di Massimo Mazzucco
Quando la pazzia è tutta concentrata in un solo individuo, in un singolo
gesto, o in un'unica situazione, la vedi subito. Si distacca da tutto
il resto, come l'unica macchia nera sulla schiena di un cavallo
completamente bianco.
Quando invece la follia è frammentata in mille coriandoli infinitesimali, e questi coriandoli sono cosparsi un po' dappertutto, diventa molto più difficile riconoscerla, perché si confonde con il resto dell'ambiente. Quello che hai davanti non è più un cavallo pezzato, ma una pelle di leopardo.
Quando invece la follia è frammentata in mille coriandoli infinitesimali, e questi coriandoli sono cosparsi un po' dappertutto, diventa molto più difficile riconoscerla, perché si confonde con il resto dell'ambiente. Quello che hai davanti non è più un cavallo pezzato, ma una pelle di leopardo.
Questa è la
sensazione che può capitare di provare leggendo in modo frammentario le
notizie dal mondo, senza seguire un criterio preciso.
Può capitare, ad esempio, di leggere questo titolo: "Passeggeri ed equipaggio dell'Air Canada alla ricerca dello yacht perduto". L'articolo parla di un volo dell'Air Canada che stava viaggiando da Vancouver a Sydney, al quale è stato chiesto di scendere di quota per cercare un navigatore solitario che si era perso in mare aperto. Il capitano ha chiesto ai passeggeri di armarsi di binocolo - racconta l'articolo - e di aiutarlo a cercare guardando dai finestrini. Dopodiché l'aereo è sceso a 1500 metri di quota, individuando lo yacht alla deriva. "Che bello" dici, "davvero una bella avventura per questi passeggeri. Chissà come si sentono bene, dopo aver contribuito a salvare la vita di questo povero naufrago".
Può capitare, ad esempio, di leggere questo titolo: "Passeggeri ed equipaggio dell'Air Canada alla ricerca dello yacht perduto". L'articolo parla di un volo dell'Air Canada che stava viaggiando da Vancouver a Sydney, al quale è stato chiesto di scendere di quota per cercare un navigatore solitario che si era perso in mare aperto. Il capitano ha chiesto ai passeggeri di armarsi di binocolo - racconta l'articolo - e di aiutarlo a cercare guardando dai finestrini. Dopodiché l'aereo è sceso a 1500 metri di quota, individuando lo yacht alla deriva. "Che bello" dici, "davvero una bella avventura per questi passeggeri. Chissà come si sentono bene, dopo aver contribuito a salvare la vita di questo povero naufrago".
Poi ascolti l'intervista del
capitano dell'aereo, e scopri che "quasi immediatamente, appena ci
siamo avvicinati alla zona indicata, il primo ufficiale ha detto 'credo di vedere lo yacht'.
Si trovava quasi esattamente dove ci avevano detto che doveva
trovarsi". Risulta infatti che il navigatore avesse attivato il segnale
di S.O.S. inserito nel suo localizzatore GPS. [...]
La guardia
costiera ha quindi passato le coordinate al volo Air Canada, e questo sì
è abbassato di quota, confermando la posizione dello yacht in
difficoltà.
La vera notizia quindi non era "i passeggeri aiutano a
ritrovare il marinaio sperduto" ma casomai "il GPS dello yacht
funzionava a dovere". Bastava quindi mandare una nave in quel punto
esatto - come poi è stato fatto - per recuperarlo. Oggi non ci sono più i
"naufraghi" di una volta.
Salti pagina, e ti ritrovi la notizia
che dice "l'Unione Europea vince il premio Nobel per la pace". Ti dici
"no, non è possibile. Questa è troppo grossa come cazzata. La lascio da
parte e torno a leggerla dopo, altrimenti qui mi parte un quarto d'ora
secco soltanto per capire".
Nel frattempo attrae la tua attenzione il titolo "Sventato dall'FBI un attentato terroristico alla Federal Reserve".
"Cavoli
- dici - questa è grossa. Chissà cosa c'è sotto?" Subito la mente corre
avanti e pensi "saranno stati forse i cinesi, che vogliono mandare un
messaggio trasversale al governo americano? Oppure saranno quelli di
Occupy Wall Street, che magari hanno deciso di saltare la staccionata e
passare alla guerriglia attiva?"
