foto: Monster and Girls |
di Maria Ferdinanda Piva
Per la serie: adesso è ufficiale quello che si supponeva da un pezzo, ieri la Tepco – la società proprietaria di Fukushima – ha ammesso che il corium, il combustibile nucleare fuso, è uscito dai reattori e si è aperto una strada verso il basso. E’ la cosiddetta sindrome cinese, dal titolo del film Anni 70 che ipotizzò le conseguenze estreme di un incidente nucleare.
Attenzione, perchè la Tepco – è sempre ufficiale, ufficialissimo – non presume solo che dai reattori sia uscito un pochettino poco poco di combustibile nucleare (quello che si era limitata semmai ad ammettere finora): presume invece che dal reattore 1 sia uscito tutto (tutto!) il combustibile nucleare, e che dai reattori 2 e 3 sia uscito per una parte non meglio specificata.
Adesso si pongono due problemi. Primo, fin dove è sceso il combustibile nucleare erodendo le fondamenta: ha eroso ed è sceso solo un pochettino poco poco, dice in sostanza la Tepco, mentre altri esperti ritengono che, nel caso del reattore 1, sia sprofondato di due metri, attraversando ormai completamente le barriere di cemento e acciaio che separano l’impianto dal sottosuolo.
Secondo problema: come si può pensare di raffreddare il combustibile nucleare che è fuori dai reattori iniettando acqua dentro i reattori. Ma per la Tepco, in buona sostanza, questo problema non esiste nemmeno.
e c'era chi ancora pensava al nucleare!!
RispondiEliminaGià! :(
RispondiEliminaCiao Cirano, un abbraccio.
Namastè
Ciao Rosa.IL passato insegna l'avvenire DICONO,se posso esprimere il mio pensiero senza offesa CHE COGLIONI che son stati.
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminaEffettivamente non sappiamo imparare dai nostri errori.
Buona serata :)
Namastè