mercoledì 30 novembre 2011

Olanda: creato in laboratorio un virus letale


I ricercatori dell'Erasmus Medical Centre di Rotterdam (Paesi Bassi) hanno creato una variante estremamente contagiosa del virus dell'influenza aviaria H5N1in grado di trasmettersi facilmente a milioni di persone, scatenando, così una pandemia.

Il supervirus creato virtualmente in laboratorio è una vera e propria arma biologica virtualmente capace di sterminare la popolazione.

Come ha dichiarato il virologo Ron Fouchier, coordinatore delle ricerche, sono sufficienti 5 modificazioni genetiche per trasformare quello che è originariamente un virus poco contagioso - che fino ad oggi ha ucciso solo 500 persone - in un agente patogeno molto pericoloso.  Qualora il supervirus finisse in mani sbagliate, avverte Fouchier, avrebbe tutte le potenzialità per diventare una vera arma biologica.

OBSOLESCENZA PROGRAMMATA

Il motore segreto della nostra società di consumo

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visto su Climatrix



OBSOLESCENZA PROGRAMMATA: beni progettati per "scadere".
Elettrodomestici, apparecchi tecnologici, automobili... ma anche vestiti e utensili. Tutto è progettato per durare il meno possibile, perché il mercato deve essere in continuo movimento. Ma i consumatori cominciano a prendere coscienza e cercano strade alternative (come la decrescita felice proposta da Serge Latouche).

Astuzie del consumismo


Ing. Rodolfo Roselli

Il consumismo è un termine per promettere la felicità personale con l’acquisto o il possesso continuo di beni materiali, non su  base volontaristica, ma attraverso la subdola coercizione di mezzi visivi, materiali e psicologici.
Non è un fenomeno di oggi, perché già Carlo Marx aveva definito come ”feticismo della merce” il desiderio indotto al possesso anche di beni praticamente inutili.
La promozione lecita delle merci prodotte dal lavoro umano, in questo modo, diventa la misura del rapporto sociale, e per contro i rapporti sociali si misurano in funzione del possesso di beni, in questo modo scompare la valutazione della persona per i suoi valori morali, ma solo perché possiede certi  valori materiali.

Negli anni sessanta nell’occidente si verificò un processo d’espansione del benessere con un arricchimento generale e un conseguente aumento della domanda di beni, ma il mantenimento di tutto questo era strettamente legato alla crescita della domanda  e quindi al consumo.

martedì 29 novembre 2011

La storia della vostra schiavitù

La storia della schiavitù umana dalle origini ai giorni nostri.




Il vero crimine è la guerra, non il suo rifiuto

L'ex membro della Raf Inge Viett, è stata condannata per aver "moralmente sostenuto" il sabotaggio di mezzi militari tedeschi

"Questa sentenza è frutto di un processo politico". Così Inge Viett subito dopo la lettura delle motivazioni per la condanna a ottanta giorni di carcere o, alternativamente, 1200 euro di multa. Inge Viett, ex membro della Raf (Rote Armee Fraktion), è stata processata e condannata per apologia di reato.
Durante la conferenza pubblica dell'8 gennaio 2011 organizzata dal giornale di sinistra Junge Welt, Viett aveva legittimato le dieci e più operazioni di sabotaggio contro mezzi militari verificatesi tra il 2009 e il 2010: "Se la Germania è in guerra - aveva affermato la combattiva sessantasettenne - allora è legittimo, quale azione dimostrativa contro la guerra, incendiare gli equipaggiamenti militari". E poi ancora: "I mezzi militari dati alle fiamme in Germania avrebbero potuto portare morte e oppressione nel mondo".
Per il procuratore Matthias Weidling, quelle di Inge Viett sono parole incendiarie e chiede alla corte che sia punita con tre mesi di carcere.

lunedì 28 novembre 2011

Risveglio Islandese


Sono tornati a percuotere il ferro dei bidoni, nella nordica Islanda, dove una seconda rivoluzione è dovuta ripartire.
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Il reportage completo su E- il mensile di dicembre. Di Nicola Sessa, regia e montaggio Claudia Pozzoli.