Poi però leggi un paio di
paragrafi, e subito ti cascano le braccia. Scopri infatti che
l'attentatore era il solito poveraccio qualunque - con il solito nome
islamico, ovviamente - che è stato adescato dall'FBI e convinto dai
federali a fare un "attentato clamoroso" contro la FED. Dopo avergli
scambiato la bomba vera con una falsa, gli stessi federali lo hanno
arrestato, prendendosi l'applauso dei cittadini e la solita promozione
con medaglia per tutti i personaggi interessati. Naturalmente, prima di
finire in galera il poveraccio ha sostenuto di "essere collegato ad Al
Quaida".
Mentre sei lì che ti domandi "chissà perchè
nell'attentato al World Trade Center del '93 - che era scaturito da una
situazione analoga - si sono invece dimenticati di sostituire la bomba
vera con una falsa?", torna a fare capolino la notizia che l'Unione
Europea ha vinto il Nobel per la Pace.
Nuovamente ti dici "no, non è possibile, questa casomai la leggo dopo", e intanto ti accorgi di una notizia legata
alla precedente: "Yemen: attacco al Qaida a base, morti" (in realtà
quando c'è di mezzo al Qaida ormai tutto è collegato a tutto, su questo
non ci piove). Questa notizia però ha qualcosa di più delle altre, visto
che per portare a termine l'attentato, costato 24 vittime - "i ribelli
si sono travestiti da militari e hanno eluso i controlli." Ma come
sarebbe, "si sono travestiti da militari"? Volete dirmi che basta
mettersi una tuta mimetica e nessuno ti chiede più nemmeno come ti
chiami?
E' chiaro che le cose non possano essere andate così, ma è
altrettanto chiaro, a questo punto, che nessun giornalista si
preoccuperà mai di ripristinare un pò di buon senso nel riportare le
notizie. Poniti almeno la domanda, perdìo! Non dico di darmi la
risposta, ma almeno il dubbio fattelo venire, no?
A proposito di
buon senso, alla fine mi decido di andare a vedere la storia del premio
Nobel, perchè a questo punto mi ha incuriosito.
La notizia era vera. L'Unione Europea ha realmente vinto il Nobel per la pace, e queste sono le motivazioni: "Il
Comitato ha deciso di assegnare il premio Nobel per la pace 2012
all'Unione Europea. L'Unione e i suoi membri per oltre sei decenni hanno
contribuito al progresso della pace e della riconciliazione, della
democrazia e dei diritti umani in Europa. Durante gli anni della guerra,
il comitato norvegese per il Nobel ha assegnato il riconoscimento a
persone che hanno lavorato per la riconciliazione tra Germania e
Francia. Dal 1945, la riconciliazione e' divenuta realta'."
A
dir la verità, nel '45 la Germania ha perso la guerra, la sua economia è
stata azzerata, la nazione è stata spaccata in due, e la loro capitale è
stata divisa in 4 settori comandati da stranieri. Poi, per assicurarsi
una "riconciliazione" ancora più rapida, gli hanno pure tirato su un
muro in mezzo alla città, rendendo un milione di berlinesi letteralmente
prigionieri in casa propria.
Va bene, ora sappiamo che tutto
questo si chiama "riconciliazione", e non più "sottomissione". Tanto
ormai le parole sono diventate come un elastico: le puoi tirare,
strizzare, allungare e accorciare a piacimento, e non si rompono mai.
"La sofferenza terribile patita durante la Seconda Guerra mondiale - continua la motivazione - ha dimostrato la necessita' di una nuova Europa. In 70 anni Germania e Francia hanno combattuto tre guerre."
La
terza mi deve essere sfuggita. Forse si riferiscono alla guerra
Franco-Prussiana, combattuta 140 anni fa. (Perchè non metterci dentro
anche la Guerra dei Trent'Anni, a questo punto? Così fanno più bella
figura. Pensate: "Dopo quattro secoli di botte, Francia e Germania fanno
la pace!").
"Oggi un conflitto tra Berlino e Parigi e'
impensabile. Cio' dimostra come, attraverso sforzi ben mirati e la
costruzione di una fiducia reciproca, nemici storici possano divenire
partner."
Praticamente, ci sarebbero volute tre guerre per
far capire a due nazioni di teste di cazzo che conviene giocare nella
stessa squadra - quella dei banchieri di Bruxelles - a spese dei paesi
più deboli, come Grecia Spagna o Portogallo, piuttosto che picchiarsi di
santa ragione dal mattino alla sera?
"Le divisioni tra Est e
Ovest sono in gran parte terminate, la democrazia e' stata rafforzata,
molti conflitti su base etnica sono stati risolti".
