martedì 31 maggio 2011

Oms: 'Apparecchi di telefonia mobile potrebbero causare il cancro'

 
Un panel di esperti dell'Organizzazione mondiale della Sanità ha stabilito che radiofrequenze e campi elettromagnetici causano tumori maligni al cervello

Le radiofrequenze del cellulare possono favorire l'insorgere del cancro. Lo ha stabilito un panel di 34 esperti dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità delle Nazioni Unite.
La valutazione degli esperti mette il punto ad una questione a lungo dibattuta, sulla quale erano state espresse opinioni molto divergenti.
Le radiofrequenze e i campi elettromagnetici generati da cellulari, ma anche da altri apparecchi wireless, secondo gli studiosi "accrescono il rischio di glioma, un genere di tumore maligno che colpisce il cervello".
Adesso a pronunciarsi definitivamente sarà l'Oms, che dovrà valutare il parere dell'Agenzia internazionale, un organismo specialistico con funzioni consultive.

http://it.peacereporter.net/articolo/28762/Oms%3A+%27Apparecchi+di+telefonia+mobile+potrebbero+causare+il+cancro%27+

Per favore, non massacrateci: No-Tav, appello ad Amnesty

Christine Weise, presidente di Amnesty International Italiatratto da: LIBRE

«Scriviamo per attirare la vostra attenzione sul clima di minaccia ed annunciate violenze che i politici e gli imprenditori torinesi stanno creando contro il sacrosanto diritto di noi cittadini di protestare in modo pacifico, per contrastare la costruzione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione». Così l’appello che i No-Tav “sotto assedio” a Chiomonte in valle di Susa indirizzano ad Amnesty International, dopo l’accorata lettera aperta rivolta ai «cittadini in uniforme», gli agenti delle forze dell’ordine: «Non siamo noi i violenti, riflettete: quello che vi chiedono è di usare la forza per consentire la rapina dell’Italia, attraverso il colossale sperpero della Torino-Lione». E mentre la Cisl – senza Bonanni – “sbarca” a Susa per schierarsi coi cantieri, Fiom e Cobas restano accanto alla valle di Susa, che mobilita i suoi sindaci come nel 2005 per fermare l’assalto delle ruspe.

lunedì 30 maggio 2011

Maroni censura Guantanamo d’Italia

tratto da: Articolo21
di Jean Leonard Touadì

Sull’immigrazione Maroni sta mettendo in atto una vera e propria strategia della censura che cancella gli spazi di democrazia per l’informazione in Italia. Dal 1 aprile una circolare firmata dal Ministro dell'Interno Maroni (prot. n.. 1305 del 01/04/2011) non permette l'accesso dei giornalisti nei centri di identificazione ed espulsione (CIE) e nei centri di accoglienza per richiedenti asilo politico (CARA).  
Ormai la destra si sente talmente tanto la padrona assoluta della democrazia che si permette di liquidare con una circolare di poche righe la liberta' di informazione, istituendo di fatto un regime censorio senza nemmeno passare dal Parlamento. Questa riduzione dei diritti d'informazione non trova, tra l'altro, alcuna giustificazione sostanziale per un governo che si muove ormai fuori dalla legalita' europea per non aver recepito la direttiva rimpatri del 2008. 

Se a questo aggiungiamo i reiterati episodi che hanno visto impedire a diversi parlamentari la visita ai CIE, in palese violazione della Costituzione, ci troviamo di fronte ad un’inquietante e deliberata ‘strategia della censura’ volta ad impedire ai cittadini italiani di venire a conoscenza della portata, della gravita' e della drammatica situazione dei migranti ormai da considerarsi dei veri e propri "detenuti" dentro le piccole “Guantanamo d’Italia” disseminate da Maroni su tutta la penisola. 

LETTERA APERTA DEL MOVIMENTO NO TAV ALLE FORZE DELL’ORDINE

Il Movimento No Tav lancia un appello ai cittadini in divisa che dovrebbero mettere in pratica quanto richiesto dalla politica.

Il mondo politico e imprenditoriale auspica con bellicose dichiarazioni una soluzione “militare da parte delle Forze dell’Ordine” per liberare entro il 31 maggio l’area de La Maddalena per non perdere il finanziamento europeo alla nuova, inutile e devastante linea ferroviaria Torino Lione.
Il  Movimento No Tav lancia un appello ai cittadini in divisa che dovrebbero mettere in pratica quanto richiesto dalla politica.
Invitiamo tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine di qualsiasi corpo e grado a riflettere profondamente sulla situazione e sulle cause che l’hanno originata.
Voi siete chiamati a facilitare con la forza l’avviamento di un progetto voluto dalle lobbies politico/imprenditoriali/mafiose al solo scopo di poter mettere le mani su centinaia di milioni di euro di denaro pubblico. Nessuno di quelli che vi chiedono di intervenire è mai venuto a spiegarvi a cosa serve il TAV, avrete solo sentito dire che è indispensabile per il futuro dell’Italia anche perché è l’unica giustificazione che hanno, dopo che il Movimento No TAV ha smontato scientificamente una dopo l’altra tutte le false motivazioni che avevano presentato.

