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Ecco, purtroppo ci siamo: cominciano ad affiorare le prime chiazze in mare, anche se il ministro Clini rassicura e dice che la situazione non è preoccupante. Come se non bastassero i morti e i dispersi, le 2380 tonnellate di carburante contenuto nei serbatoi della nave Concordia Costa incagliata davanti all’isola del Giglio – Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano – sono una gran brutta grana ambientale.
Avete idea di cosa vogliono dire 2380 tonnellate di carburante? Recentemente la nave Rena è finita sui giornali di tutto il mondo per aver sversato davanti alla costa della Nuova Zelanda 390 tonnellate di combustibile, ossia meno di un sesto di quelle che sono nella Concordia. La marea nera a Porto Torres e in Sardegna, poi, al confronto diventa un’inezia: “solo” 50.000 litri, sufficienti però a lordare pesantemente la Gallura.
Rosa...disastro ambientale...certo!
RispondiEliminaOltre alle tante vittime a cui va la mia preghiera.
Gianna, ovviamente il cordoglio e le preghiere per le vittime ed i familiari è il primo pensiero...sentimento condiviso nei commenti ai post su questo argomento, postati nei giorni scorsi.
EliminaOra però si presenta questo altro disastro a cui far fronte, da non sottovalutare, perchè di vittime ne mietrà altre... e per moltissimo tempo.
Un abbraccio e buona giornata.
Namastè
se tutto va bene dovrebbero aspirare tutto direttamente dai serbatoi
RispondiEliminaSperiamo anche perchè, come si legge in questo articolo, sembra che la maggior parte del carburante sia costituita da: "bunker fuel" talmente denso e pesante da dover essere diluito o scaldato per poterlo rimuovere.
EliminaInoltre la quantità di carburante è ingente ed il mediterraneo un mare chiuso, sarebbe un vero disastro epocale.
Un abbraccio Ivan.
Namastè