venerdì 30 luglio 2010

La tragedia delle donne afgane “Se fuggiamo i Taliban ci massacrano”

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di Teresa Scherillo (makia)

La copertina del settimanale Time, in edicola il 9 agosto, mostra cosa succede a quelle che tentano di lasciare l’Afghanistan. Una foto scioccante.

Il Time uscirà il 9 agosto con una copertina e un articolo che tenta di spiegare che cosa succede attualmente ad una donna, se tenta di lasciare l’Afghanistan. Il pezzo è accompagnato da un potente ritratto di Aisha, una donna afghana, che appare con il naso e le orecchie tagliate per effetto di un decreto talebano dopo aver tentato di sfuggire agli abusi dei familiari. A 18 anni, dopo essere stata trattata da schiava dal marito e dai parenti, la ragazza aveva tentato la fuga, ma i Talebani l’avevano riacciuffata e mentre suo cognato la teneva ferma, il marito le mozzava naso ed orecchie e la lasciava agonizzante. Un esempio per tutte le altre ragazze del villaggio che avessero tentato la ribellione. Ora Aisha è nascosta in un rifugio segreto per donne, dopo essere stata assistita dalle forze americane. L’immagine, intensa, crea le premesse per il punto cruciale del ragionamento dell’articolo – quello che i diritti delle donne afghane potrebbero essere distrutti da un potenziale accordo tra gli USA e i Talebani.

IL LORO DESTINO LEGATO AGLI USA - Come scrive Aryn Baker del Times, gli Stati Uniti sembrano potenzialmente pronti a negoziare con i talebani quella che lei chiama la “ricerca di una pace veloce“. Anche se questo trade-off potrebbe fornire una parvenza di stabilità in Afghanistan, una condizione potrebbe presumibilmente essere messa sul tavolo per un eventuale ritiro delle truppe statunitensi, Baker sostiene che le donne afghane, in questo scambio, pagherebbero un prezzo devastante. Anche se tale conclusione solleva una serie di preoccupazioni per le condizioni di un eventuale ritiro americano, sembra anche trascurare una varietà di condizioni tragiche che le donne afghane attualmente affrontano, anche con la forte influenza statunitense, sia militare che diplomatica nel paese.

CHE COSA SUCCEDE SE RESTANO IN AFGHANISTAN - Nonostante le solite promesse retoriche sui diritti delle donne, nella versione del 2004 della Costituzione dell’Afghanistan e afghan women 12 La tragedia delle donne afgane “Se fuggiamo i Taliban ci massacrano”nella legislazione successiva, il paese ha in gran parte resistito all’ attuazione di progressi significativi nel trattamento delle donne. In effetti, nel 2009, tra le proteste internazionali, il presidente afgano Hamid Karzai ha firmato un disegno di legge che è stato visto da molti come la legalizzazione dello stupro nei confronti delle donne. Anche se l’ex presidente George W. Bush si è espresso più volte sulla “liberazione” delle donne afghane dopo l’invasione del Paese nel 2001, rapporti e numeri mostrano che le storie di successo più spesso si presentano come outliers statistici piuttosto che descrittive di una situazione migliorativa per le donne. Se il trattamento delle donne afgane non è migliorato, anzi è pure peggiorato dopo l’invasione americana, la questione del “che cosa succede se restiamo in Afghanistan” può essere altrettanto importante del “che cosa succede se lo lasciamo”.

DIRITTI COSMETICI - Nel video qui sotto, la Brave New Films sostiene che l’idea che le donne afgane siano libere dopo la caduta dei talebani, è una “falsa percezione“e che “la guerra non ha affatto liberato le donne afghane“. Le interviste nel video sostengono che la promozione dei diritti delle donne è stato un fatto “cosmetico“, e che la qualità reale della vita delle donne non è migliorata dopo l’ occupazione. In alcuni casi, le persone intervistate sostengono che il trattamento delle donne è peggiorato a causa di un sistema giudiziario estremamente fondamentalista e a causa della radicalizzazione di una popolazione attualmente impegnata in quello che rischia di diventare uno stato di guerra perpetua.

1 commento:

  1. Le parole a volte, non bastano a descrivere, lo sdegno, che si prova a guardare e leggere tali situazioni; non sono filo americano, ma in questo caso, libererei tutte le donne in questa situazione, e infliggerei agli uomini che su di loro anno abusato fino a questo momento, lo stesso trattamento. purtroppo questa, che si legge in questo articolo, é la mentalità a mio giudizzio decisamente errata di una cultura e religione, se essa é tale, che non meritano nemmeno di essere menzionate. Non ci dovrebbe essere paese al mondo, in cui le donne e i bambini, subisco maltrattamenti, di nessun genere.

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