giovedì 20 ottobre 2011

NONNA, TI SPIEGO LA CRISI ECONOMICA. 1

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DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info

Nonna: Paolo, chi ci dà i soldi? Insomma, perché non ne abbiamo mai abbastanza? E poi adesso c’è anche la crisi e come si fa?

P. Per capire cosa sta succedendo, dobbiamo capire un paio di cose prima. Abbi pazienza. Allora: prendi una nazione e pensa a come è fatta. C’è un territorio con delle frontiere, e dentro ci sono solo due cose: il governo e tutta la sua roba, cioè le sue proprietà, aziende, uffici, scuole ospedali ecc.; e il resto dei cittadini privati, con le loro proprietà, le loro aziende, uffici, negozi ecc. e la gente che lavora. Quindi in una nazione c’è il settore governativo pubblico, e il settore dei cittadini privati. Non ce ne sono altri.
Ora immagina questi due settori come dei contenitori, proprio immagina due cassetti. Entrambi contengono ricchezze, cioè palazzi, terre, case, fabbriche, attività. Entrambi contengono denaro. Bene. Prendi il contenitore dei cittadini privati che è quello dove io e te e tutti quelli che conosciamo vivono. Pensa a cosa succede in esso quando qualcuno fa soldi.

Nonna: Qualcuno chi?


P. Può essere semplicemente un negoziante che ha venduto un paio di scarpe, oppure un dentista che ha curato un paziente, oppure un industriale che ha fatto successo coi suoi jeans. In quei casi tutto quello che è accaduto è che a) un cliente ha sborsato i soldi delle scarpe, b) un paziente ha sborsato i soldi per l’otturazione, c) molte persone hanno sborsato i soldi per quei jeans. Cioè, i soldi che vengono guadagnati sono sempre soldi che qualcun altro ha perduto (speso). Per forza. Anche gli stipendi degli operai della fabbrica di jeans sono alla fin fine soldi che qualcun altro ha sborsato (perduto), cioè i compratori dei jeans. Nel contenitore dei cittadini privati ogni soldo incassato corrisponde sempre a un soldo perduto (speso) da qualcuno, quindi la ricchezza in denaro che sta in quel contenitore gira sempre in tondo, passa dalle tasche di uno a quelle dell’altro, dall’altro a uno, sempre così. Anche quando un tizio come Barilla fa milioni, da dove vengono? Da tantissime tasche di cittadini che hanno speso i loro soldi per comprargli la pasta. Barilla ha + 10 milioni, noi consumatori abbiamo - 10 milioni.

Nonna: E bè, cosa c’è di nuovo?

P. Aspetta, scusa, ma non lo vedi? Se il denaro che sta nel nostro contenitore è sempre lo stesso che gira in tondo, passa dalle tasche di uno a quelle dell’altro, dall’altro a uno ecc., questo significa che noi cittadini privati con tutto quello che facciamo e produciamo non siamo in grado DA SOLI di aumentare la quantità dei soldi totali che girano nel nostro contenitore. Se, fa conto, abbiamo 1000 soldi, quelli sono e quelli rimangono. E allora come fa una nazione a diventare più ricca scusa? Se i 100 soldi che avevate voi nel 1950 rimanevano sempre quei 100, come facevate a fare gli aeroporti, gli ospedali, i milioni di case nuove, i vestiti per tutti i nuovi nati, e così via? Qualcuno che non eravate voi cittadini ve li ha dati...

Nonna: Sono aumentati gli stipendi, me lo ricordo, infatti mi ricordo che quando iniziai la sartoria si prendevano 5 mila lire, poi piano piano mi diedero 10 mila e poi mi ricordo le prime 100 mila. Quando ero ragazza le calze erano un lusso impossibile, poi arrivarono per tutte...