Certo,
come no? Le divisioni fra Est e Ovest sono state rimpiazzate da quelle
fra paesi debitori e paesi strozzini. La democrazia è stata talmente
rafforzata che noi ci ritroviamo un presidente del consiglio imposto da
Bruxelles, che nessuno ha mai votato. E i conflitti su base etnica "sono
stati risolti" solo nel senso che ormai i serbi non possono nemmeno più
aprire bocca, perchè sono stati praticamente cancellati dalla mappa dei
popoli che contano qualcosa in Europa.
Così sono capace anch'io a "risolvere" i conflitti su base etnica.
"L'ammissione
della Croazia, il prossimo anno, l'apertura di negoziati con il
Montenegro, e il riconoscimento dello status di candidato, sono passi
per rafforzare il processo di riconciliazione nei Balcani."
Nuovamente,
sostituisci "riconciliazione" con "sottomissione", e vedrai che i conti
tornano. A Croazia e Montenegro è stato semplicemente riconosciuto che
sono quasi pronti ad essere cucinati in salmì, con la ben nota ricetta
dell'Euro moneta unica. (D'altronde, mica abbiamo fatto la Guerra nei
Balcani per divertimento: in qualche modo il nostro investimento deve
pur iniziare a fruttare, prima o poi).
"Il Comitato per il
Nobel vuole concentrarsi su quello che considera il piu' importante
risultato dell'Ue: l'impegno coronato da successo per la pace, la
riconciliazione e per la democrazia e i diritti umani."
Ma
quelle che hanno fatto la guerra nei Balcani insieme agli americani non
erano nazioni europee? Gli aerei che andavano a sganciare uranio
impoverito sui bambini jugoslavi non partivano dall'Italia? Quelle che
hanno combattuto in Iraq accanto agli americani non erano nazioni
europee? Quelle che ancora oggi combattono in Afghanistan non sono
nazioni europee? Quelle che hanno bombardato la Libia l'anno scorso non
erano nazioni europee?
"Il ruolo di stabilità giocato
dall'Unione ha aiutato a trasformare la gran parte d'Europa da un
continente di guerra a un continente di pace."
Certo, la
guerra l'abbiamo spostata altrove. Ci credo che oggi Parigi e Berlino
non si fanno più la guerra: fra loro ormai non c'è più niente da rubare.
Ognuno ha quello che ha, e se lo tiene. Il bottino oggi si trova nel
Terzo Mondo, ed è lì che andiamo a fare la guerra - tutti insieme
appassionatamente.
"Il lavoro dell'Ue rappresenta la
"fraternita' tra le Nazioni", e costituisce una forma di "congressi di
pace" ai quali si riferiva Alfred Nobel nel 1895 come criterio per il
premio Nobel per la pace".
Ma se quello era il criterio a cui
si riferiva Alfred Nobel, perchè l'anno scorso il premio lo hanno dato a
Obama? Almeno una frase sensata - non dico dieci, ma una - non potevano
metterla, nella motivazione del Premio Nobel?
Massimo Mazzucco
Da una banda di ladroni non ti aspetti che ti regalino un sorriso.
RispondiEliminaDa una banda di delinquenti (politici) non ci si può aspettare che facciano opere pie. E la società da loro comandata li premia persino con i premi nobel.
E' come offrire un mazzo di fiori al proprio boia.
La vita si ripete all'infinito senza alcuna evoluzione sostanziale.
Chi è sazio non crede a chi è digiuno.
Ciao.
Ciao Gianni, inutile dire che sono d'accordo, ma quello che, evidentemente, risulta difficile da comprendere è come costoro siano senza alcuno scrupolo e senza nessun rispetto.
EliminaHai ragione anche quando dici che l'evoluzione è lenta, ogni volta che si ha la sensazione di avere fatto un passo avanti ti ritrovi poi ad averne fatti due indietro, eppure io continuo a credere che l'unica strada possibile sia proprio quella dell'evoluzione spirituale. Se ne vedono alcune avvisaglie intorno a noi e la speranza è quella che prima o dopo il contagio esploda, se così non fosse...beh almeno noi saremo cresciuti. Continuino pure a tessere i loro inganni, non ci cascheremo. E l'impermeabilità che abbiamo acquisito dovrebbe farci sperare, convincendoci che è possibile non essere ipnotizzati.
Un abbraccio amico mio.
Namastè