Yemen, militari contro dimostranti a Taiz: venti morti

 
Le Guardie Repubblicane sono intervenute per disperdere un sit in contro il governo

Sono almeno venti le vittime e decine i feriti provocati dall'intervento delle Guardie repubblicane a Taiz, seconda città dello Yemen per grandezza, dove era in corso un sit-in di manifestanti che chiedono le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh.
Nella città a sud-ovest del Paese l'esercito ha disperso i manifestanti riuniti pacificamente in piazza da febbraio. Secondo quanto riferiscono i testimoni, gli agenti della polizia hanno prima sparato in aria nel tentativo di disperdere la folla, ma poi hanno rivolto le armi direttamente contro coloro che si rifiutavano di abbandonare la piazza.

Secondo il racconto di testimoni, le forze del presidente Ali Abdallah Saleh hanno attaccato nella notte con carri armati e blindati i manifestanti accampati in piazza della Libertà, hanno dato fuoco alle loro tende e poi hanno fatto evacuare il posto. Testimoni aggiungono anche che i manifestanti che hanno tentato di scappare sono stati inseguiti nelle strade laterali e arrestati.

''È un massacro. I feriti sono stati trascinati di forza in strada per essere arrestati'', ha raccontato all'agenzia France Presse un attivista. Secondo l'agenzia ufficiale Saba, il presidente yemenita ha riunito nella notte i vertici militari a lui ancora fedeli invitandoli a ''resistere e a rispondere con fermezza alle sfide poste da fuorilegge e corrotti''.

http://it.peacereporter.net/articolo/28721/Yemen%2C+militari+contro+dimostranti+a+Taiz%3A+venti+morti

La rivoluzione delle coscienze





Blog di Peppe Carpentieri

Un elemento della coscienza è la consapevolezza intelligente che abbiamo in noi e che ogni giorno ci dà vita: coscienza oggettiva, o subconscio. E’ un sistema incredibilmente intelligente e attento, separato dal cervello pensante, ma opera attraverso le altri parti del cervello per mantenere in ordine il corpo; ad esempio agli aspetti della nostra salute: il cuore, la digestione, la rigenerazione cellulare e l’organizzazione del DNA. E’ necessaria una coscienza grande e illimitata per assumersi la responsabilità di tutto questo.
Questa intelligenza oggettiva sa molte più cose di quante ne sappia il sé della nostra personalità, anche se noi pensiamo di conoscerle tutte.
Dunque attingendo dall’intelligenza oggettiva potremmo “risvegliare” la nostra coscienza e uscire dal sistema di credenze indotto dall’ambiente o dal “potere invisibile” che opprime i popoli.
Se attingiamo informazioni dalla nostra coscienza possiamo sapere che la vita umana, o meglio la società ha bisogno di “nuovi” modelli teorici e pratici per consentire il reale sviluppo umano cancellando le disuguaglianze e i crimini politici.

domenica 29 maggio 2011

ADESSO CAMERON E SARKOZY PREPARANO LO SBARCO IN LIBIA

DI MANLIO DINUCCI
ilmanifesto.it

Al termine del G8, il presidente francese Sarkozy ha annunciato che si recherà a Bengasi insieme al premier britannico Cameron, dato che «abbiamo le stesse idee». Essenzialmente una: «Mediare con Gheddafi non è possibile». La stessa idea l'ha espressa il presidente Obama: «Non allenteremo finché il popolo libico non sia protetto e l'ombra della tirannia scomparsa». In parole povere, si stanno preparando a occupare la Libia.

E mentre il G8 chiede a Tripoli «l'immediata cessazione dell'uso della forza», la Nato intensifica le incursioni aeree che, in meno di otto settimane, hanno superato le 8.500.

Partono per la maggior parte dalle basi nel meridione d'Italia, rifornite dalle altre. Pisa è di continuo sorvolata da C-130J che, dall'aeroporto militare, trasportano alle basi meridionali bombe e missili della base Usa di Camp Darby (prefigurando cosa avverrà quando entrerà in funzione l'Hub aereo nazionale, da cui transiteranno tutti i militari e i materiali verso teatri operativi). Che gli attacchi aerei preparino lo sbarco, lo conferma l'entrata in azione di elicotteri francesi Tigre, probabilmente affiancati da Apache britannici.

sabato 28 maggio 2011

Indignados presi a manganellate a Barcellona.

fonte: Dazebao
di  Maurizio Musu

È di una quarantina di feriti il bilancio degli scontri tra la polizia e gli Indignados avvenuti ieri in Plaza Catalunya a Barcellona. All’origine dei disordini la decisione di sgomberare la piazza occupata dal 22 maggio maggio scorso per le pulizie in vista della finale di Champion’s League in programma oggi, tra il Barça e il Manchester United
VIDEO IN FONDO ALL'ARTICOLO 


La questione
Gli eventi che trasformano ogni giorno la nostra vita e il nostro “destino” rappresentano il frutto di scelte individuali, collettive e più spesso trasversali fra un apollineo ed un dionisiaco in costante ricerca di un equilibrio necessitante.
L’evento in sé quindi non è una lotta fra le parti ma una seduzione dell’una nei confronti dell’altra, riscoprendo d’essere incantati nel gioco delle parti, come due amanti in cerca d’amore!
Oggi gli eventi sospingono noi tutti a cercare nuove armi di attrazione perché nei preamboli dell’oggi qualcosa è venuta meno, l’identità degli amanti, corrotta dai vari seduttori del caso.
È l’implicita anomalia della seduzione, o forse il piacere estremo dei seduttori, la questione irrisolta nelle pagine dei nostri giorni è l’incapacità del popolo di sentirsi amato/protetto ma solo sedotto, o peggio ancora tradito nel suo amore.
Troppo a lungo si è stati alla finestra ad osservare che gli eventi si succedessero senza sosta alcuna circoscrivendo ognuno di noi a semplice comparsa, e questo ha alimentato la forza dell’uno, i governanti, nei confronti degli altri, i cittadini.

