DI MARTHA ROSENBERG
counterpunch.org
“Sì”, Secondo i Medici Finanziati da Big Pharma
Come ha fatto Big Pharma a sottoporre così tanti bambini all’uso
di costosi cocktail di medicinali per “malattie mentali”? Medicinali che
potrebbero anche essere inutili?
Big Pharma ha speso milioni in campagne informative che dicono a
genitori, maestri e clinici di curare i bambini al primo segno di
problemi. Sa che se i genitori curano i loro figli fin da piccoli non
sapranno mai ne se i bambini abbiano effettivamente avuto bisogno della
terapia, ne se i problemi residui siano dovuti alla “malattia mentale” o
agli effetti collaterali del medicinale. Inoltre i figli probabilmente
saranno clienti per tutta la vita perché i genitori avranno paura di
sospendere il trattamento.
Non stupisce quindi il fatto che
l’industria farmaceutica, nelle sue campagne informative, dica ai
genitori di non aspettare che gli “eccessi di energia” e gli “sbalzi
d’umore” passino da soli. E così…entrano i soldi!!
Una campagna “prescrivi presto” per l’antipsicotico atipico Risperdal (antipsicotici
atipici sono antipsicotici di seconda generazione usati per trattare
schizofrenia, mania e disturbo bipolare), usa un macabro portafoglio
abbandonato, un orsacchiotto e delle chiavi su un’arida strada per
“riposizionare un medicinale che si stava usando troppo tardi per poter
ottenere i massimi benefici”, dice l’agenzia pubblicitaria Torre Lazur McCann. Operatori di marketing per il Seroquel,
un antipsicotico concorrente, avevano persino considerato di creare
personaggi di Winnie-the-Pooh come Tigro (la tigre) bipolare e Ih-Oh
(l’asinello) depresso per vendere il Seroquel, secondo relazioni
pubblicate a una riunione per le vendite di AstraZeneca (compagnia
Biofarmaceutica produttrice del Seroquel). Genitori dicono di aver visto
giocattoli adornati con il logo del Seroquel.
Solo un
bambino su diecimila soffre di schizofrenia infantile, secondo alcuni
uno su trentamila, ma ciò non ferma Gabriele Masi, direttore generale
della fondazione Stella Maris, istituto per la Neuropsichiatria
dell’infanzia e dell’adolescenza dell’università di Pisa, a definirla
come un problema di salute pubblica. In un articolo intitolato “Children
with Schizophrenia: Clinical Picture and Pharmacological Treatment”
[Bambini Affetti da Schizofrenia: Quadro Clinico e Trattamento
Farmacologico] pubblicato nel giornale CNS Drugs, Masi dice, “La
consapevolezza della schizofrenia avviata in giovane età sta rapidamente
crescendo, visto che ora è ottenibile una definizione più precisa del
quadro clinico, dei primissimi segni, dell’esito e dei metodi di
trattamento”.
Sintomi della schizofrenia infantile includono “deficit sociali” e
“illusioni…relative a temi d’infanzia”, scrive Masi. Quale bambino non
ha “deficit sociali”? Le illusioni includono amici immaginari? Masi
rimprovera “l’esitazione da parte dei medici nel fare una diagnosi di
schizofrenia”, invece di prescrive subito i medicinali. Masi ha ricevuto
fondi per la sua ricerca da Eli Lilly, che ha fatto da consigliere per
la Shire Pharmaceutics ed ha fatto parte dell’ufficio relazioni di
Sanofi Aventis, AstraZeneca, Gsk e Janssen, tutte compagnie
farmaceutiche che producono molti dei principali medicinali per bambini,
secondo l’American Academy of Child & Adolescent Psychiatry.
Vien voglia di ridicolizzare medici finanziati dall’industria
farmaceutica, che riescono a trovare malattie mentali e persino ricadute
e “resistenze al trattamento” in persone che sono in questo mondo da
appena quaranta mesi. Ma c’è poco da ridere nel diagnosticare malattie
psichiatriche a bambini di tre anni. Rebecca Riley (4 anni) di Hull,
Massachusetts e Destiny Hager (3 anni) di Council Grove, Kansas, sono
morte nel 2006 per colpa di medicinali psichiatrici tra cui Geodon e Seroquel
per trattare i loro “disordini bipolari”. E nel 2009, Gabriel Myers (7
anni) di Broward County, Florida, un bambino in affidamento allo stato,
si è appeso mentre era sotto trattamento di Symbyax, una pillola
che combina Zyprexa e Prozac. Se non era per la campagna “prescrivi
presto” portata avanti da Big Pharma, questi bambini, e altri,
potrebbero essere ancora vivi.
FINE
Martha Rosemberg è un investigative health reporter (giornalista che
investiga su problemi salutari). E’ l’autrice di Born With A Junk Food
Deficiency: How Flaks, Quacks and Hacks Pimp the Public Health ed.
Prometheus Books
Fonte: www.counterpunch.org
Link: http://www.counterpunch.org/2012/10/03/is-your-child-mentally-ill/
3.10.2012
Traduzione di PEREA per www.comedonchisciotte.org
Allucinante!Buona giornata nonostante ciò!
RispondiEliminaGià, allucinante.....come minimo!!!
EliminaBuona giornata a te cara.
Namastè