fonte: E- il mensile
Stella Spinelli
E’ scattato a mezzanotte ‘bisonte selvaggio’ in Sicilia, la protesta nata “per libera iniziativa del popolo siciliano che con orgoglio alza la testa perché non è più possibile andare avanti così”. Queste le parole di Onofrio Carubo Toscano, allevatore palermitano e portavoce del Movimento agricolo dei Forconi, che assieme agli autotrasportatori dell’Aias, agli agricoltori, ai pescatori e ai semplici cittadini riuniti sotto la sigla “Forza D’ Urto” bloccheranno l’isola da oggi al 20 gennaio. Un’agitazione contro i partiti e la politica “cialtrona”. “Non faremo entrare, né uscire nulla. Non è uno sciopero è un vero e proprio blocco per far rinascere la speranza che ci sta annientando. Da oggi c’è l’alba siciliana. Venite numerosi, il momento sarà gioioso. La politica deve smettere di giocare con il popolo siciliano e meridionale, sfruttati da sempre. Questo non sarà più consentito. Scendete in strada, per dire che non siete più disposti a essere schiavi di nessuno. Questa sarà una ribellione sociale pacifica”.
L’aumento del costo del carburante, la mancanza di regolamentazione dei pagamenti della committenza, il cartello imposto dalle compagnie assicurative e una rete infrastrutturale inadeguata sono le principali ragioni della protesta, alla base anche della nascita del Movimento ‘Forza d’urto’. “Noi stiamo soffrendo di più rispetto al resto d’Italia – spiega il presidente dell’Aias Giuseppe Richichi – perché siamo periferici. Abbiamo più volte chiesto l’intervento dello Stato in maniera da non allontanarci ulteriormente dall’Europa, ma non siamo stati ascoltati. Il nostro è uno sciopero spontaneo che non vuole produrre un eccessivo caos e che, ci auguriamo, vedrà l’adesione di tutti i siciliani. Ma è necessario perché ormai siamo con le spalle al muro. Non ci saranno le situazioni che si sono venute a creare nel 2000. Noi non vogliamo danneggiare nessuno. Ci fermiamo solo per il bene della Sicilia”. “Siamo stanchi – aggiunge il leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro – perché questa terra potrebbe essere ricca e invece continuiamo tutti a soffrire. Abbiamo chiesto al governo, a tutti i governi, di ascoltarci: nulla. Adesso speriamo che con questa protesta abbiano un pizzico di attenzione nei nostri confronti”.
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mi sta bene però, essendo siciliano, non posso dimenticare che i siciliani in tutte le tornate elettorali, dal dopoguerra ad oggi, si sono espressi sempre per il mantenimento delle componenti politiche più retrive ...
RispondiEliminanamastè
E' vero purtroppo, ma abbiamo informazioni da amici siciliani sul fatto che questo movimento sia molto serio e motivato, dopo di chè sappiamo tutti che fin troppo spesso i movimenti rischiano di essere "cavalcati".
EliminaMah...vediamo come si evolve.
Un abbraccio Francesco e buona serata :)
Namastè