E mentre tutto scivolava senza alcuna deviazione i buoni pensanti, si sono ritrovati immersi/sommersi nei balsami di idee in rivolta lasciate sul comodino come souvenir preziosi da ammirare!

BABY ON BOARD

di Antonio Di Persia

Tre bambini vittime del lavoro.
No, non sto parlando di lavoro minorile, sto parlando di vittime del lavoro dei loro genitori.
Un cervello assorbito e annullato dal lavoro non serve se non a quel lavoro, e dopo un po’ nemmeno a quello.
Il lavoro oggi o non ce l’hai o lui ha te.
Spesso non è neanche un discorso di ambizione, di cinismo da carriera che superi in importanza qualunque altra persona o sentimento. E’ che oggi per rendere “il giusto” devi essere ingiusto, per risultare efficiente devi farti assorbire totalmente da impegni e doveri, altrimenti se provi ad essere un individuo che si prende il suo tempo rischi di rimanere tagliato fuori.
C’è poco da scegliere: o schiavo con una posizione sommariamente stabile o libero con le pezze al culo e serenamente disperato.
Ci siamo dimenticati il futuro in macchina, sotto il sole, convinti di averlo lasciato in mani sicure quanto le nostre.
E questo fa capire a quali rischi lo sottoponiamo anche quando lo affidiamo ad altri, umani come noi, e a loro volta schiacciati da chissà quali pensieri, tanto da essere capaci di dimenticarsi anche della quantità di futuro altrui che gli è stato affidato.
In ultima analisi, il futuro è un fagottino che ci riempie la vita di gioia per il solo fatto che esiste, ci crea angosce sulle nostre capacità di saperlo allevare e ogni suo piccolo malessere ci getta nello sconforto.
E impegnati come siamo a migliorare la vita del nostro futuro, ce lo dimentichiamo e lo facciamo morire.
In ognuno di questi dannati c’è un po’ di noi.

Ciao angioletti, perdonateci tutti.

Poliambulatorio di Marghera, Emergency sotto attacco

da PeaceReporter
 
Il direttore sanitario Padoan: non avete le autorizzazioni. Il sindaco di Venezia Orsoni: falsità

di Luca Galassi

E' sceso in campo persino il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, per difendere il poliambulatorio di Emergency a Porto Marghera dagli attacchi del direttore generale della Ulss 12 veneziana, Antonio Padoan. Questi ha attaccato ieri la struttura, operante da un anno nell'ex centro di salute mentale della Asl 12 messa a disposizione dal Comune, affermando che "opera senza autorizzazioni di legge" ed è un "sistema alternativo e confliggente con quello del Sistema sanitario nazionale".
Padoan ha inviato una lettera di diffida ai sette operatori sanitari (medici e infermieri) che prestano servizio sanitario a Marghera. Il sindaco Orsoni ha smentito che Emergency operi senza autorizzazione: "L'Ong ha tutte le autorizzazioni necessarie. Trovo invece scandaloso il comportamento della Regione, che non facilita e anzi crea problemi e ostacola un'iniziativa del genere: mi risulta ad esempio che non abbiano ancora fornito il ricettario regionale. Questi attacchi credo siano dovuti a una scarsa comprensione dei fenomeni sociali, forse anche a motivi di qualche altro tipo, certamente non condivisibili".

venerdì 27 maggio 2011

Ancora sulla Libertà...Osho

Perché non accettiamo semplicemente noi stessi e gli altri, così come siamo?"

Perché siete stati condizionati a rifiutare, a non accettare. Siete stati condizionati a negare, siete stati condizionati a dire di no. Non sapete ancora dire di si. 
Siete stati condizionati a condannare; siete stati con­dannati e fate la stessa cosa agli altri. Vi condannate di continuo e naturalmente do­vete fare la stessa cosa con gli altri. Non potete fare altrimenti. 
I vostri genitori vi dicevano: "Sbagli, questo non è giusto, questo non si dovreb­be mai fare", e ve lo hanno ripetuto mille e una volta. Voi avete raccolto quel messag­gio, per cui: "Io non sono accettato per quello che sono, non sono amato così come sono".  

Se appagate i desideri dei vostri genitori, vi amano; il loro amore è un baratto. Se li seguite come delle ombre, vi apprezzano, vi approvano; ma se solo cercate di essere un po’ liberi e di essere un individuo, vi sono contro, i loro occhi, il loro comportamen­to, ogni cosa cambia. 
E i bambini sono as­solutamente inermi: per poter sopravvivere devono diventare politici, devono accettare tutto ciò che i genitori dicono. Poi c'è la società, e l'istituzione dell'istru­zione. Pian piano precipiterete sempre di più nel caos, perché tutti coloro che vi cir­condano non fanno altro che costringervi a seguirli. Poi ci sono i preti e i politici, tutti i benefattori, e anche costoro desiderano tutti che li seguiate, e tutti vi hanno indot­trinati. La vostra mente è una mente condi­zionata. 

