mercoledì 18 aprile 2012

FISCAL COMPACT. L’ITALIA NON E’ PIU’ SOVRANA

DI VALERIO LO MONACO
ilribelle.com

I Senatori - complici - approvano il Pareggio di Bilancio in Costituzione e consegnano lo Stato nelle mani dei tecnocrati.

Il Pareggio di Bilancio in Costituzione è stato firmato. Senza che i cittadini italiani ne sappiano nulla o quasi, né nulla di fatto hanno saputo di quanto stava accadendo, complici i media di massa che hanno alzato una cortina fumogena davanti alla vera, fondamentale, notizia di questi giorni, adesso la nostra Costituzione prevede che si debba rispettare ogni anno il pareggio dei conti dello Stato. Con questa norma, dal punto di vista pratico, lo Stato non potrà più operare delle scelte, magari volte a soluzioni che possano dare dei frutti più in là di un periodo di tempo limitato, se queste dovessero andare oltre i meri conti. Cioè se dovessero comportare lo sforamento del bilancio annuale.
Beninteso, la cosa in sé, teoricamente - ma solo teoricamente - non è del tutto campata in aria: se non ci sono soldi non si può spendere ulteriormente, se si rischia di superare il pareggio di bilancio, ci si deve fermare e non si può andare oltre. Ma significherà forse che la nostra classe politica sarà più morigerata, nelle spese, per esempio a discapito della propria, e certa, sua propria tendenza a sperperare denaro (vedi la querelle attuale sul finanziamento ai partiti)? Niente affatto, ovviamente: significherà molto semplicemente che per quanto possano fare male i conti, per quanto possano continuare a drenare denaro pubblico per le proprie esigenze, avranno, da adesso, mano libera di fare praticamente qualsiasi intervento, sulle spalle dei cittadini, per far rientrare i conti. Saranno costretti a farlo. Del resto, da oggi, lo dice anche la Costituzione...

Eppure c'è di peggio, di molto peggio, ed è il motivo esatto per il quale, proprio su questo tema così importante, si è evitato del tutto di far arrivare il dibattito alla conoscenza dei cittadini e si è deciso di prendere una decisione del genere all'interno delle Camere senza che i cittadini abbiano potuto esprimersi in tal senso come un cambiamento di Costituzione di questa importanza avrebbe invece imposto.

La decisione presa è infatti diretta discendente degli accordi del M.E.S., ovvero del Meccanismo Europeo di Stabilità imposto dall'Europa delle Banche agli Stati membri, il quale prevede, di fatto, la perdita ulteriore di sovranità da parte di ognun paese. Complice la necessità imposta dalla crisi, il controllo dei conti pubblici di ogni singolo Stato, da adesso, è appannaggio non più della sua sovranità ma di quella europea. O meglio, dei tecnocrati europei.

Di fatto, il regolamento del M.E.S. - ovvero gli obblighi del Fiscal Compact - conferisce a 17 governatori il potere di esigere qualsiasi somma dagli Stati membri che avranno sforato il pareggio di bilancio per evitare che questi vadano incontro in sanzioni di altro tipo. Brutalmente: volete gli aiuti europei, sempre più indispensabili in questi momenti di crisi? Allora, dal punto di vista economico interno, dovete fare quello che diciamo noi. Alzare le tasse, se serve, tagliare i servizi, schiavizzare i lavoratori. 

Ora non è più "l'Europa che ce lo chiede"", ma ce lo impone.

Il controllo dei conti pubblici sarà nelle mani di un "organismo indipendente", che in realtà è ultra-dipendente, eccome: è dipendente dai desiderata di chi governa l'Europa, ovvero la tecnofinanza criminale che ci ha portato al punto nel quale siamo.

Non solo: esigendo queste somme di denaro (e di norme) si potrà rendere segreti e inviolabili gli archivi e i documenti. Risultato: noi cittadini non sapremo più nulla. E nulla potremo più decidere. In merito alle attività interne, alla vera e propria gestione dello Stato, che oggi come oggi è principalmente economica, l'Italia, ad esempio, prenderà ordini direttamente dall'Europa dei tecnocrati.

Il nuovo articolo 81 della nostra Costituzione recita che "lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico". E ancora che "il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta, al verificarsi di eventi eccezionali". Decidere quali siano gli "eventi eccezionali" che permettono lo sforamento di bilancio, tra cui sono annoverate "gravi recessioni economiche, crisi finanziarie, gravi calamità naturali" sarà compito di una legge ordinaria. In caso di sforamento ci dovrà però essere anche un "piano di rientro". Dunque, se un anno finisce in deficit, poi andrà recuperato e non finirà per accrescere il debito. Per legge. Il che significa che se il deficit supererà tale limite, sarà obbligatorio per il governo in carica fare una manovra, senza temporeggiare o demandare la grana a chi gli succede. Manovra sulle spalle di chi è superfluo indicarlo.

