Il testo introduce degli standard minimi obbligatori per tutti gli stati membri. Previste sanzioni per i governi che non li rispettano.
Il Parlamento europeo ha approvato quasi all'unanimità una risoluzione che si inserisce nella "Strategia europea per l'inclusione dei rom": a tutti gli stati membri vengono imposti degli standard minimi per favorire l'integrazione - sociale, economica e culturale - della minoranza etnica più numerosa d'Europa (dieci milioni di persone). Già sul piede di guerra la lega Nord, che ha votato contro e parla di stravolgimento delle autonomie nazionali.
Approvata con 576 voti favorevoli (a fronte di 32 contrari e 60 astenuti), la risoluzione prevede per i singoli governi una serie di obblighi: fornire ai rom lavoro e alloggi, favorirne l'accesso alla Pubblica amministrazione e garantire l'istruzione ai bambini (anche grazie all'ausilio di insegnanti di lingua rom). Gli stati saranno inoltre tenuti a utilizzare meglio i fondi a disposizione, e verranno sottoposti a sanzioni se non rispetteranno gli standard in questione.
Nel testo dell'Europarlamento si denuncia la discriminazione sistematica di cui soffre la minoranza rom, emarginata e spesso vittima di gravi violazioni dei diritti umani. Si punta il dito anche contro le "discutibili operazioni di rimpatrio", che hanno alimentato un clima di razzismo e di paura. Il dibattito politico sui rom, infatti, è tornato di grande attualità proprio per le politiche di espulsione promosse da Nicolas Sarkozy nell'autunno scorso.
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