazzi come bombardati, due lacrime mi rigano il viso. La casa dello studente è poco più su. Foto, fiori per ricordare i ragazzi che hanno perso vita, sogni, speranze, futuro sotto le macerie di una struttura che non era a norma; la magistratura ha il compito di indagare, ma la politica vuole prescrivere, abbreviare non importa se danneggia cittadini già privati degli affetti più cari.
L'Italia forse il 6 aprile ricorderà perché nel tragico anniversario la passerella mediatica è d'obbligo. Dal giorno dopo però il silenzio. Il Presidente del Consiglio, proprietario di tutto, saprà ordinare dove riprendere, chi intervistare. E così passerà la mala informazione: tutto a posto, tutto ricostruito. E invece non so ancora se e quando potrò tornare a casa mia, inagibile. Se fossi l'unica in queste condizioni, potrebbe essere un caso personale.
L'Italia forse il 6 aprile ricorderà perché nel tragico anniversario la passerella mediatica è d'obbligo. Dal giorno dopo però il silenzio. Il Presidente del Consiglio, proprietario di tutto, saprà ordinare dove riprendere, chi intervistare. E così passerà la mala informazione: tutto a posto, tutto ricostruito. E invece non so ancora se e quando potrò tornare a casa mia, inagibile. Se fossi l'unica in queste condizioni, potrebbe essere un caso personale.
Al 1 marzo 2011 sono rilevate 14.174 persone beneficiarie del contributo di autonoma sistemazione, 13.906 persone sono alloggiate nel Progetto C.A.S.E., 7.113 nei MAP, 2042 in affitto e altre strutture comunali, 1.334 in strutture ricettive (369 fuori provincia) e 270 nelle caserme a L'Aquila. Significa che oltre 38 mila persone non vivono a casa loro. Molti non sono registrati da nessuna parte perché non avevano diritto ad assistenza oppure hanno rinunciato a causa della farraginosa burocrazia.
Allora la ricostruzione? Quella sbandierata a Ballarò dall'On. Maurizio Lupi ogni volta in difficoltà oppure su Le Figarò dal Presidente del Consiglio per non perdere punti con Sarkozy? Allora mentono! Mentono sapendo di mentire perché almeno il secondo a L'Aquila è venuto diverse volte, finchè gli aquilani non si sono incazzati ed hanno incominciato ad accoglierlo con striscioni e fischi. Non è più venuto, neanche per il primo anniversario. "Gli aquilani hanno avuto tutto!" Quante volte ce l'hanno rimproverato gli altri terremotati o coloro che non sono mai venuti a L'Aquila. Siamo stati privati della libertà di scegliere. E' passato il messaggio di un tetto per tutti, appalti dati ad imprese colluse con la criminalità organizzata, imprese aquilani costrette a chiudere.
Aprile 2011. Alcune vie sono state riaperte, palazzi in sicurezza: bulloni, legni, acciaio, tubi innocenti. Ma non basta. Finchè non si ricostruisce la vita, i profumi, le chiacchiere, le grida, i colori non possono tornare in città.
Aprile 2011. Alcune vie sono state riaperte, palazzi in sicurezza: bulloni, legni, acciaio, tubi innocenti. Ma non basta. Finchè non si ricostruisce la vita, i profumi, le chiacchiere, le grida, i colori non possono tornare in città.
La bugia aquilana non è che l'ennesima bugia perpetrata a danno di coloro che hanno subito il danno del terremoto
RispondiEliminaBugia detta dai soliti noti: i politici.
Che non fanno altro che rubare.
Ma il popolo, la gran parte, continua a votare coloro che puntualmente taglieranno loro la testa.
Tante promesse, tante bugie.
La storia si ripete.
Ciao Rosa
@ Gianni: passano gli anni, si modificano i sistemi ma questo "vizio" permane.
RispondiEliminaQuello che sta avvenendo ultimamente però a L'Aquila, ma anche a Napoli e a Lampedusa...tanto per fare qualche esempio è tanto più offensivo perchè queste ripetute e continue menzogne vengono usate strumentalmente per ottenere consenso, molti politici hanno rubato e mentito...in varie parti d'Italia, ma qui si pretende anche l'applauso e l'ovazione...ed è ancora più grottesco...
Abbraccione
Namastè
ora tocca a Lampedusa credere alle palle del nano !!!
RispondiEliminaEh già Valerio, a rotazione prima o poi, tocca un po' a tutti...:-///
RispondiEliminaUn abbraccio
Namastè
Sono tante le cose che mi danno rabbia, a tal proposito pubblicherò un post per il secondo anniversario. Fra queste non sopporto che si usino gli aquilani per campagna politica, come mi manda in bestia sentire gli altri terremotati che parlano con invidia, come se a L'Aquila è tutto a posto.
RispondiEliminaD'altra parte qua la gente parla basandosi sui tg che inquadrano quel che vogliono, su trasmissioni dove si fanno recitare le persone - vedi Forum - e parlano in generale per sentito dire.
Esatto Paòlo! Sono d'accordo su tutto, sopratutto sull'indrottinamento mediatico.
RispondiEliminaBuona settimana :-)
Namastè
Quante menzogne ci raccontano! Eppure tanta gente ci crede ancora. Come fare svegliarli???
RispondiEliminaCiao cara Rosa, buon inizio settimana!
Lara
Cara Lara, proprio questo "crederci ancora" che fa rabbia e che sconforta!
RispondiEliminaL'informazione continua ed internet non bastano; l'impegno nei territori potrebbe essere una risposta.
Iniziativa e cultura altra, per controbattere il sistema....forse...ma non è detto :-((((((
Buon inizio settimana anche a te *_*
Namastè