fonte: Medicinenon.it
di Luciano Gianazza
Probabilmente tutto quello che sai sul latte è quello che hai sentito dire in qualche programma del tipo “salute & benessere”, o in qualche pubblicità in TV con una bella mucca che pascola in un bel prato verde.
di Luciano Gianazza
Probabilmente tutto quello che sai sul latte è quello che hai sentito dire in qualche programma del tipo “salute & benessere”, o in qualche pubblicità in TV con una bella mucca che pascola in un bel prato verde.
Buona fonte di calcio, tante proteine, belle immagini di un fluido bianchissimo che fluisce dolcemente nel bicchiere e un bambino sorridente che si pulisce i baffetti bianchi. La fantasia delle agenzie pubblicitarie ingaggiate dall’industria lattiero-casearia non ha limiti nel creare bellissime e coloratissime favole intorno ai loro prodotti. Anche se non fanno più vedere il contadino che munge la sua mucca, già non crediamo alla scenetta del fattore che porta in città i formaggi con il carretto trainato dal mulo.
Queste favole però ci impediscono di vedere una realtà che invece dovremmo conoscere, fosse solo per il legittimo desiderio di conoscere la verità.
Indipendentemente dal fatto che il latte di mucca va molto bene per i vitelli e non è un alimento adatto all’alimentazione umana e nessun animale raggiunta l’età adulta beve latte, quello che compri al supermercato o in latteria non ha nulla in comune con il latte munto dal contadino.
Il latte di mucca è un fluido malsano, proveniente da animali malati che hanno un’ampia gamma di malattie pericolose, che contiene sostanze che hanno un effetto negativo cumulativo su tutti coloro che lo consumano.
Quasi tutto il latte di mucca ha 59 ormoni attivi, allergeni in gran quantità, grasso e colesterolo. La maggior parte del latte di mucca contiene quantità misurabili di erbicidi, insetticidi e diossina fino a 2.200 volte il livello di sicurezza, fino a 52 potenti antibiotici, sangue, pus, feci, batteri e virus. (Il latte di mucca può avere tracce di qualsiasi cosa che la mucca mangi incluso fuoriuscite radioattive provenienti dagli esperimenti nucleari.) Uno di quei 59 ormoni è un potente ormone della crescita (IGF-1) con fattore di crescita uno. Considerate questo ormone come una cellula di combustibile per qualsiasi cancro. La FDA (Amministrazione Federale degli Alimenti e dei Farmaci) insiste che l’IGF-1 si distrugge nello stomaco. Se fosse vero l’FDA ha dimostrato che l’allattamento non funziona. Questo fattore di crescita fa in modo che il vitello neonato cresca rapidamente, come madre natura intende. Un’altra sostanza chimica presente nel latte è la caseina. È un potente agglomerante, un polimero usato per fare plastiche e colle, ottimo per fare solidi accessori o incollare etichette alle bottiglie di birra
Ottanta delle proteine del latte sono caseina. È anche un allergene, un’istamina che crea molto muco. E’ permesso che nel latte siano presenti delle feci che sono una sorgente principale di batteri. Il latte viene di solito pastorizzato più di una volta prima di arrivare sulla vostra tavola, ogni volta per circa 15 secondi a 73° centigradi. Per sterilizzare l’acqua occorre farla bollire a 100° per alcuni minuti. Tieni presente anche che a temperatura ambiente il numero di batteri del latte raddoppia ogni 20 minuti circa.
Le mucche inserite nel ciclo industriale del latte, come certamente saprai, non vengono munte dal contadino ma vengono collegate alle mungitrici meccaniche automatiche, in maniera intensiva per ottenerne il massimo sfruttamento possibile. Questo causa l’insorgenza della mastite e l’infiammazione purulenta da stafilococchi della mammella che viene “curata” con antibiotici. Dato che le mucche continuano ad essere sottoposte a mungitura meccanica la mastite diventa cronica.
Il pus passa nel latte assieme alle altre sostanze (antibiotici, ormoni, medicinali vari) e quindi le autorità sanitarie hanno stabilito quanto pus può essere ammesso nel latte senza che faccia danno alla salute. (secondo loro).
In un cm 3 di latte di mucca commerciale è permesso dalle autorità sanitarie che vi siano fino a 750.000 “cellule somatiche” il cui nome comune è pus e 20.000 batteri vivi prima possa venire ritirato dal mercato. Il tutto ammonta a 20 milioni di batteri vivi e fluttuanti e fino a 750 milioni di cellule di pus per litro. La Comunità Europea e il Canada danno il permesso per un latte meno “gustoso” con 400 milioni di cellule di pus per litro. Di solito questi valori sono più bassi, ma potrebbero raggiungere questi livelli ed essere permesso che quel latte arrivi sulla tua tavola.
Il latte di mucca ha un contenuto di calcio tre volte superiore a quello umano. Per venire assimilato, i livelli di magnesio dovrebbero essere in proporzione uguali a quelli del calcio e non lo sono. Inoltre ci sono numerose malattie collegate con il consumo di latte come la leucemia, diabete, e morbo di Crohn.
