Le scelte che la massa crede di compiere non sono mai scelte rivoluzionarie, sono invece percorsi e indirizzi che perpetuano l'esistente. Questo perché il modello conosciuto è quello imposto dal sistema, che ha come scopo quello di perpetuarsi. Poiché la massa è rinchiusa dentro un sistema culturale imposto, la società diventa -ad ogni generazione- modello di se stessa, e fa sì che la sua struttura gerarchica si rigeneri, in un circolo vizioso senza fine. In questo modo mai nulla potrà essere cambiato. Allora è necessario cambiare i parametri culturali, dubitare di quelli esistenti, fornirsi di nuovi elementi cognitivi, quelli censurati o criminalizzati dal sistema, leggete ad esempio autori anarchici. Occorre dare seguito agli impulsi umani di libertà partendo dal concetto che una visione o un'idea sono tanto realizzabili quanto più diamo fiducia a noi stessi, rinnegando il consueto.
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