Mario Monti è ovviamente la persona più adatta, tra le altre cose, per dirottarci verso questo nuovo pezzo di perdita della sovranità nei confronti dei banksters, essendo egli stesso della medesima famiglia. E in ogni caso, oltre i due terzi dei nostri Senatori hanno approvato tale cambiamento della Costituzione. Dunque sono complici.

Dal punto di vista pratico, in questo modo, ovvero con l'impossibilità di prendere qualsiasi decisione veramente sovrana sul proprio futuro, su quello della propria economia e su quello della propria moneta, si è conferito, di fatto, il potere ai tecnocrati di tenerci legati come meglio e più gli aggrada alla macina dell debito a usura e dei mercati.

Vale, ancora una volta, la massima storica e imperitura di Ezra Pound: "i politici sono i camerieri dei banchieri". 

Ci hanno servito un bel piatto indigesto. E noi cittadini ce lo stiamo mangiando senza averlo ordinato e senza sapere esattamente i suoi ingredienti e perché ci stanno costringendo a ingurgitarlo.

È, in ultima analisi, un ennesimo, e determinante passo, verso la dittatura usuraia dell'Europa delle Banche.

Valerio Lo Monaco
www.ilribelle.com/
18.04.2012

Per gentile concessione de “La Voce del Ribelle”

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tratto da:  ComeDonChisciotte 

8 commenti:

  1. Cosa possiamo fare, allora???
    Te lo chiede un cittadino stufo di questa manica di balordi che siedono a Roma.
    Buona giornata

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    1. Eh...bella domanda!
      Dovremmo applicare soluzioni "all'argentina" e qua il discorso si fa lungo e complesso, ma credo che il primo passo sia la partecipazione ed il mandarli a casa TUTTI... liste civiche, democrazia diretta e controllo democratico dal basso, movimenti e tanta volontà e pazienza.
      Buona giornata a te caro Massimo!
      Namastè

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  2. Considerato che non siamo più cittadini ma vassalli al servizio del feudatario un inizio sarebbe iniziare uno sciopero del consumismo, megastore vuoti, concessonarie deserte, distributori come cattedrali nel deserto, rifiuto collettivo di pagare le tasse insomma un forte segnale che il popolo è unito che il dividi et imperat non funziona più, i singoli più di tanto non possono fare ma uniti..... e andare nelle piazze non serve a nulla ma colpirli con le stesse catene che usano contro di noi e il film trive lo spiega chiaramente.

    felice serata cara Rosa

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    1. Sì, credo che si spaventerebbero davvero! Aggiungerei inoltre: se tutti smettessero di giocare alle loro lotterie e di comperare le loro illusioni gratta vinci (si vedono persone anche anziane giocarsi ad ogni puntata cifre assurde che a me basterebbero per una spesa settimanale) se non si comprassero sigarette e non si consumasse alcool e si facessero calare a picco i consumi di benzina andando a piedi o in bicicletta... se davvero li lasciassimo soli rifiutandoci di aderire alle loro trappole.
      Se fermassimo il paese a partire da quello che loro ci fanno oscillare davanti agli occhi per tentarci...allora sì avrebbero davvero paura...e noi ci accorgeremmo di quanto pochi siano loro in realtà!
      Felice sera anche a te caro Zak
      Namastè

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  3. Dayton.Ciao Rosa ,gia da tempo sto cercando di uscire dal sistema,e sto cercando di coivolgere amici e parenti,e son convinto che ne usciremo vittoriosi ,con costanza e tenacia,e avere come scopo di vita principale non alimentare il sistema.
    Volevo chiederti se nel tuo blog esiste un indice ,per poter rileggere vecchi articoli passati ?
    ciao grazie a presto.

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    1. Mi sembra un ottimo approccio e lo condivido, credo che sia la strada giusta. Per quanto riguarda l'indice, non l'ho mai messo, perchè quando ho aperto il blog non ero affatto certa della sua sopravvivenza...e invece siamo ancora qui...però creare un archivio ora con la mole di articoli che ci sono sarebbe un lavoro certosino e non ho molto tempo, ma prima o dopo forse ci riuscirò.
      So che non è la stessa cosa, ma nella colonna a sinistra del blog c'è la funzione "cerca nel blog" se cerchi qualcosa in particolare puoi provare ad utilizzare quella.
      Un abbraccio Dayton!
      Namastè

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  4. Dayton, grazie Rosa, a presto.

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