venerdì 24 agosto 2012

Super Prozac per i soldati USA

Il Pentagono sembra essere sempre più preoccupato per l'incremento esponenziale dei casi di suicidio che coinvolgono i militari americani. Il fenomeno sta continuando ad aumentare già da alcuni anni ed a nulla sono valsi finora i vari tentativi di contrastarlo da parte dei medici che hanno studiato il problema, basti pensare che nel solo mese di luglio 2012 si sono tolti la vita ben 26 soldati a stelle e strisce, il doppio di quanti compirono l'insano gesto nel luglio dello scorso anno.
Analizzare le reali cause di questa epidemia non è molto semplice, dal momento che la situazione sembra essere ingenerata da una svariata serie di dinamiche che interagiscono fra loro...
dalla "paura del fronte" all'abuso di droghe sintetiche, passando attraverso gli sconvolgimenti mentali conseguenti alle atrocità compiute nei teatri di guerra e le difficoltà incontrate dai "veterani" nel reinserirsi all'interno della società.

Dal momento che intervenire nel merito delle cause, tentando di rimuovere il problema laddove esso s'ingenera, deve essere sembrata ai medici statunitensi un'impresa titanica assolutamente al di fuori della loro portata, si è preferito tentare di mettere una pezza con l'ausilio di qualche adittivo chimico, nella speranza che possa riequilibrare la situazione.

L'Università dell'Indiana ha infatti ricevuto un finanziamento di 3 milioni di dollari per sviluppare un medicinale a base dell'ormone TRH che garantirebbe ottimi e rapidi effetti antidepressivi, ma finora poteva venire esclusivamente somministrato attraverso dolorose punture lombari. Il progetto è quello di realizzare uno spray a base di TRH, introducendo l'ormone all'interno di nanoparticelle che costituiranno un guscio biodegradabile che verrà assorbito dai neuroni olfattivi.

Se il progetto andrà in porto, potrebbe dunque bastare un inalatore per riportare l'allegria fra i soldati USA e indurli a non "rimuginare" sui nemici uccisi, sui bambini straziati e sulle donne stuprate. Fra i popoli violentati e massacrati dall'occupazione americana, "l'allegria" invece continueranno a dispensarla le bombe, i droni ed i fucili dei marines che dopo il trattamento avranno riacquistato la gioia di vivere.

10 commenti:

  1. Risposte
    1. Ci mancava solo la droga della felicità a rendere tutto ancora più orribile e grottesco.
      Buona serata Claudia, un abbraccio.
      Namastè

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  2. Drogati, schiavi del governo e ... assassini!
    Possiamo dirlo, dell'esercito del paese più armato del mondo, siamo o non siamo in buone mani?
    hahahahaha, e i cittadini danno i soldi, pagano le tasse, a questa gentaglia qui.

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    1. Ed abbiamo la quadratura del cerchio. tutto un sistema costruito sull'inganno e sullo sfruttamento...sulla manipolazione.
      Ed abbiamo la droga della felicità per fare in modo che i massacratori non si sentano tali e si facciano influenzare dai sensi di colpa.
      Però una canna è sempre illegale.
      Un abbraccio Dioniso
      Namastè

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  3. L'uso di droghe sintetiche per aumentare l'aggressività dei soldati delle Forze Armate USA era già stato sperimentato nella guerra del Vietnam ed ha avuto le stesse conseguenze.

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    1. Benvenuto qui, Stefano Becciolini!
      Sì è vero ed ha quasi prostrato una intera generazione. Evidentemente l'uso del simil-Prozac oltre a garantire un esercito di assassini sorridenti, garantirà loro, al rientro in patria, uno stuolo di consumatori "allegramente dipendendi" per la gioia delle farmaceutiche produttrici.
      A presto
      Namastè

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  4. Impossibile rimanere "sani" uccidendo, stuprando, torturando i propri simili.
    E non ci sono Prozac che tengano: c'è qualcosa di irriducibile, nell'animo umano.
    Qualcosa che non puoi riadattare, rieducare, rimanipolare...
    Anche se all'inizio le cose sembrano funzionare, prima o poi quel qualcosa emergerà sempre, è un'angoscia che non ci si può strappare dalle viscere né è possibile estirparla con qualsiasi farmaco.
    L'emergere alla coscienza della propria aberrazione, provoca nell'uomo pazzia.
    O, al suo opposto, ascesi e bisogno di riscatto morale.
    Sarà quel qualcosa, alla fine, a far saltare in aria tutto l'ambaradan violento delle economie di guerra a scopo dominio...
    Il giorno che invece di suicidarsi, i soldati inizieranno a usare la loro competenza per ristabilire la giustizia, sarà vero il giorno del Giudizio Universale...

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    1. La tua visione è molto convincente, anche se resto perplessa sulla "competenza" dei soldati e sulla possibilità che essa possa essere utile in qualsiasi altra maniera che non scomparendo, come metodo di gestione ed anche di presa del potere:))
      Per il resto sono assolutamente d'accordo e sottoscrivo ogni tua parola. Non c'è Prozac o super-Prozac che tenga, prima o dopo si troveranno a fare i conti con la propria anima. Perchè quand'anche essi siano qui esattamente con questo compito, esiste comunque la possibilità di rifiutare d'essere aguzzini e forse in quello si misura la loro possibilità di influire sull'immanenza del Karma. Nessuna droga potrà darti l'assoluzione dalle tue responsabilità...e noi sappiamo che non esiste affatto uno sterminio giustificabile, nel nome di nulla e di nessun dio.
      Un abbraccio
      Namastè

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    2. resto perplessa sulla "competenza" dei soldati e sulla possibilità che essa possa essere utile in qualsiasi altra maniera che non scomparendo
      Ai soldati di oggi non si insegna "solo" a sparare: alcuni di loro sanno fare molte altre cose che potrebbero essere molto utili alla comunità in momenti difficili come quelli che si prospettano.
      Questo il senso del mio riferirmi alle loro competenze.
      Un abbraccio a te.

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    3. In realtà la mia perplessità era riferita al concetto di esercito. Un soldato resta un soldato anche se sa fare molte cose.
      Sono assolutamente d'accordo che potrebbero essere molto più utili dedicati ad altre mansioni maggiormente importanti. Non ho dubbi nemmeno sul fatto che un soldato oggi abbia infinite specializzazioni, ma sino a che esisterà un esercito ci sarà nell'essere umano la possibilità di usarlo e cioè egli ammetterà la possibilità della guerra. E di fronte ad una guerra, che è nella natura ultima del soldato, ogni competenza servirà alla fine solo a quello...alla guerra.
      Perchè per la guerra è stata pensata e fatta crescere.
      Buona giornata cara Rossland :)
      Namastè

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