martedì 12 luglio 2011

Siamo indignati. È il capolinea. Scendere prego

Foto di Angelo Nardor
articolo di Fabio Pipinato

Prendiamo alcune notizie a caso. Strauss – Kahn rischia ancora. Il Brics sta optanto per un mercato interno: Brasile, Russia, India e Cina. Nel Mediterraneo ed in Medio Oriente la rivoluzione araba nonviolenta rischia di degenerare in violenta. In Italia nasce “il partito degli onesti”; tanto, ormai, gli abbiamo usati tutti gli aggettivi. Le donne rivendicano un altro Paese. Se non ora, quando?
Intravedo in questi flash due spaccati: quello visibile e quello invisibile.
Il primo è evidente a tutti – visibile – è il “Potere senza consenso” di alcuni Dinosauri della politica. Strauss – Kahn è legato al potere come fosse un polmone d’acciaio. Il G8 gioca a fare la leadership mondiale quando nelle locomotive dei Brics miliardi di giovani spalano carbone nelle caldaie dei loro paesi. Nel Mediterraneo despoti e dittatori sono aggrappati al potere con le unghie e disposti a tutto pur di non.

Non scendono dal bus nemmeno i politici nostrani che danno indicazioni pro futuro. Da un lato Berlusconi indica chi dovrà salire al Colle e chi succedergli a Palazzo Chigi. Certo. A tutela dei suoi interessi come sta accadendo per il lodo Mondadori e dall’altro lato dell’emiciclo Massimo D’Alema con lo scandalo delle tangenti ENAC e che gioca al “governo di domani” senza alcun raffronto con la società civile.
Ma andiamo all’invisibile. A ciò che sta dietro la notizia: “cosa ci nasconde?” Il problema è il direttore del Fondo Monetario o le politiche del Fondo Monetario? Non è che occupando le nostre pagine di cameriere più o meno consenzienti togliamo l’attenzione dalle politiche del FMI, organismo affatto democratico, che sta scommettendo, per esempio, sul tracollo finanziario greco o influenzando, altro esempio, le future leadership della sponda sud del Mediterraneo?
Non è che il premier con le sue indicazioni e smentite non ci distolga l’attenzione da una manovra iniqua che danneggia tutti noi piccoli risparmiatori e mette al sicuro i potenti? Non è che il “partito degli onesti” non tenti di raschiare il fondo del barile?
Non è che i giretti in aereo privato di D’Alema ci faccia scordare che è stato proprio il suo governo a far decollare la follia dei 131 cacciabombardieri F35 che ci faranno spendere non più 13…nemmeno 15…ma 16 miliardi di euro.
Perché l'Italia è incapace di riforma? Nell'era di Barack Obama, ove gli equilibri geopolitici di dieci anni fa sono già materia per storici, l'Italia si conferma l'angolo d'Europa più allergico al ricambio della propria classe dirigente, come afferma E. Livini. Abbiamo l'Oscar per i leader politici più vecchi (il 49,6% ha più di 71 anni, contro una media del 30% per il resto del continente). Le poltrone che contano nel campo dell'arte e della cultura sono occupate da un'élite con i capelli bianchi, età media 70 anni. Tutti mondi dove le donne - tra l'altro - rimangono una minoranza da Wwf. Il 45,2% dei cosiddetti leader tricolori - i numeri uno di politica, economia, professioni e istituzioni - è ultrasettantenne, contro il 31% della Gran Bretagna e il 28% della Spagna. Un tappo generazionale.
Una gerontocrazia autoreferenziale che non piace al paese (il 73% degli italiani - dice la Luiss - la ritiene irresponsabile, il 68% incompetente, il 79% poco innovativa) e che fatica ad assumersi responsabilità reali. Cambiano i partiti, si mescolano le maggioranze e gli uomini (il ricambio parlamentare è stato in media vicino al 50% a legislatura) ma la cooptazione conta sempre più del valore. La legge elettorale - che elimina le preferenze - è il capolavoro che cristallizza in una norma lo strapotere di questa gerontocrazia ingessata: nel 2006 il 75% dei parlamentari è stato ricandidato, di gran lunga la percentuale più alta delle ultime quattro elezioni. E il 33% dei non eletti è stato riciclato in poltrone alternative di municipalizzate o enti locali.
E in un momento in cui la crisi finanziaria sta riaprendo le porte di imprese e banche allo stato, il rischio è che il tappo generazionale che grava sull'Italia, invece che saltare, consolidi la sua presa sulla stanza dei bottoni del paese.
La “spoliazione” è un processo ben più lungo e difficile della vestizione ma, sinceramente, fa un po’ pena vedere questi “uomini zecca” aggrappati al potere ed incapaci di liberarsene. Allora noi, umili blogger, visto che anche il IV° potere è asservito cosa abbiamo fatto? Li abbiamo aiutati a spogliarsi. Nulla più. Anziché ringraziarci per il contributo che cerchiamo di dare alla Democrazia qual’è la stata la risposta? Zittirci. Censurare il web. Confesso che ho temuto per questo portale e molti portali amici che siamo nati sul web appena nato il web.
Il giorno della vittoria delle amministrative mi trovavo a Palermo con gli amici di Informare per Resistere ed il giorno della vittoria con i referendum mi trovavo a Cagliari con gli amici di Informazione Libera. Questi 2 aggregatori raggiungono milioni di persone. Qual è il risultato? La politica è stata invitata ai salotti della TV mentre i blogger ed i portavoce dei movimenti – acqua, nucleare, legittimo impedimento – a casa. Zitti. Parlano i soliti noti con un pedigree di alcuni decenni di parlamento e governo alle spalle ed incapaci di ogni riforma. Dalle province ai benefit, dalle doppie pensioni alle auto blu.
Signori, siamo indignati. L’autobus è arrivato al capolinea. Ora scendete.


