lunedì 11 luglio 2011

Seveso, 35 anni dopo una nuova minaccia

articolo di:  Terranews
Vincenzo Mulè 

IL CASO. Il progetto di un’autostrada mette a rischio il Bosco delle Querce. Frutto della bonifica che seguì il disastro dell’Icmesa, sotto le sue terre nasconde due vasche piene dei veleni del passato.

Una nube chimica tossica, sprigionatasi dalla fabbrica Icmesa di Meda di proprietà della multinazionale elvetica Givaudan, investe il 10 luglio 1976 le cittadine di Desio e di Seveso. 
Il micidiale composto a base di diossina provoca il maggior disastro ecologico mai successo in un paese industrializzato. Passerà alla storia come il disastro di Seveso. 
La necessaria opera di bonifica, durata oltre dieci anni, comporterà la demolizione dei fabbricati esistenti e l’asportazione dei terreni superficiali. A seguito di un dibattito durato anni, nel 1983 fu approvato il progetto relativo alla realizzazione del Bosco delle Querce, sorto nella zona più contaminata come risposta della natura ai danni provocati dall’azione umana.  
Il bosco si estende per 43 ettari e nasconde, sotto due colline artificiali, delle vasche speciali, dove sono interrati i resti delle case, le carcasse degli animali abbattuti e la terra asportata durante la bonifica.
L’esperienza di Seveso ha avviato un processo irreversibile che obbliga, per legge, al controllo delle fonti di inquinamento, al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini. Non esistono al mondo altri esempi di bonifica come il Bosco delle Querce. Un vanto tutto italiano.

Ora a rischio «per la scellerata decisione – afferma in un volantino  il coordinamento ‘Insieme in rete per lo sviluppo’, formato da diverse associazioni ambientaliste come Legambiente e Wwf - della Regione Lombardia di entrare nel parco per il passaggio dell’autostrada Pedemontana Lombarda». Una decisione che, secondo Gemma Beretta, presidente circolo Legambiente di Seveso, ignora quanto stabilito dal Comitato interministeriale della programmazione economica (Cipe) che «aveva condizionato l’approvazione del progetto alla salvaguardia del bosco». Non è a repentaglio solo la sopravvivenza del parco. «Il pericolo per la popolazione – continua Beretta - è che movimentando il terreno ritorni in superficie la diossina provocando danni alle persone». Le analisi svolte dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpa) nel 2008 hanno infatti dimostrato che in numerosi punti della zona interessata dal passaggio di Pedemontana viene superato il limite consentito per la presenza di diossina per il  “verde pubblico” e  per le “aree industriali”. Per questo il coordinamento ha organizzato per oggi una catena umana di protesta intorno all’area verde che ospita anche le due discariche in cui sono accumulati i materiali contaminati. Il Bosco delle Querce è uno dei più grandi investimenti ambientali mai attuati in Lombardia: oltre agli ingentissimi costi per la bonifica dei suoli, la sola piantagione e gestione del bosco è costata ai contribuenti 5,2 milioni di euro. Secondo il progetto, che diverrà esecutivo alla fine di luglio, una vasta porzione del bosco verrà cancellato solo per rettificare una curva dell’attuale superstrada Milano-Lentate.

4 commenti:

  1. qualcosa non và nel cervello di queste persone!amano solo distruggere la natura,ma non ce la faranno mai!!!!

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  2. @Anonimo
    Non ce la faranno perchè Madre Terra non lo permetterà e prima o dopo reagirà, anzi sta già ragendo.
    Nel caso specifico, correre il rischio di ricreare il problema dossina e davvero demenziale.

    Namastè

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  3. "Uè! e il lavoro? e lo sviluppo? e i danari?
    Ma sai quante famiglie vivono su quel lavoro?"

    Quante ne moriranno non è importante, una percentuale trascurabile, una roba da "i soliti ambientalisti rompic..beep".
    Più passa il tempo e più mi convinco che è tutto falso, tutto inventato, uno scenario mondiale inesistente: guerre, economia, sviluppo, pil, mib, S&P, tutta roba per farci fessi e costringerci a vivere una vita non nostra.
    Spero salti tutto, soprattutto l'economia, almeno forse i nostri bisnipoti avranno un futuro presentabile.
    Ti saluto tanto amica buona
    Namastè

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  4. Ciao Paolo, come hai ragione, sembra tutto falso e messo lì apposta per farci ballare al ritmo della loro musica.
    Però mi sento onorata di essere "la solita ambentalista rompic...beep" :-P non riuscirei a non vedere quel che combinano e a stare zitta.
    E meno amle che ci siamo!
    Rispetto a Seveso, quello che si propongono di fare è demenziale, semplicemente idiota. Esporre al rischi diossina, nuovamente tutta la popolazione per un sottovalutazione per giunta inutile è veramente inconcepibile....

    Un saluto e un abbraccio a te caro^^
    Namastè

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