sabato 29 ottobre 2011

Brasile: il veleno è in tavola

Il gigante verdeoro è il paese che consuma più veleni nel mondo: 5,2 litri all'anno per abitante. Eppure il governo centrale tollera in nome dello sviluppo economico e della rivoluzione verde
"Il veleno è in tavola" è un documentario di Silvio Tendler, regista brasiliano da sempre impegnato in denunce e argomenti scottanti, tanto da guadagnarsi l'appellativo di o cineasta dos sonhos interrompidos. Presentato a Rio de Janeiro, è un film denuncia preparato per la "Campagna contro i pesticidi e per la vita" e in 50 minuti mostra gli enormi danni causati da un modello agricolo basato sull'agrobusiness. Oltre alle aggressioni all'ambiente, i veleni sempre più utilizzati nelle piantagioni causano seri rischi per la salute tanto del consumatore finale quanto degli agricoltori esposti quotidianamente all'intossicazione. In questa storia, le uniche a guadagnarci sono le grandi imprese transnazionali come Monsanto, Syngenta, Bayer, Dow, DuPont, tra le altre. Il documentario racconta come la cosiddetta Rivoluzione Verde del dopo-guerra ha eliminato l'eredità dell'agricoltura tradizionale, impiantando un modello che minaccia la fertilità del suolo, le riserve d'acqua e la biodiversità, contaminando persone e aria. Il Brasile è il paese che consuma più veleni nel mondo: 5,2 litri all'anno per abitante. Mentre i prodotti biologici sono difficilmente accessibili alla popolazione a causa dell'alto costo. Tra l'altro in Brasile ci sono incentivi fiscali per chi usa pesticidi in agricoltura generando una contraddizione tra la salute della popolazione e l'economia del paese. È chiaro che a essere privilegiata è la seconda, l'economia.


10 commenti:

  1. Ciao Gianni caro!
    Ricambio l'abbraccio con uno più forte ;)
    Buon fine settimana.
    Namastè

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  2. Dire "Monsanto, Syngenta, Bayer, Dow, DuPont" è dire tutto!
    Buon fine settimana Rosa

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  3. È verissimo Zak! Non serve aggiungere altro :(
    Buon fine settimana anche a te, carissimo!
    Namastè

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  4. penso che anche la mia tazzina di caffè brasiliano che ho bevuto stamane sia ...
    namastè

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  5. Mi dispiace dirtelo Francesco caro, ma temo proprio di sì :(
    Un abbraccio.
    Namastè

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  6. Una cosa triste. Io in Brasile ci sono stato e ho visto che hanno possibilità come nessun altro...
    Vabbè, buon fine settimana, Rosa. :)

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  7. Passo da qui dopo un po' Rosa e ti faccio un saluto affettuoso con abbraccio incluso...come sempre ci metti a conoscenza di cose lodevoli, che vanno dette ma che restano nel dimenticatoio soppiantate da altre cose. A presto, e grazie :)

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  8. Già. Se soltanto ci fosse la volontà di sfruttarle tali possibilità...
    Buona domenica anche a te LAV ;)
    Un abbraccione.
    Namastè

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  9. Ben ritrovato Nico carissimo!
    Sorrisi e abbracci tanti anche a te ;)
    Già. I giornalisti, quelli "veri" sono troppo presi, come anche tu dici, da "altre cose" :(
    mentre invece, "queste cose", sono i registi a raccontarcele...evvabbè!
    Buona domenica amico mio!
    Namastè

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