11 commenti:

  1. Interessante questa disamina della nostra situazione. Il capolinea è davvero arrivato. Scenderanno?

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  2. Ciao Kylie, benvenuta :-)
    mah, spontaneamente la vedo dura...ma se gli dessimo un aiutino forse...;-D

    Buona giornata ^^
    Namastè

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  3. L'aiutino ci vorrebbe, cara Rosa :P
    Ma tanti non pensano alle cose che hai scritto, ecco dove sta la vittoria del Potere.
    Ti abbraccio,
    Lara

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  4. Ho già detto tutto nel post precedente (quello su Seveso).
    Non credo a una parola di quello che viene detto e fatto.
    Credo solo all'Uomo e alla sua consapevolezza: questa oggi, a parere mio, è la via più breve e certa che può portare alla nuova Rivoluzione.
    Ancora ciao, ancora tutto.
    Namastè

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  5. Paolo, analisi perfetta che condivido appieno. La rivoluzione possibile è solo spirituale, come d'altra parte diceva anche Terzani.
    Non è possibile pensare ad altro che non metta in discussione i rapporti fondamentali fra le persone, perchè l'abuso di potere, la prevaricazione ed ogni forma di prepotenza ed odio nascono lì.
    Ed è alla fonte che si deve intervenire...sono d'accordo con te ;-)

    Buon tutto -_o
    Namastè

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  6. Ciao Lara! E diamoglielo allora questo aiutino no?
    Sì lo so, molti italioti la pensano esattamente come la televisione li educa a pensare.
    Anche se sembra che molti abbiano capito che il problema non sta nel colore del vestito dell'imperatore, o nella bandiera della sua casata... ma nell'impero.

    Ricambio l'abbraccio con uno più forte ^___^
    Namastè

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  7. Piccola esperienza personale: su richiesta aperta a tutti dei comitati per l'acqua pubblica ho partecipato, su insistenza di mia moglie xchè ad istinto non mi fidavo pur essendo totalmente per l'acqua gratis a tutti, nella mia città alle prime riunioni per promuovere i referendum.
    In quella occasione veniva messo in chiaro che non c'era alcun partito (anche il PD era contrario a quei tempi) ed allora mi sono offerto come referente volontario per la mia zona (volantinaggio, manifesti e una riuniobne pubblica) ... pur con tanto entusiasmo le cose non procedevano benissimo, anche per il silenzio dei partiti e dei media, ... poi all'improvviso il PD si schiera e tutto diventa travolgente fino ad arrivare ai cartelli del PD che ringraziano i cittadini che hanno votato si ... personalmente sono stato ingannato per l'ennesima volta visto poi che dal lato pratico non è cambiato nulla. Basta illusioni per cui i folli che credono nella VITA devono scendere e lasciare i sani sull'autobus impazzito.
    Ci sono giorni in cui non riesco a dare un senso alla mia vita di schiavo se non quello di mantenere i miei figli, il chè alla fine significa procurarsi denaro e finisco nella condizione peggiore quella dello schiavo consapevole della propria schiavitù ... quando si deve dar da mangiare ai propri figli non c'è religione o meditazione che aiuti, siamo schiavi del denaro in ogni caso anche quando pensi di fare solo cose giuste.
    Mi piacerebbe avere una gingantesca campana dorata e farla rintoccare tutte le volte necessarie a svegliare l'umanità addormentata: non è umano vivere per la retribuzione, la pensione e le ferie.
    Scusa Rosa se oggi sono particolarmente acido ma a volte, sbagliando, non riesco a sopportare le persone che mi circondano e che vivono da zombie per che cosa: una macchina, un vestito, una onorificenza, un primato, una trombata ...

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  8. @Anonimo
    Anche io ho trovato "strumentale" l'auto-attribuzione di merito che alcuni partiti si sono appiccicati al petto. I referendum sull'acqua e sul nucleare sono di sola proprietà del popolo italiano e dei comitati che hanno duramente lavorato per ottenere questi risultati.
    Hai ragione troppo spesso capita che arrivi il "politico di turno" e senza alcun merito appenda il cappello prendendosi il merito di un intero "movimento".
    Però credo che i tempi siano maturi perchè costoro scendano da questo comodo...(troppo) Bus e vadano verso casa loro a piedi.
    Normalmente non intervengo volentieri su questioni di questa natura, ma farò un eccezione. Non demordere, proprio per i tuoi figli che hanno diritto a tutto il tuo impegno per un mondo migliore. Ricordiamo, tutti, che è nei comportamenti che cambia il mondo e non nelle dichiarazioni di principio, soprattutto se in politichese.
    E su questo tu mi sembri piuttosto avanti, non mollare.

    P.s non occorre chiedere scusa...bioritmi, si tratta di bioritmi ;-P
    ...e comunque sono convinta che anche l'indignazione, se pur acida e secca, ma costruttiva e non violenta, sia occasione di crescita :-D

    Un abbraccio e buon tutto^^
    Namastè

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  9. La democrazia, questa democrazia che non è mai stata quello che il nome significa sta scoppiando.

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  10. Ciao Alberto, è il capitalismo, a mio umilissimo parere che sta andando in pezzi.
    Dal punto di vista valoriale è il nostro sistema che ha perso propulsione, certamente perchè, come tu dici, basato sull'inganno.
    Infatti le famiglie dominanti si stanno attrezzando per il cambiamento.

    Ti abbraccio^^
    Namastè

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  11. Democrazia-La polis-Attica-
    Millenium-
    Egill

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