Toma la calle

Toma la calle, prendi la strada, occupala. Il ritorno delle istanze della democrazia partecipativa nell'evidenza della grande rete che ha unito decine di città di Spagna. Madrid, Puerta del Sol, il video reportage di Valeria Pugliese.

da PeaceReporter 


http://www.youtube.com/user/videopeacereporter

giovedì 26 maggio 2011

In fuga dalla società moderna. Viaggio nelle comuni degli anni Duemila


Quarant'anni fa nelle comuni degli Hippie si viveva insieme professando il libero amore, la proprietà collettiva e il rifiuto di un mondo dominato dalla tecnologia e dalla prevalenza dell'interesse economico sul singolo individuo.
Oggi, dopo quasi mezzo secolo, a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, il villaggio autogestito di Urupia continua a vivere secondo i principi di libertà e fratellanza, producendo cibo e manufatti, e coinvolgendo ogni membro della colonia (senza considerare i turisti, accolti in appositi campeggi, gli abitanti sono una ventina) nella gestione della comunità.

Nucleare e acqua, in mano a una sola persona

di Debora Billi

Si fa il decreto Omnibus ed è a rischio il referendum sul nucleare. Allarme! Sanno di perdere, e vogliono sfilarci il diritto di votare per poter costruire le centrali con comodo, passato l’effetto Fukushima!
Mica sono tanto sicura, che sia davvero così. Ho un altro genere di sospetto. In realtà, credo che ormai sia assodata la consapevolezza che le centrali nucleari non si faranno mai: costano troppo, sono pericolose, non le vuole nessuno e i cittadini delle aree coinvolte si daranno fuoco piuttosto che accettare una centrale nucleare sotto casa. Fukushima ha dato il colpo di grazia a tutta la faccenda e, referendum o no, il nucleare è morto e sepolto con tutto il sarcofago.

mercoledì 25 maggio 2011

Sulla libertà...Osho

"Perché non ci permettiamo l'un l'altro di essere?"

Perché non siete; voi siete una non en­tità; non esistete ancora. Siete solo un so­gno, e anche quello è un guazzabuglio. 
Non avete ancora alcuna integrità, non sie­te un'unità. Balzate addosso agli altri, chiunque cada nel vostro territorio - i vostri figli, vostra moglie, vostro marito, vo­stra madre, vostro padre, i vostri amici - chiunque sia a disposizione, gli saltate ad­dosso e schiacciate la sua libertà. 
Una volta schiacciata, vi sentite a vostro agio, perché ora non c'è alcun pericolo. Se veramente desiderate dare la libertà agli altri, dovrete incominciare da casa vo­stra. 

Ogni cosa inizia dalla propria casa. Siate liberi, diventate un essere. Godete di questa incredibile libertà che la vita vi con­cede. Non seguite alcuna regola. 
Seguite solo una cosa: la vostra consapevolezza; e permettete alla vostra consapevolezza di decidere ciò che deve essere fatto, momen­to per momento, con freschezza. 
Non è necessario funzionare attraverso la memoria e attraverso il vissuto passato, le esperienze. 
Funzionate tramite una consa­pevolezza vergine, con un sapere fresco e una consapevolezza innocente. 

Allora sco­prirete come è bello essere liberi, e vedrete come è bello vivere con persone libere. In­fatti, vivere con prigionieri significa diveni­re prigionieri noi stessi.  
Avete mai osservato che un carceriere non è un uomo libero, non può esserlo. Un carceriere è più imprigionato di un carcera­to. Se costringete tante persone a essere prigioniere, come potrete essere liberi?  

Quella prigionia imposta con la forza, si ri­fletterà anche nel vostro essere: voi stessi diventerete prigionieri. Non imponete mai alcuna prigionia a nessuno. Permettete la libertà e sarete liberi. Siate liberi, e potrete permettere più libertà. Le due cose si ac­compagnano.

Osho
tratto da : “Amore e Libertà” edizione Bompiani.

martedì 24 maggio 2011

Nucleare sospeso o cancellato? Ecco cosa dice il decreto

fonte: LINKIESTA
Marco Sarti

Il Governo cancellerà nelle prossime ore le disposizioni in materia di centrali approvate negli ultimi tre anni. Ma continua a finanziare il progetto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare. Per questo qualcuno grida alla truffa.


Il governo ha chiesto la fiducia della Camera dei deputati sul decreto legge Omnibus. Il provvedimento che, oltre a rifinanziare il fondo unico per lo spettacolo e aumentare le accise sui carburanti, ferma il ritorno all’energia atomica. Oggi, a partire dalle 13.45, le dichiarazioni voto in aula. A seguire la fiducia. Per l’approvazione definitiva del provvedimento, invece, si dovrà attendere fino a domani.
A far discutere è soprattutto l’articolo 5 del documento, «Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari», così come modificato dal Senato lo scorso 20 aprile. Otto commi che cancellano dall’ordinamento una serie di disposizioni in materia di centrali atomiche approvate negli ultimi tre anni. Una misura ancora più stringente rispetto alla moratoria di un anno che il Governo aveva deciso di approvare in seguito al disastro di Fukushima. E che con ogni probabilità renderà inutile il referendum sul nucleare in programma i prossimi 12 e 13 giugno.