P. Esatto, i soldi aumentarono per tutti in Italia. Ma allora come fecero i cittadini privati a diventare TUTTI almeno un po’ più ricchi? Ricordati che “diventare più ricchi tutti” vuol dire che si incassano soldi senza che nessuno fra loro li debba prima perdere (spendere). Abbiamo detto che nel contenitore dei cittadini privati se aumentano i soldi di qualcuno è sempre perché qualcun altro li perduti (spesi). Allora? Allora la risposta, nonna, è semplice: ci vuole qualcuno che sta FUORI dal contenitore dei cittadini privati e che gli metta dentro dei soldi NUOVI. E chi c’è là fuori che può fare questo? Solo due tizi: il governo col suo contenitore e il suo denaro, e le altre nazioni col loro denaro. Se per esempio il governo decide di comprare qualcosa che si produce nel contenitore dei cittadini privati (scarpe, oppure anche le prestazioni di un medico), succede che i soldi del governo verranno versati nelle tasche del cittadino privato che produce quella cosa (o del medico) SENZA che nessun altro cittadino abbia contemporaneamente perso (speso) un solo centesimo. Se un Paese straniero compra un’altra cosa prodotta da un cittadino privato, o il lavoro di quel medico, accade la stessa cosa, cioè i soldi di quel Paese finiscono nelle tasche del cittadino privato o del medico SENZA che nessun altro cittadini abbia perso (speso) un solo centesimo. Ecco che la ricchezza in denaro nel contenitore dei cittadini privati AUMENTA AL NETTO.
Allora nonna, vai a dire a quei fessi che vogliono eliminare il governo e che dicono che i privati ci faranno diventare tutti più ricchi: “Con gli stessi soldi che girano sempre in tondo si fa un fico secco!”. E anche un’altra cosa, nonna: dei due tizi che ci possono far avere soldi NUOVI, al NETTO, le nazioni straniere non sono affidabili. Perché magari quelli domani decidono che vanno a comprare i prodotti dei cittadini privati o il lavoro dei professionisti in altri Paesi, che magari gli costano di meno. E’ inutile: l’unico tizio che sta sempre lì e che può sempre comprare i nostri prodotti o i nostri servizi dandoci denaro nuovo al netto è il governo. Punto.

Nonna: Il governo? Ma se ci ruba solo? Altro che soldi nuovi…

P. Sta buona un attimo, non parlo di morale, ti dico cosa può succedere tecnicamente, se poi quelli non lo fanno è un’altra storia. Anzi, è importantissimo che tu capisca cosa può veramente fare un governo onesto, così poi possiamo pretendere che lo faccia. E il bello della storia è che un governo può versare soldi nuovi al netto nel nostro contenitore di cittadini quasi senza limiti, cioè ci può versare un bel mucchio di soldi quando vuole e come vuole. Può comprarci le auto che facciamo, le scarpe che produciamo, le pere, le mele, il pesce, può pagare i nostri medici, insegnanti, e spazzini, può pagare le imprese edili private così che ci facciano scuole, ponti, strade e ospedali, le case per chi non le ha, e può, nonna, sborsare tutti gli stipendi necessari a dar lavoro a tutti i disoccupati che abbiamo. Zero disoccupazione!

Nonna: Sì, e poi chi paga? Tu? Così sono capaci tutti. Compra, compra, spendi e spandi, poi alla fine ci dicono che abbiamo un debito che non si sa più come fare. Il governo non ha più un soldo…

P. Nonna cara, è proprio questo il punto, e tu non immagini neppure la sorpresa. Il fatto è che la storia del debito è una bugia grande come Giove. Non c’è nessun debito per noi, e il governo può veramente mettere tutti quei soldi nel nostro contenitore, senza grandi problemi. Non lo fa perché qualcuno non vuole, ma questo te lo racconto un altro pomeriggio. Per ora ricorda: senza il governo, o le nazioni straniere, nessuno di noi cittadini privati nel contenitore in cui viviamo può creare soldi nuovi al netto che finiscano nelle nostre tasche, quindi non possiamo divenire TUTTI un po' più ricchi (che significa che tutti incassiamo qualcosa SENZA che altri debbano spendere). Ripeto nonna: i soldi che chiunque di noi incassa, dall’operario al milionario, sono sempre gli stessi 1000 soldi che girano in tondo e che si spostano dalle tasche di qualcuno a quelle di qualcun altro, e infatti se aumentano i milionari aumentano allo stesso tempo i poveri. A meno che il governo o le altre nazioni non spendano comprando la nostra roba o il nostro lavoro. E qui sta la sorpresa. Ma la storia ha anche un lato scuro, terribile, purtroppo. Alla prossima. Baci.


14 commenti:

  1. E' raccontare chi è il qualcuno che non vuole, e perché non vuole, il problema.

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  2. Ciao Costantino, sono d'accordo, inoltre, una spiegazione semplice e diretta...bravo Barnard!
    Un abbraccio e buona serata ;)
    Namastè

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  3. Sì infatti web, anche se è facilmente intuibile :/
    Abbraccio e buona serata ;)
    Namastè

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  4. Già. Tutto il mondo è scoppiato verso l'alto prestandosi soldi a vicenda. E il mondo, essendo una palla chiusa, fa girare sempre gli stessi soldi. Mica solo l'Italia (o la Grecia, o gli USA).
    Una trappola che si risolve in un modo semplice: stampando soldi nuovi (o trasformandoli in bit).

    Rimane, peraltro, che mio padre comprava un'auto con 2 o tre anni di stipendio. Mio nonno con 10 o 15 (anzi... mio nonno non ce l'aveva nemmeno, la patente). Mentre noi la prendiamo, se siamo saggi e ci orientiamo sulle cilindrate medio piccole, con un 4 o 5 stipendi medi.

