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di Paolo Barnard
“Non abbiamo nessun problema che ci obblighi a rivolgerci al Fondo Monetario Internazionale… Abbiamo un problema passeggero che si corregge… Va capito che il problema è strutturale e che ha a che fare con l’Euro, con la sua creazione…”
No, non è Berlusconi, era il premier portoghese Josè Socrates l’11 ottobre 2010, pubblicato dal quotidiano Diario de Noticias. Un paio di personaggi tolsero le loro scarpe da 1300 dollari dal mogano della scrivania e fecero una telefonata. La linea viaggiò da Singapore a Manhattan, da Ryad a Bruxelles, da Francoforte alla City di Londra. Fatelo fuori, gli abbiamo lasciato un po’ di aria nella trachea e questo l’ha usata per rantolare. Non si rantola con noi, si muore in silenzio. Chiudetegli l’aria.
Tassi sui titoli portoghesi alle stelle, il Tesoro portoghese che vede i numeri del debito sui computer schizzare in alto esattamente come la frequenza cardiaca di chi fosse attaccato a un cardio-monitor mentre lo strangolano. Poi il silenzio. Socrates è un dead man walking, è morto. Il Fondo Monetario entra trionfale a Lisbona seminando devastazione. Le conseguenze in una frase scritta dall’International Business Times: “Il Portogallo ha accettato delle misure di austerità durissime che ora minacciano di soffocare proprio la crescita di cui necessita per salvarsi dal debito”. Cioè, è proprio la cura dettata dalle elite che uccide il paziente moribondo. Un giornalista italiano l’aveva detto, e l’aveva pure raccontato alla sua nonna, e aveva spiegato perché lo fanno e chi sono. Ora tocca a noi.
Gli sterminatori Neoclassici, Neomercantili e Neoliberisti non potrebbero fare nulla di tutto questo se ancora avessimo una moneta sovrana. Ma Mario Draghi, che dovrebbe essere fucilato a Roma per alto tradimento e con lui Prodi, Monti, e Bini Smaghi per primi, dice no. N-o, due lettere, le sofferenze che ne derivano non stanno in un’intera epica.
Caro Silvio, ti hanno augurato di morire di cancro, di infarto, di Viagra. Ora fanno sul serio. Sei immensamente patetico mentre tenti di resuscitare la tecnica del tuo maestro Ronald Reagan “Va tutto bene, e ve lo dico col sorriso a 50 denti”. Con la differenza che lui aveva una moneta sovrana che spese a debito come un pazzo, e per un po’ al suo “tutto bene” seguì veramente tutto bene. Al tuo segue la necrosi delle tue gengive, il tuo tempo è scaduto.
Gli italiani non s’immaginano cosa li aspetta. Ma dovrei piangere? Guardo i dati auditel di Santoro giovedì, e guardo la lapide dei partigiani diciottenni che ho sotto casa. L’audience di Santoro è viva, ma quei partigiani sono morti per fortuna, non devono soffrire, loro non se lo meriterebbero. Ok, gli altri si meritano tutto. Non piango, mi guardo Giorgia che canta ‘E’ l’amore che conta’ su Youtube. Che capolavoro di canzone, che capolavoro di città Venezia. (a chi la venderà il prossimo governo? Speriamo non agli arabi, al limite i koreani, dai, speriamo).
“Non abbiamo nessun problema che ci obblighi a rivolgerci al Fondo Monetario Internazionale… Abbiamo un problema passeggero che si corregge… Va capito che il problema è strutturale e che ha a che fare con l’Euro, con la sua creazione…”
No, non è Berlusconi, era il premier portoghese Josè Socrates l’11 ottobre 2010, pubblicato dal quotidiano Diario de Noticias. Un paio di personaggi tolsero le loro scarpe da 1300 dollari dal mogano della scrivania e fecero una telefonata. La linea viaggiò da Singapore a Manhattan, da Ryad a Bruxelles, da Francoforte alla City di Londra. Fatelo fuori, gli abbiamo lasciato un po’ di aria nella trachea e questo l’ha usata per rantolare. Non si rantola con noi, si muore in silenzio. Chiudetegli l’aria.
Tassi sui titoli portoghesi alle stelle, il Tesoro portoghese che vede i numeri del debito sui computer schizzare in alto esattamente come la frequenza cardiaca di chi fosse attaccato a un cardio-monitor mentre lo strangolano. Poi il silenzio. Socrates è un dead man walking, è morto. Il Fondo Monetario entra trionfale a Lisbona seminando devastazione. Le conseguenze in una frase scritta dall’International Business Times: “Il Portogallo ha accettato delle misure di austerità durissime che ora minacciano di soffocare proprio la crescita di cui necessita per salvarsi dal debito”. Cioè, è proprio la cura dettata dalle elite che uccide il paziente moribondo. Un giornalista italiano l’aveva detto, e l’aveva pure raccontato alla sua nonna, e aveva spiegato perché lo fanno e chi sono. Ora tocca a noi.
Gli sterminatori Neoclassici, Neomercantili e Neoliberisti non potrebbero fare nulla di tutto questo se ancora avessimo una moneta sovrana. Ma Mario Draghi, che dovrebbe essere fucilato a Roma per alto tradimento e con lui Prodi, Monti, e Bini Smaghi per primi, dice no. N-o, due lettere, le sofferenze che ne derivano non stanno in un’intera epica.
Caro Silvio, ti hanno augurato di morire di cancro, di infarto, di Viagra. Ora fanno sul serio. Sei immensamente patetico mentre tenti di resuscitare la tecnica del tuo maestro Ronald Reagan “Va tutto bene, e ve lo dico col sorriso a 50 denti”. Con la differenza che lui aveva una moneta sovrana che spese a debito come un pazzo, e per un po’ al suo “tutto bene” seguì veramente tutto bene. Al tuo segue la necrosi delle tue gengive, il tuo tempo è scaduto.
Gli italiani non s’immaginano cosa li aspetta. Ma dovrei piangere? Guardo i dati auditel di Santoro giovedì, e guardo la lapide dei partigiani diciottenni che ho sotto casa. L’audience di Santoro è viva, ma quei partigiani sono morti per fortuna, non devono soffrire, loro non se lo meriterebbero. Ok, gli altri si meritano tutto. Non piango, mi guardo Giorgia che canta ‘E’ l’amore che conta’ su Youtube. Che capolavoro di canzone, che capolavoro di città Venezia. (a chi la venderà il prossimo governo? Speriamo non agli arabi, al limite i koreani, dai, speriamo).
DEL SENNO DI POI ,SON PIENE LE FOSSE!!!!!!
RispondiElimina"La paura bussò alla porta,il coraggio andò ad aprire ma.....non c'era nessuno!"Scusa, ma tanto per dare a Cesare quel che è di Cesare, questa citazione è di Goethe.
RispondiEliminaLA SAGEZZA TARDIVA NON SERVE A NULLA.(I CALVINO)
RispondiEliminaVa tutto bene, a parte che il lavoro è precario, che i giovani non trovano manco quello, che i fiumi non sono controllati e poi distruggono città e uccidono, eccetera eccetera. Sì, va di un bene.
RispondiEliminaAppunto Paòlo, va tutto benissimo no?
RispondiElimina...per chi sta rimestando per fare in modo che noi si abbia paura, per chi sta facendo di tutto perchè ci manchi il terreno sotto i piedi...le cose vanno esattamente come previsto!
Buona serata ;)
Namastè