Russia, il fronte degli incendi raddoppia rispetto al 2010

 
Al momento sono in fiamme 103mila ettari.

Cresce il fronte incendi nella Russia siberiana: la superficie dei roghi nelle foreste ha raggiunto i 103mila ettari, il doppio dello stesso periodo dello scorso anno, ha riferito un portavoce del ministero russo delle Situazioni di emergenza.
"In totale nelle ultime 24 ore sono stati registrati in Russia 421 incendi naturali su una superficie totale di 116mila ettari", ha reso noto la fonte. "I roghi domati sono 241, mentre altri 180 restano attivi su una superficie di 102.970 ettari", ha aggiunto.
Nell'estate 2010 una canicola anomala e una siccità inedita hanno causato decine di morti e un'ondata devastante di incendi in tutto il Paese, distruggendo un quarto delle culture cerealicole della Russia.

http://it.peacereporter.net/articolo/28610/Russia%2C+il+fronte+degli+incendi+raddoppia+rispetto+al+2010

lunedì 23 maggio 2011

Vid'Omar quant'è bello

da mirumir.

Nome: Mohammed Omar.
Titolo: Mullah.
Detto: Mullah Omar.
Valore collezionistico: altissimo.
Forse nato nel: 1959.
Forse a: Nodeh, nei pressi di Kandahar.
I genitori forse erano: poveri pastori.
Ed è forse cresciuto in: capanne di fango nella provincia di Kandahar.
E ha forse frequentato: la madrassa Darul Uloom Haqqania, ad Akora Khattak, provincia di Khyber Pakhtunkhwa, Pakistan.
Ed è dunque, forse, come tutti sanno: tendenza deobandi.
Ha combattuto: i sovietici.
L'ultima volta era stato visto: mentre scappava in motoretta da un villaggio nella provincia di Helmand, Afghanistan.
Era il: gennaio 2002.
In seguito ha: variamente rivendicato e dichiarato.
Oggi: è dato per morto.
Come: ucciso mentre andava da Quetta al Waziristan settentrionale.
Perché: Se sei stufo del Waziristan settentrionale, sei stufo del mondo.
La notizia è stata data da: Tolo Tv, Afghanistan.
Fonti: anonime.
L'ultima volta che non è stato catturato era: il 27 marzo 2010 a Karachi.
La notizia era stata data da: Tolo Tv, Afghanistan.
Secondo l'agenzia iraniana Fars: "Il corpo del Mullah Omar viene sottoposto in queste ore ad alcuni esami medici".
Ma il portavoce dei taliban in Afghanistan dice: uno, è vivo e vegeto; due, sta in Afghanistan affacendato a condurre operazioni militari.
Mente una fonte dei servizi pakistani dice: uno, è morto; due, sta in Pakistan affacendato a fare il morto.
Si denota: tendenza a sterminare lo stato maggiore non morto di al Qaeda secondo la regola due della tragedia senechiana.
Cioè: con grande proliferazione di atti sanguinari avvenuti quasi sempre altrove, vale a dire fuori scena, vale a dire somewhere in Pakistan, con successiva narrazione più o meno elaborata al pubblico.
Intanto: non ci crede neanche il sito di Repubblica, che ha sceso la notizia sotto il tornado nel Midwest e prima dell'eruzione del vulcano Grimsvoetn.
C'è da dire che: non si sa bene che faccia abbia, il Mullah Omar.

letto su:  Megachip

sabato 21 maggio 2011

Tutti in piazza a Milano oggi e domani

http://video.corriere.it/anche-milano-indignados/2c7aa982-8322-11e0-baac-f3bedd074966
Sapevate che in piazza del duomo a Milano in questo momento ci sono persone che vogliono una società migliore?
Si, siamo qui, nel centro della città della moda,giorno e notte. E non ce ne andiamo.
Siamo persone venute qui liberamente e per nostra scelta.
Crediamo che il mondo sia arrivato ad un punto critico e crediamo che questo sistema non sia più sostenibile.
L’ambiente è avvelenato, l’economia è al collasso, la politica è una truffa, la società è divisa, e l’uomo stesso è al giogo del meccanismo del profitto.
E’ ora di cambiare tutto questo.
E proprio ora ci sono persone in tutto il mondo che hanno deciso di agire, dalla Spagna all’Islanda, migliaia di persone sono in piazza per far valere i loro diritti. Insieme a loro, affermiamo che:
- la persona viene prima del profitto
-la dignità viene prima dell’interesse economico
-la società è divisa dall’informazione manipolata
-basta corruzione politica
-basta mafia istituzionalizzata
-basta la politica economica basata sul debito
Se ti riconosci in qualcuno di questi punti e anche tu vuoi un presente migliore, diffondi questo messaggio e vieni in piazza del duomo ora!
Non c’e’ più molto tempo.
Esci di casa e unisciti a noi.
Italian Revolution Milano
Milano, Piazza del duomo, la notte del 20 Maggio
Oggi tutti a Milano in piazza FATE IL TAMTAM
Italian Revolution Milan


venerdì 20 maggio 2011

Fukushima è una minaccia apocalittica. Azione globale, ora!

di Harvey Wasserman - CommonDreams.org.

