fonte: Crisis
di Debora Billi
I rumeni in piazza a -27°, contro il governo e l'austerità. E il premier? Fa dichiarazioni in stile Schettino.
Non c'è neve né gelo che fermi le proteste dei cittadini europei contro le misure di austerità che vengono loro inflitte in nome di un imprecisato futuro. Fanno eccezione gli italiani, naturalmente, tutti chiusi in casa e pronti a lagnarsi se qualcuno scrive su un muro.
Stavolta tocca ai rumeni, che da ben venti giorni hanno invaso la capitale Bucarest per chiedere che il primo ministro si dimetta e si vada alle elezioni.
Sotto la neve e a temperature gelide che arrivano a -27°, i manifestanti gridano l'efficace slogan "Vi preghiamo di scusarci, non riusciamo a produrre quanto voi riuscite a rubare!".
La Romania ha il deficit più basso d'Europa, ma anche i salari più bassi, e soprattutto è afflitta da una corruzione senza pari. O quasi: a Bucarest almeno la giustizia funziona, e l'ex premier Nastase è stato appena condannato a due anni di carcere per essersi sgraffignato quasi due milioni di euro durante la campagna elettorale del 2004. C'è un po' da invidiarli, questi rumeni.
Oltre alle misure di austerità, i cittadini protestano perché stufi di un governo che sta assumendo tutte le caratteristiche di un'oligarchia che imperversa da ormai sette anni. Ma il primo ministro Badescu ha annunciato di voler tener duro, con dichiarazioni di questo tenore: "Non abbandonerò mai la nave, perché sono capitano di marina e non ho mai sbagliato rotta. Non lo farò nemmeno questa volta".
Santi numi, sembra di sentire Schettino.
Foto - Flickr
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