    Ma si può anche tornare a vivere senza patente, è vero :)

    Post interessante, Rosa. Come sempre i tuoi. E scusami, ma tendo alla logorrea.
    Un abbraccio :)

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  5. (dayton)Ciao Rosa,che ci vogliono tenere con l'acqua alla gola lo abbiamo capito,noi che siamo l'ultima ruota del carro cosa possiamo fare ?ciao a presto.

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  6. Eh già LAV...quando si dice che i soldi girano! Immagino che la prossima puntata della "saga" di Barnard, sia dedicata proprio alla stampa del danaro
    e alla sovranità monetaria.
    Credo che oggi molti proprio non la comprino l'auto, perchè non potrebbero pagarla. Quindi volenti nolenti una volta rottamata quella che hanno, dovranno imparare a vivere senza.
    O perlomeno è ciò che farò io :-/

    Macchè scusami! Tranquillo la logorrea nè mi infastidisce, nè mi preoccupa... ;)
    Ricambio l'abbraccio e buona serata!
    Namastè

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  7. Ciao Dayton, io credo che una delle risposte, stia senz'altro nella solidarietà, nell'aiuto reciproco e nell'autoproduzione.
    Dobbiamo cercare di renderci il più possibile indipendenti dal sistema.
    Un abbraccio ;)
    Namastè

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  8. Mica tanto originale la trovata del denaro nuovo. Lo fece Pancho Villa, mitico rivoluzionario messicano, pensando di risolvere il problema della miseria del suo popolo. Così stampò carta moneta in quantità, ma si accorse che più ne stampava e meno essa valeva...
    Non sarebbe più semplice distribuire in modo più equo la ricchezza prodotta dal lavoro? L'esempio cassetto pubblico cassetto privato potrebbe essere valido se non fosse che il cassetto privato è costituito da tanti scomparti, alcuni piccolissimi, altri enormi.
    Un abbraccio Rosa
    Namastè

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  9. Il denaro è una vera bufala e faccio mia la tua frase "Dobbiamo cercare di renderci il più possibile indipendenti dal sistema".
    E aggiungo che quando acquistiamo una qualsiasi cosa, il nostro diviene un atto politico e quindi, con moderazione e costanza, dobbiamo prestare attenzione quando apriamo il portafogli.
    Namastè

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  10. @wiska
    Devo confessarti, pur non "masticando di economia", che anche a me sviluppa un poco di perplessità questo aspetto.
    Sono convinta che i livelli debbano essere molteplici, da una parte certamente cotrollare la dimensione degli scomparti del cassetto e verificane l'equità, ma dall'altra anche avere il controllo e soprattutto la sovranità sull'iimmissione di danaro nuovo nel sistema, oppure vogliamo sostenere che ora non esista?
    Oggi danaro inventato esiste ed è immesso normalmente nel sistema, solo che è in mano ad una elite privata, che usa questa possibilità come forma di potere assoluto.
    Un abbraccio a te wiska e buon pomeriggio ;)
    Namastè

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  11. Grazie Paolo della sintonia che sempre ritrovo incontrandoti on line ;)
    Niente di più vero, il potere dei nostri acquisti in una società congegnata come la nostra è enorme.
    Così come la scelta dell'autoproduzione e dell'indipendenza è "forte".
    Un abbraccione :)
    Namastè

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  12. Denaro inventato finto direi, che ha lo stesso effetto (sul popolo ovviamente) di quello di Pancho Villa. Quando parli di Sovranità pensi a quella di ogni singolo stato? Spero di no, viceversa non ci sarebbe più possibilità di scambio tra paesi diversi,se ognuno di essi potesse immettere denaro a piacimento (e non proporzionato alla riserva aurea, così com'è attualmente).
    Se poi la critica riguarda il sistema "Euro" non credo che con la lira stessimo meglio, secondo me le politiche monetarie lasciano il tempo che trovano se basta un "venerdì nero" (in cui tantissimi vendono e pochissimi comprano)a far andare in fumo miliardi di dollari e come vedi torniamo agli scomparti del solito cassetto.
    buona domenica Rosa
    Namastè

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  13. Ciao caro wiska, beh per sovranità intendo l'emissione di moneta da parte dello stato gerantita con oro e la possbiltà dello stato e solo dello stato di battere moneta.
    Oggi non è così la BCE è banca privata e la Banca d'Italia pure ed emettono carta moneta che poi vendono agli stati. Quindi questi ultimi hanno perso la sovranità monetaria e non possono svalutare e sono rinchiusi in parametri arbitrari, dettati loro da banche private, per interessi prvati.
    Oggi l'Euro è una trappola, così come ieri è stato un'ausilio, falso per altro. L'inghilterra non è mai entrata nell'Euro eppure detta condizioni.
    Personalmente sono per una soluzione Islandese...con buona pace di Pancho Villa.
    Un abbraccio e buon fine settimana anche a te ;)
    Namastè

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