Fukushima potrebbe essere in una spirale senza fine. Non affidatevi al sonno dei media ufficiali che assicurano il contrario o che non ne parlano affatto. Radiazioni letali continuano a fuoriuscire senza freni. I livelli delle emissioni potrebbero gravemente aumentare. Non se ne vede la fine. La loro portata è di gran lunga peggiore di Chernobyl. Arginare il disastro potrebbe essere al di sopra delle possibilità della Tokyo Electric o del governo giapponese. Non vi è ragione per correre ulteriori rischi. Con tutti i mezzi necessari, è tempo che i migliori scienziati e ingegneri del mondo intervengano. Persino così facendo, i risultati sarebbero ignoti.

Tanto fumo attorno al referendum. La Camera rinvia la moratoria sul nucleare


Insomma, il 12 e 13 giugno voteremo o no sul nucleare? I referendum – al momento - sono sempre quattro. Ieri la Camera ha rinviato a lunedì il voto sul decreto omnibus che contiene la contorta, provvisoria e strumentale moratoria sull’atomo escogitata per disinnescare il referendum sul nucleare.
Lunedì forse il Governo porrà la fiducia sul decreto omnibus. Un voto di fiducia è sempre un voto di fiducia, ma ieri alla Camera la maggioranza è andata sotto più volte: quando la nave affonda (mi riferisco ai risultati delle elezioni amministrative) i topi scappano. E in ogni caso, a moratoria eventualmente approvata, sarà la Cassazione a decidere se il referendum si svolgerà ugualmente o meno.
Tuttavia il fumo e la disinformazione sul referendum nucleare stanno già ottenendo il risultato cui miravano: seminare incertezza, confondere la gente, far credere che non si voti più, o che sia inutile votare.

Niente partiti e bandiere: la rivoluzione spagnola parte da Facebook


Gli iberici lo scorso week end sono scesi in piazza in decine di migliaia, al grido di Democracia Real Ya (Democrazia Vera Adesso) e No les Votes (Non Votarli).

15 maggio hanno invaso (pacificamente) Madrid e decine di piazze di altrettante città spagnole. Democracia Real Ya (Democrazia Vera Adesso) e No les Votes (Non Votarli) sono anche i nomi di due tra i molti gruppi e associazioni che hanno dato vita alla manifestazione.

NIENTE PARTITI NIENTE BANDIERE - Manifestazione a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone (andate a vedere qui), di età compresa tra i 16 e i 70 anni. Più giovani che anziani, che hanno in comune la voglia di cambiamento, la dimestichezza con i social network e il rifiuto per i partiti politici e per le religioni. Non c’era una bandiera, infatti. Si sono dati appuntamento su Facebook, su Twitter, sui blog (burbuja.info) e hanno fatto tutto da soli, senza alcuna pubblicità dei media né alcun intervento dei partiti. L’evento, la marcia di protesta, si è svolta il 15 maggio, ma il movimento, e la protesta, sono in fieri. Ogni giorno centinaia, a volte migliaia di persone, continuano questa piccola lotta pacifica.

SPEGNI LA TELE, USA IL CERVELLO - La società civile si è svegliata? È forse nato il Movimiento Cinco Estrellas spagnolo? Chi lo sa. Gli slogan sono moltissimi, oltre a quelli dei due principali gruppi: si va dalla richiesta di una nuova Legge Elettorale (ma guarda un po’) all’appello “Apaga la Tv, ponte  a pensar”, spegni la tele e a ricomincia a usare il cervello (ma riguarda un po’). Giornali e televisioni all’inizio non ne hanno parlato, ma nei giorni successivi sono cominciati i dibattiti televisivi e gli approfondimenti sulla stampa. Le elezioni sono vicine, anche in Spagna, e gli spagnoli sono stanchi della politica di palazzo, come noi. E pensare che loro almeno hanno Zapatero.
 

Non siamo scarti: lettera a Tremonti



DI MASSIMO GRAMELLINI
lastampa.it

C’è un video in Rete che vi consiglio di guardare. Si intitola «Non siamo scarti» e consiste in una lettera aperta al ministro Tremonti, letta con ciglio asciutto e garbo antico da un gruppo di uomini e donne che hanno perso il lavoro intorno ai 50 anni. Hanno facce e occhi che ti stringono il cuore, perché ci leggi l’umiliazione e la vergogna per una condizione di vita così innaturale: troppo vecchi per trovare un altro posto e troppo giovani per andare serenamente in pensione. Sono esseri umani azzoppati al culmine della loro maturità esistenziale, quando l’esperienza si aggiunge all’energia e produce una miscela irripetibile di forza e affidabilità. Rinunciare a un simile apporto è peggio che un crimine: è una sciocchezza.

Una società abitata da giovani sottopagati e da adulti emarginati ha un futuro bigio. E una classe dirigente degna del nome che porta non dovrebbe pensare ad altro, giorno e notte, tutti i giorni e tutte le notti.