L'Italia e i rom: il Piano Nomadi è solo un brutto ricordo

Intervista a Bianca Stancanelli, autrice di La vergogna e la fortuna - Storie di Rom, Marsilio editore
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Il Consiglio di Stato italiano, collegio giurisdizionale amministrativo, che può deliberare su decisioni controverse di organi dello Stato, ha emesso la sua sentenza il 21 novembre scorso: il decreto della Presidenza del Consiglio (Dpcm) del 21 maggio 2008, che istituiva lo 'stato d'emergenza in merito ai campi rom, non è valido. Il decreto, meglio noto come 'Piano Nomadi', che prevedeva la nomina di commissari straordinari a Roma, Milano, Torino, Napoli e Venezia, viene reso nullo. PeaceReporter ha intervistato Bianca Stancanelli, giornalista e scrittrice, autrice del libro
La vergogna e la fortuna - Storie di Rom, Marsilio editore.
Che ne pensa della sentenza che rende nullo una norma che il premier Berlusconi e il ministro degli Interni Maroni presentarono come un punto chiave della lotta al fenomeno - o presunto tale - dei campi rom?

domenica 27 novembre 2011

Occhio al sacchetto: bio o falsi bio?

fonte foto: thegwcessay

Dopo due anni di rinvii, dal primo gennaio scorso sono stati banditi i sacchetti di plastica che per decenni hanno devastato le coste, i fiumi e i mari, con conseguenza drammatiche anche per buona parte della fauna marina. La legge prevede che le normali buste di plastica tuttora in diffusione possano essere utilizzate, ma non vendute, fino al giugno 2011, dopo subentrerà tassativamente quella biodegradabile. Supermercati e negozi si sono riempiti di alternative: tutte presentate come ecologiche e amiche dell'ambiente, ma non sempre è vero denunciano da alcuni mesi le associazioni ambientaliste.
Insieme alle buste biodegradabili recanti la scritta a norma con la direttiva 94/62 Ce, infatti, troviamo anche quelle che utilizzano la tecnologia Ecm, con il riferimento alla normativa del 1992. In teoria, tutte sono biodegradabili e rispettano l’ambiente, ma la legge in vigore vuole ora sacchetti ricavati da soli prodotti naturali, tanto che la stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in gennaio aveva bollato come pubblicità ingannevole quella con la quale le buste di plastica tradizionale, con l'aggiunta di additivi per facilitarne la disgregazione (Ecm appunto), venivano presentate come biodegradabili e compostabili.

sabato 26 novembre 2011

Cacao e bambini



Questo articolo è un invito ad acquisire maggiore consapevolezza. Quando ho scritto l’articolo sulla raccolta del cotone in Uzbekistan dove vengono schiavizzati bambini in età scolare, parecchi sono cascati dalle nuvole, non sapendo che probabilmente hanno un capo fatto proprio con quel cotone raccolto dalle mani ferite di quei bambini.

Viviamo in mondo difficile, dove la gentilezza e l’amenità spesso nasconde crudeltà e malvagità e dovremmo chiederci sempre cosa c’è dietro le quinte di ogni cosa bella, buona e carina che acquistiamo.
Dentro l’uovo di pasqua e il cioccolato in particolare, c’è una sorpresa invisibile, una storia di crudeltà, malvagità, terrore e morte. Ha a che fare con la raccolta del cacao.
Questa che vi racconto inizia nel Mali e continua in Costa D’Avorio. Non finisce, perché nessuno ha voglia di fermare un giro di affari di più di 60 miliardi di euro all’anno a livello mondiale.
Costa D’Avorio, Nigeria, Ghana, Camerun, Burkina Faso e altri paesi in quell’area producono circa il 90% del cacao che arriva poi al consumatore finale come polvere e prodotti finiti.

I FONDI PENSIONE SI ACCAPARRANO LE TERRE AGRICOLE

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FONTE: Servindi.org

I fondi pensione si stanno accaparrando i terreni agricoli in tutto il mondo, impattando le comunità locali e promuovendo un'agricoltura controproducente per gli attuali problemi alimentari e ambientali.