Puoi verificare i limiti massimi delle particelle di pus (eufemisticamente chiamate cellule somatiche ) ammesse nel latte, oltre ai germi e agli antibiotici, entro i quali tale latte può essere commercializzato, nelle tabelle che seguono, estratti dalla NORMATIVA COMUNITARIA 92/46 G.V. recepita dal DPR 14.01.1997 N. 54.
REQUISITI IGIENICO-SANITARI DEL LATTE CRUDO DI VACCA | |||
Per la produzione di: latte alimentare trattato termicamente, latte fermentato, cagliato, gelificato o aromatizzato e di creme | |||
Tenore in germi ( 1 ) a +30°C non superiore per ml | 100.000 | ||
Tenore in cellule somatiche ( 2 ) non superiore per ml | 400.000 | ||
Residui di medicinali veterinari | LMR( 3 ) Reg. (Cee) 2377/90 | ||
Per la produzione di:prodotti a base di latte | Fino al 31/12/97 | dall’1/1/98 | |
Tenore in germi ( 1 ) a +30°C non superiore per ml | 400.000 | 100.000 | |
Tenore in cellule somatiche non superiore per ml | 500.000 | 400.000 | |
Residui di medicinali veterinari | LMR( 3 ) Reg. (Cee) 2377/90 | ||
Per la produzione di: prodotti al “latte crudo” | |||
Tenore in germi ( 1 ) a +30°C non superiore per ml | 100.000 | ||
Tenore in cellule somatiche non superiore per ml | 400.000 | ||
Staphylococcus aureus per ml | n (unità campionarie)=5 | ||
m (valore min di batteri)=500 | |||
M (valore max di batteri)=2.000 | |||
c (unità camp tra m e M)=2 | |||
Residui di medicinali veterinari | LMR ( 3 ) Reg. (Cee) 2377/90 | ||
( 1 ) Germi: media geometrica di 2 prelievi al mese per 2 mesi. ( 2 ) Cellule somatiche: media geometrica di 1 prelievo al mese per 3 mesi. ( 3 ) Limite massimo di residui. |
REQUISITI MINIMI DEL LATTE CRUDO DA DESTINARE ALLA PRODUZIONE DI LATTE ALIMENTARE VACCINO (LEGGE 169/89) | ||
Latte trattato termicamente (DPR.54/97) | Latte di “alta qualità” (D.M.185/91) | |
Residui di composizione | ||
Peso specifico a + 10 °C non inferiore a | 1.030 | 1.030 |
Materia grassa non inferiore in % | 3,0 | 3,5 |
Materia proteica non inferiore g/litro | 28 | 32 |
Materia secca sgrassata non inferiore in % | 8,5 | 8,5 |
Indice crioscopico non superiore a | - 0,520 | - 0,520 |
Requisiti igienico-sanitari | ||
Tenore in germi ( 1 ) a +30°C (per ml.) non superiore | 100.000 | 100.000 |
Tenore in cellule somatiche ( 2 ) (per ml.) non superiore | 400.000 | 300.000 |
Contenuto in acido lattico non superiore in ppm ( 3 ) | 30 | |
Residui in chemio-antibiotici pencilline in ug/ml inferiori | 0,004 | 0,004 |
altri | non rilevabili | non rilevabili |
( 1 ) Germi: media geometrica di almeno 2 prelievi al mese per 2 mesi. ( 2 ) Cellule somatiche: media geometrica di ica di almeno 1 prelievo al mese per 3 mesi. ( 3 ) Parametro non richiesto. |
La Normativa Comunitaria, Direttiva 92/46/CEE del Consiglio, del 16 giugno 1992, che stabilisce le norme sanitarie per la produzione e la commercializzazione di latte crudo, di latte trattato termicamente e di prodotti a base di latte GU L 268 del 14.9.1992, pagg. 1–32 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT) la trovi quì.
Inoltre c’è un sito specifico su questo argomento. Purtroppo è in inglese, ma vale davvero la pena di darci un’occhiata:
Il latte mi fà male...un motivo in più per smettere...sereno finire del giorno Rosa..
RispondiEliminadandelìon
eheheh... eh sì Dandelìon, il nostro organismo in effetti ci indica ciò che ci fa male e noi dobbiamo saperlo ascoltare ed assecondare affinchè possa mantenere la salute ottimale.
RispondiEliminaSerena serata a Te, cara amica ;)
Namastè
Mi sa che passo al tè, ma poi il calcio per le ossa dove lo prendo?
RispondiEliminaAiutami a capire, Rosa! Un abbraccio e grazie.
Ciao Sonia, lo puoi assimilare in quantità più che sufficiente attraverso un'alimentazione a base di cibi crudi. Si ottiene, ad esempio, un sacco di calcio da diverse verdure a foglia verde, in particolare da cavolo e broccoli e anche dai semi di sesamo crudi, non tostati. Tra l'altro questo calcio è altamente assimilabile, e questi cibi sono alcalinizzanti, a differenza dei latticini che acidificano, e l'organismo può effettivamente utilizzare il calcio ottenuto da quegli alimenti vegetali anzicchè impoverirsene.
RispondiEliminaA questo proposito inoltre, ovviamente se ti va, ti consiglio la lettura di questo interessante articolo: http://www.arnoldehret.it/old/modules.php?name=News&file=article&sid=111
Un abbraccione a te cara ;))
Namastè