A volte sembra di combattere una guerra silenziosa, senza morti e feriti apparenti, ma dove cadono di continuo la dignità e il rispetto per se stessi. Del racconto di quei cinquantenni l’aspetto più terribile non è la sofferenza economica, che pure esiste. E’ la sofferenza morale. Quel sentirsi inutili, rifiutati, sconfitti. Mi piacerebbe abbracciarli a uno a uno e urlare loro «non permettete a nessuno di uccidere i vostri sogni», ma le mie sono solo parole increspate da un’emozione. Qui invece servono un progetto a lungo termine, una visione solidale, dei leader credibili. Serve un’idea forte di società.

Massimo Gramellini
Fonte: www.lastampa.it/
Link: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41

giovedì 19 maggio 2011

Osho


 
Ogni cosa possiede energia:
paura, rabbia, gelosia, odio.
 

Ma tu non sei consapevole del fatto
che tutte queste cose ti portano letteralmente
a sprecare la tua vita!

Osho

Golan, il vento della Palestina

tratto da: PeaceReporter
La manifestazione pacifica del 15 maggio finisce in tragedia per la reazione dell'esercito israeliano
 
*di Baruda

I melograni e i fichi più buoni che io abbia mai assaggiato venivano da quella terra. Il Golan è un pezzetto di medioriente che racchiude in se tante tragedie e meraviglie, una terra che non può essere ospitale perché in parte porta il bollino di "no man's land" e per l'altra gran parte vive sotto occupazione militare israeliana.
Per poter attraversare quella terra e vedere la sua quotidianità di zona fantasma del pianeta (mi riferisco ovviamente al lato siriano) bisogna chiedere autorizzazioni alle Nazioni Unite e fondamentalmente esser scortati quasi passo passo da quei contingenti inutili, in stallo lì da quasi quattro decenni. Interi villaggi sono stati strappati alla Siria, intere famiglie sono separate dalle tre reti che formano quel confine illegale: lo stratagemma, il solo, per poter comunicare sono degli enormi altoparlanti, istallati nei punti più alti, da dove potersi urlare le novità, i matrimoni, le nascite, il raccolto o un funerale.

mercoledì 18 maggio 2011

Pieve Emanuele, vite sospese


Son 400 migranti, scappati da Tripoli, e parcheggiati in un residence senza nessun progetto per le loro vite
scritto per PeaceReporter 
da Sara Chiodaroli
da Pieve Emanuele - Milano 

 
Quel che resta della campagna lombarda che circonda la vecchia Milano si annuncia dai finestrini dell'autobus linea 222 che collega il capoluogo a Pieve Emanuele. Antico borgo, oggi ricostruito per le necessità della modernità - complessi residenziali, aiuole, finto lusso, senso di pace architettonico - Pieve vive da qualche giorno una nuova quotidianità.
Il noto Residence Ripamonti, esclusivo complesso di mini appartamenti, è stato adibito per ordine della prefettura milanese all'accoglienza dei profughi provenienti dalla Libia giunti a Lampedusa all'inizio della settimana scorsa. Negli stessi giorni in cui si chiudeva e si definiva la campagna elettorale per il nuovo sindaco a Milano, i 400 profughi destinati alla Lombardia sono stati condotti nell'hinterland milanese a sedici chilometri dal centro città, sistemati - o nascosti? - ai margini della metropoli.Si tratta di richiedenti asilo provenienti da Nigeria, Somalia, Ghana, Costa d'Avorio e Bangladesh, scappati dalla Libia straziata dalla guerra civile e dai bombardamenti Nato
Loro erano già immigrati prima di sbarcare a Lampedusa; erano già mano d'opera a basso costo prima di lasciare Tripoli.

martedì 17 maggio 2011

Sete di profitto - Le banche mettono le mani sull’acqua


"Chiare, fresche, 
dolci acque. E redditizie"
tratto da:  Informasalus

Il mondo della finanza, istituti di credito in testa, non si lascerà sfuggire l’occasione d’oro offerta dal governo, che ha dato vita ad una privatizzazione forzata del comparto idrico. Che dovrà concludersi entro il 2015.
Chiare, fresche, dolci acque. E redditizie. Senza fare troppo rumore, le banche stanno mettendo le mani su una delle risorse vitali del Paese (e del mondo intero). Dopo aver acquisito piccole quote nelle principali società idriche del settore, ora si avvicina il momento di fare il grande salto. Restano due ostacoli da superare: le tariffe (troppo basse) e il referendum per l’acqua pubblica.

Rep. Dem. Congo: ogni cinque minuti quattro stupri

Chiara Panzeri

Il fenomeno sta dilagando oltre i confini delle zone di guerra, e sempre più spesso gli stupri si verificano entro la cerchia familiare.

Sono 1.152 al giorno, quarantotto all'ora, quattro ogni cinque minuti. Sono gli stupri che le donne della Repubblica Democratica del Congo subiscono costantemente, nel silenzio di un Paese che guarda alle violenze sessuali come a un fatto scontato e banale, una prassi dettata dalle circostanze e dalle abitudini. A denunciare la condizione assurda in cui vivono da decenni le donne congolesi è uno studio pubblicato negli Stati Uniti dalla rivista The American Journal of Public Health, risultato di un'indagine condotta su un arco di dodici mesi, dal 2006 al 2007, su un campione di diecimila donne, incrociando poi questi dati con il totale della popolazione. Dalle stime risulta che nel suddetto periodo sono state violentate 400.000 donne tra i 15 e i 49 anni, contro i 16.000 stupri registrati (in un anno) dalle Nazioni Unite. In altre parole, il numero degli stupri perpetrati nella Rdc nel corso di dodici mesi è di 26 volte superiore rispetto a quanto dichiarato dall'Onu.

