di Debora Billi
E' un articolo dell'Espresso che risale a oltre due mesi fa. Mi era sfuggito, ed era sfuggito a quasi tutti: visto che siamo in zona Cesarini per il referendum, è buona cosa leggerlo. Anche perché possiamo così smetterla di alludere con prudenza per parlare invece con cognizione di causa.
Dai cablo Wikileaks, esce finalmente la storia che riguarda il giro di mazzette, interessi ed intrallazzi intorno al nucleare italiano. Quello che appunto sospettavamo tutti. Alcune perle:
Quando invece si parla delle nuove centrali da costruire, allora i documenti trasmessi a Washington diventano espliciti, tratteggiando uno scenario in cui sono le mazzette a decidere il destino energetico del Paese. Uno scontro di Stati prima ancora che di aziende, per mettere le mani su opere che valgono almeno 24 miliardi di euro e segneranno il futuro di generazioni.
Lo scontro più feroce però è quello che avviene per costruire i futuri impianti: almeno sei centrali, ciascuna del costo di circa 4 miliardi. Si schierano aziende-Stato, che sono diretta emanazione dei governi e godono dell'appoggio di diplomazie e servizi segreti. In pole position i francesi di Areva, quasi monopolisti nel Vecchio continente (...) E anche i russi, che nonostante Chernobyl continuano a esportare reattori in Asia, cercano di partecipare alla spartizione della torta. Negli Usa ci sono Westinghouse e General Electric che "sono interessate a vendere tecnologia nucleare all'Italia".
Ed ecco la previsione: "La corruzione è pervasiva in Italia e temiamo che potrebbe essere uno dei fattori che dovremo affrontare andando avanti". L'avversario è Parigi, che può sfruttare gli intrecci economici tra Enel ed Edf per stendere la sua trama. "Temiamo che i francesi abbiano una corsia preferenziale a causa della loro azione di lobbying ai più alti livelli e a causa del fatto che le compagnie che probabilmente costruiranno gli impianti in Italia hanno tutte un qualche tipo di French connection.
"L'intensa pressione dei francesi, che forse comprende tangenti ("corruption payment") a funzionari del governo italiano, ha aperto la strada all'accordo di febbraio tra le aziende parastatali italiana e francese, Enel e Edf" Gli americani ipotizzano che dietro la scelta degli standard a cui affideremo il nostro futuro e la sicurezza del Paese ci possano essere state bustarelle.
Interessante anche ciò che segue, su cui c'era già qualche sospetto. Che in Italia ci sia il "partito ENEL" e il "partito ENI", e che si combattano sotterraneamente, è quasi una certezza:
"Si dice che l'Eni stia facendo una dura azione di lobbying contro la riapertura della partita da parte di Enel", registra nel 2005 l'ambasciatore Sembler, "perché ridurrebbe sia il mercato di Eni che la sua influenza politica".
E poi le beghe elettorali locali:
L'ambasciatore Thorne scrive: "Noi abbiamo saputo che Scajola ha un'altra ragione per appoggiare il coinvolgimento delle aziende statunitensi. L'accordo con la Francia ha tagliato fuori dai contratti le società italiane che vogliono contribuire a costruire le centrali. Una di queste, Ansaldo Nucleare, ha sede nella regione di Scajola: la Liguria."
Tutto l'articolo, e tutti i documenti, sono una sequenza incredibile di intrallazzi ad ogni livello planetario per spartirsi la torta nucleare italiana. E' davvero deprimente, che ci sia ancora qualche ingenuotto a credere che facciano tutto ciò "per il futuro energetico dell'Italia".
Abbiamo il potere di buttar giù tutto, con una semplice croce. Facciamolo.
RispondiEliminaAh Paòlo, io lo faccio di sicuro, cascasse il mondo....
RispondiEliminaspero però che lo facciano pure gli altri!!!
Un abbraccio e buona domenica :-)
Namastè
Per spartirsi la torta nucleare hanno fatto, stanno facendo e faranno di tutto per non farci votare o per invalidare il referendum.
RispondiEliminaRispondiamo così: SI SI SI SI
Namastè
Hai ragione Berica, stanno facendo di tutto e di più, compresi i lapsus(?) televisivi...patetici!
RispondiEliminae noi diamogli 4 sonori SI
Una serata buona Berica :-)
Namastè
Il Dio denaro sopra tutto. A sentire Chicco Testa, lui ha interessi nei pannelli solari e non nel nucleare.
RispondiElimina4 SI per Liberare l'Italia!!!
È certamente vero Pino, che quando si parla di interessi, corrutele e danaro, la menzogna impera. Resta un fatto innegabile, cristallino come l'acqua che cerchiamo di salvare dalla privatizzazione, che il nucleare non fa gli interessi di questa nazione, ma solo di una accanita e ricchissima minoranza. E' una scelta sciagurata che dobbiamo fermare, sono d'accordo, quattro SI convinti e decisi!
RispondiEliminaUn abbraccio
Namastè
Ciao complimenti per il blog davvero interessante e ben curato..se vuoi possiamo scambiarci il link il mio blog è elektrojoke.blogspot.com, ho anche una sezione attualità mi farebbe piacere linkarti un pò di notizie..che ne dici? complimenti ancora e buon lavoro d'informazione..che ne abbiamo davvero bisogno.
RispondiElimina@ Name: Elektrojoke:
RispondiEliminaCiao e benvenuto :-) grazie per i complimenti!
Ovviamente nessun problema per lo scambio link, ho fatto un rapido giro sul tuo blog, complimenti anche a te... ci torno con più calma :-)
Un saluto e un abbraccio
Namastè
In un sondaggio fatto da "le journal du dimanche"il 62% dei francesi vorrebbero che le centrali si chiudessere gradualmente,ma per il momento il governo francese, ha solo richiesto gli stress test sulle centrali e non ha accennato minimamente ad alcuna possibile uscita dal programma nucleare.Ciao Rosa
RispondiElimina@ Erborista: i francesi sono indietro rispetto al resto dell'Europa e sono fra i grandi propugnatori del nucleare, non hanno investito nelle rinnovabili contrariamente a Germania e Spagna. La loro grandeur è basata sul nucleare, senza avrebbero la medesima condizione della Grecia.
RispondiEliminaUn abbraccio :-)
Namastè