I fondi di investimento, specialmente i fondi pensione, si sentono attratti da questi investimenti per i loro benefici potenziali. Si stima che tra 5 e 15 miliardi di dollari nel settore delle commodities sia destinato all'acquisizione di terre coltivabili.
Come è noto, i fondi pensione gestiscono i risparmi dei lavoratori, e ci devono esse quindi una qualche forma di resoconto per le decisioni di investimento intraprese.

venerdì 25 novembre 2011

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne


Finché nel cuore della donna continuerà a brillare la luce dell’amore il mondo sarà salvo, ma se quell’amore scemerà, allora l’odio e l’indifferenza dilagheranno e finiranno col distruggerlo. La donna è il ponte teso verso l’eternità, è il senso dell’ordine morale, intellettuale, spirituale, è uno stato di coscienza. Non appena l’uomo avrà realizzato lo scopo per il quale è venuto sulla terra, non appena si sarà unito al cielo e alla terra, allora si ricongiungerà con il Creatore e la donna sarà il ponte che gli permetterà di accedere a lui“.

Hernàn Huarache Mamani  "La profezia della curandera"
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Seconda parte di un’intervista a Hernàn Huarache Mamani  sulla Madre Terra e sul potere della donna.

Abitudine … Osho

E che cosa è il passato? Cos’hai fatto in passato? Qualsiasi cosa tu abbia fatto, di buono o di cattivo, questo o quello, qualsiasi cosa fai crea la propria ripetizione. Questa è la “teoria del karma”. Se l’altro ieri eri arrabbiato, hai creato una potenzialità di rabbia, al punto da arrabbiarti di nuovo ieri. Per cui hai replicato la tua rabbia, le hai dato nuova energia, hai alimentato quello stato d’animo, lo hai radicato di più, lo hai coltivato. Ebbene, oggi rifarai la stessa cosa con più forza, con più energia. E domani sarai di nuovo vittima dell’ oggi.
Ogni azione che fai o anche solo che pensi di fare, ha i suoi modi di riprodursi ancora e di nuovo, perché crea un canale nel tuo essere. Comincia ad assorbire energia da te. Tu sei arrabbiato, poi quello stato d’animo se ne va e tu credi di non essere più in collera, per cui manchi l’opportunità di comprendere. Quando quell’umore se ne è andato, non è cambiato niente: semplicemente la ruota si è mossa e il raggio che era su è andato giù. Pochi minuti fa c’era rabbia alla superficie, ora è scesa nell’inconscio, nelle profondità del tuo essere. Aspetterà il suo momento per tornare di nuovo a manifestarsi. Se hai agito di conseguenza, l’hai rafforzata e quindi l’hai rimessa a nuovo. Le hai dato di nuovo un potere, un’ energia; freme come un seme sottoterra che aspetta il momento e la stagione giusta e a quel punto germoglierà.
Ogni azione si autoriproduce, ogni pensiero si autoperpetua. Quando collabori con lui, gli dai energia. Prima o poi diventerà un’abitudine. Ti comporterai in un certo modo, ma non ne sarai l’agente; agirai solo per forza d’abitudine. Si dice che l’abitudine sia una seconda natura: non è un’esagerazione. Al contrario, è un’ affermazione che sottovaluta il fenomeno! In realtà, alla fine l’abitudine diventa la prima natura e la tua natura diventa secondaria, resta solo come un’ appendice o le note a piè di pagina in un libro, mentre l’abitudine ne diventa la parte principale, il corpo del libro.
Tu vivi attraverso l’abitudine. Ciò significa che l’abitudine vive fondamentalmente attraverso di te.L’abitudine stessa permane, ha un’ energia propria; naturalmente la prende da te, dato che tu hai cooperato in passato e stai cooperando nel momento presente. Passo dopo passo, l’abitudine diventerà il padrone e tu sarai solo un servo, un’ombra. L’abitudine darà il comando, l’ordine, e tu sarai solo un servitore ubbidiente. Sarai obbligato a seguirla.