QUANTO SONO SICURI I TUOI ALIMENTI?


DI RADY ANANDA
Global Research

OGM, malattie legate al cibo e la biotecnologia. Una rassegna della relazione del GRAIN sulla Sicurezza Alimentare.

Il gruppo di ricerca GRAIN ha pubblicato una relazione globale, “Food Safety for Whom? Corporate Wealth vs Peoples’ Health” [“Sicurezza Alimentare per Chi? La Ricchezza delle Imprese contro la Salute Pubblica” ndt], che mostra come i governi e le organizzazioni sfruttano “la sicurezza alimentare” per manipolare il controllo e l’accesso al mercato. Invece di migliorare la sicurezza alimentare, le leggi nazionali e sul commercio “impongono l’apertura dei mercati o delle strategie occulte per limitare l’accesso al mercato”. Per evidenziare gli aspetti rilevanti della relazione, il GRAIN afferma:
“In tutto il mondo, stanno aumentando vistosamente casi di malattia e di morte causati dai prodotti alimentari. I Governi e le Organizzazioni rispondono con qualsiasi tipo di legge e regolamento, ma tra questi, sono veramente pochi quelli che effettivamente apportano benefici alla salute pubblica. Gli accordi commerciali, le leggi e gli standard privati adottati per imporre la loro versione di “sicurezza alimentare” stabilizzano solamente i sistemi alimentari delle Organizzazioni che pregiudicano la nostra salute distruggendo invece quelli che realmente forniscono alimenti nutritivi e hanno cura della comunità; ovvero quelli basati sulla biodiversità, sull’esperienza acquisita per tradizione e sui mercati locali”.

lunedì 16 maggio 2011

Fukushima, ammissione ufficiale. Meltdown e buchi in tutti e tre i reattori


A Fukushima non uno, non due ma tre buchi che lasciano uscire acqua radioattiva. Tre buchi e tre meltdown: uno per reattore. Meltwodm certo nel reattore 1, molto probabile nei reattori 2 e 3. La Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare giapponese in avaria dall’11 marzo scorso, ha finalmente ammesso ciò che molti avevano già ipotizzato.
Il combustibile nucleare si è trasformato in una sorta di lava radioattiva e incandescente. Per raffreddarlo bisogna fare qualcosa di diverso dal versare acqua nei reattori, come finora si è fatto: la Tepco non sa cosa fare, ma ci sta pensando.
I reattori sono bucati perchè questa lava ne ha sciolto le pareti? La Tepco presume invece che i buchi si trovino nei tubi situati all’interno dei reattori. Presume anche che siano dovuti ad una causa diversa dalla lava radioattiva: ad esempio le esplosioni di idrogeno dei primi giorni. Quindi, sebbene bucati, i reattori ancora tratterrebbero la lava al loro interno.

Elezioni: è affluenza record Nucleare, superato il quorum



 I sardi hanno voluto far sentire la loro voce: il referendum sul nucleare è valido, il quorum è stato raggiunto e superato ampiamente, sfiorando il 40 per cento alle 22 di ieri. In crescita la percentuale di votanti per le amministrative.


Nei 97 Comuni sardi, ieri alle 22 aveva votato il 52,6 per cento degli elettori, contro il 50,2 delle precedenti elezioni.
In crescita anche l'affluenza a Cagliari. Per i promotori della consultazione popolare è un successo, dopo la quasi indifferenza mostrata dai sardi negli ultimi due appuntamenti referendari. Esulta anche il governatore, certo della vittoria del «Sì» contro le centrali e le scorie nucleari: «Con questo pronunciamento il popolo sardo dice che la nostra Isola non accetta scelte calate dall'alto», ha detto Ugo Cappellacci. Nell'Isola sono già stati eletti dieci sindaci, nei Comuni dove era stata presentata una sola lista: Banari, Borutta, Martis, Monteleone, Albagiara, Baradili, Elini, Villamar, Pauli Arbarei, Genuri. Oggi si vota fino alle 15.


domenica 15 maggio 2011

Abbiamo ucciso 400.000 civili: scusate, chi è il terrorista?

tratto da: LIBRE

L’Occidente si considera una “cultura superiore” (nuovo conio del razzismo, essendo diventato quello classico impresentabile dopo Hitler), ritiene di avere i valori migliori, anzi assoluti, e quindi il dovere morale di imporli, abbattendo dittature, autocrazie, teocrazie e quei Paesi, come l’Afghanistan talebano, dove si pratica l’intollerabile sharia (ma la sharia non c’è anche in Arabia Saudita? E che c’entra? Quelli sono alleati). E vediamola allora, a volo d’uccello, la storia della “cultura superiore”. Dal 1500 al 1700 portoghesi, spagnoli e inglesi si specializzarono nella tratta degli schiavi (la schiavitù era scomparsa da mille anni, col crollo dell’impero romano). Ma nel 1789 arrivò la Rivoluzione francese con i suoi sacri principi: libertè, egalitè, fraternitè. Peccato che l’800 sia stato il secolo del colonialismo sistematico europeo. I “sacri principi” non valevano per gli altri.