Le autorità iraniane hanno emesso un mandato d’arresto nei riguardi di Mohammad Mostafaei che difende la donna, accusata di adulterio e in attesa della lapidazione.
Secondo quanto riportato dal Guardian, lo studio legale di Mohammad Mostafaei a Teheran è stato saccheggiato e lui è stato interrogato sabato scorso nel carcere di Evin per quattro ore per la sua attività in favore dei diritti umani e il coinvolgimento nel caso di
Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna di 43 anni, madre di due bambini che è stata condannata alla lapidazione per adulterio e la cui situazione in Iran ha richiamato l’attenzione internazionale, dopo che i suoi figli hanno lanciato una campagna per il suo rilascio quasi un mese fa.
IL GIALLO DELL’ARRESTO - Mostafaei aveva dichiarato che la lapidazione di Sakineh era “una condanna falsa“e”assolutamente illegale” in un’intervista con il Guardian all’inizio di questo mese. Da quanto si è appreso egli è stato rilasciato, poi richiamato per un ulteriore interrogatorio prima di essere rilasciato ancora. E solo dopo le autorità hanno emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti, poi, non riuscendo a rintracciarlo, hanno deciso di arrestare la moglie, Fereshteh Halimi e suo fratello Farhad Halimi per cercare di costringerlo ad arrendersi. Tuttavia, non è ancora chiaro se Mostafaei è stato arrestato o è riuscito
NESSUNA GIUSTIZIA IN IRAN - “E’ ridicolo che hanno preso la famiglia Mostafaei come riscatto, li hanno praticamente presi in ostaggio. Ciò conferma quanto il figlio di Sakineh ha scritto nella sua lettera pubblica e cioè che non c’è giustizia in Iran“, ha detto Mina Ahadi, un’ attivista per i diritti umani contro la lapidazione (ICAS), con sede in Germania che ha parlato con Mostafaei dopo essere stato interrogato.”La condanna di Sakineh non è il primo caso di lapidazione per Mostafaei, egli ha già difeso molti altri contro l’esecuzione tramite lapidazione, ma la storia di Sakineh ha avuto l’attenzione del mondo e ha fatto arrabbiare le autorità iraniane” ha affermato la Ahadi. Mostafaei inizialmente aveva scritto una lettera aperta sulla morte per lapidazione di Sakineh dopo che era stata pronunciata la sua condanna. Ha poi cercato di pubblicizzare il suo caso, rilasciando interviste ai media internazionali e ha aiutato i figli della donna nel lancio della campagna per la liberazione della madre.
UN AVVOCATO CHE DA’ FASTIDIO - A differenza dei suoi colleghi, l’iraniana Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace e Shadi Sadr, vincitore del Tulip Awards 2009 per la difesa dei diritti umani, che sono stati costretti a lasciare il Paese, Mostafaei stava ancora lavorando in Iran, anche se è stato arrestato per un po’ di tempo l’anno scorso.”Mostafaei non è un avvocato normale, è anche un attivista dei diritti umani e ha rappresentato vari casi di lapidazione e abusi su minorenni in Iran“, ha sottolineato Soheila Vahdati, attivista iraniana, residente in California.”Mostafaei scrive regolarmente per I media iraniani e il suo blog e il suo ruolo nel portare gli iraniani a conoscenza degli abusi dei diritti umani ha reso impossibile che il regime iraniano potesse tollerare ancora il suo comportamento”.
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RispondiEliminasosteniamo Sakineh, firmiamo tutti e facciamo girare la notizia !!
condivido su fb.
RispondiEliminaSe non stiamo più che svegli tra non molto succederà anche in Italia.
RispondiEliminaTaggate tutti i vostri amici sul Facebook e create degli eventi anche nei vari gruppi con migliaia di iscritti...qualsiasi gruppo!!!
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