Migliaia di bambini a rischio negli scontri libici. L'Unicef si unisce alle richieste del Segretario Generale dell'Onu per un immediato cessate-il-fuoco.
L'appello giunge direttamente dal Direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e Nord Africa, Shahida Azfar, che denuncia la drammatica situazione a Misurata, città della Libia occidentale in mano agli insorti anti-Gheddafi, ma ormai bersaglio della controffensiva delle forze lealiste. "Sempre più bambini in questa città vengono uccisi, feriti e, a causa di questi combattimenti, vengono negati i loro bisogni essenziali", afferma il funzionario Unicef, aggiungendo che devono essere intrapresi "sforzi straordinari per proteggerli e per porre fine all'assedio".
Il deciso aumento dei decessi infantili negli ultimi 20 giorni ha spinto l'Unicef ad unirsi alle richieste già avanzate dall'Onu a tutte le parti per un immediato cessate-il-fuoco. Mentre i combattimenti nella città libica giungono alla settima settimana, infatti, l'organizzazione internazionale riferisce che "a Misurata sono stati uccisi anche bambini di 9 mesi, almeno 20 bambini sono morti e molti di più sono rimasti feriti a causa di schegge di mortai e ferite da proiettili".
La scorsa settimana molte agenzie dell'Onu e diverse Ong presenti a Bengasi si sono attivate per distribuire kit sanitari e igienici all'ospedale di Misurata, che serviranno a coprire i bisogni urgenti di circa trenta mila persone per un mese, mentre l'Unicef ha predisposto kit ricreativi per i bambini confinati in casa da giorni. Azfar ha comunque precisato che si tratta di "un salvavita temporaneo per coloro che sono intrappolati nei combattimenti" e auspica un immediato cessate-il-fuoco che permetta il regolare e sicuro accesso delle agenzie umanitarie".
Terribile...
RispondiEliminaSì Stella, sono sempre i bimbi a pagare il prezzo più alto :-((
RispondiEliminaBacione ^_^
Namastè
Che tragedia!il ricorso alle armi dimostra proprio il livello di arretratezza in cui ci dibattiamo ancora.
RispondiEliminaCiao Sara, arretratezza...primitivismo addirittura lo definirei.
RispondiEliminaLa guerra non ha giustificazioni e, sinceramente, mi umilia pensare che lo sdegno si sollevi sempre per un cessate il fuoco...si dovrebbe tentare di non iniziarlo nemmeno! Visto che ogni volta è sempre uguale...e finiscono con il rimetterci gli innocenti, comunque la si chiami la guerra è cosa stupida e crudele...
Ti abbraccio
Namastè