Osho...dal libro: "Consapevolezza" 

IL GOVERNO DEI POTERI VISCIDI: IL DEBITO OCCULTO PER NUCLEARE E TAV

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FONTE: Comidad.org

Paolo Flores D'Arcais, pur senza manifestare un particolare entusiasmo, ha salutato nel governo Monti l'epifania di una destra finalmente "presentabile" e "civile". Uno che è stato pronto a credere che la NATO potesse andare in soccorso di una vera ribellione popolare, è disposto anche a credere che possa esistere una destra presentabile e civile. A riguardo della sinistra si potrebbe sempre dire ciò che Nietzsche diceva a proposito di Dio, e cioè che almeno ha la scusante di non esistere; dato che ciò che viene definito come "sinistra" non è altro che una nicchia di parcheggio per personale politico che attende l'opportunità di collocarsi a destra. Ma una destra che non insolentisca e che non sbrachi, non si è mai vista, neppure nelle mitiche democrazie europee, rispetto alle quali l'opinione pubblica italiana risulta semplicemente non informata.

giovedì 24 novembre 2011

PERCHÉ UN SOLDATO ISRAELIANO VALE PIÙ DI UN BAMBINO PALESTINESE?

DI DANA HALAWA
The Electronic Intifada

Durante lo scambio di prigionieri dello scorso mese, non un bambino palestinese è stato rilasciato dalle prigioni israeliane, dove ne sono rimasti più di 160 dietro le sbarre.
Ho letto un'infinità di articoli e visto un sacco di video sul ricongiungimento di Gilad Shalit con la famiglia a cinque anni dal suo rapimento. Il commento usuale riporta che “aveva solo 19 anni quando nel 2006 è stato crudelmente ed illegalmente portato via per mano di Hamas”. Ho sentito parlare di lui negli ultimi cinque anni. Conosco il suo nome meglio di quelli dei miei compagni di classe.

Tuttavia, quello che ho già dimenticato sono i nomi dei 477 palestinesi che sono stati liberati. Quello che non saprò mai sono le storie delle migliaia di palestinesi che passano la vita intera dietro le sbarre, lontano dalle loro famiglie e dai loro amici. Delle migliaia di bambini, donne e uomini tuttora detenuti nelle carceri israeliane. Dei bambini che sono cresciuti in cella. Dei genitori che hanno visto strappare i loro figli dalle mani, portati via senza il loro consenso, costretti a guardare da lontano aspettando di sapere dove fossero i loro bambini e pregando che non venissero torturati, almeno non troppo.

Italia, in aumento le spese militari

In Commissione Difesa un nuovo piano di acquisti che costeranno miliardi di euro.
 
 
Mentre si studiano manovre finanziare per recuperare 30 miliardi di euro in due anni, le spese militari in Italia sono cresciute dell'8,4 percento, con una spesa addizionale di 3,4 miliardi di euro, dal 2010
Arriva oggi in Commissione Difesa della Camera l'ennesimo piano di armamento per il nostro Paese. Blindati Lince, carri armati con cannoni da 120 millimetri, aerei senza pilota, e così via. Per un totale di 500 milioni di euro, da spendere entro la fine dell'anno.
Il capogruppo dell'Idv Augusto Di Stanislao ha presentato una mozione per sospendere questi acquisti, ma è difficile pensare che si arrivi ad uno stop. Nel 2011, il governo italiano ha stanziato oltre 20 miliardi per l'acquisto di armamenti, con un aumento di 3 miliardi rispetto al 2010. Infatti, se c'è un settore al quale il governo non ha mai fatto mancare denaro, è proprio quello degli armamenti, portandoci a diventare l'ottava potenza del mondo in tema di riarmamenti: spendiamo quasi l'1,3 percento del Pil. 
Ci sono anche acquisti protratti nel tempo. Per esempio l'acquisto di 121 caccia F35 (ne sono arrivati già 80, si aspetta il resto), che ci sono costati 14 miliardi; oppure i 120 caccia JSF che ci costeranno 9 miliardi; e tutta una serie di altri programmi di acquisto o di costruzione di navi (compresa la portaerei Cavour, che dovrebbe essere la gemella della Garibaldi), di aerei, di sistemi missilistici e di cannoni antiaerei.

http://it.peacereporter.net/articolo/31764/Italia%2C+in+aumento+le+spese+militari

Romania, autorizzata legge PL 912: a il via la mattanza dei cani randagi

Il parlamento rumeno ha autorizzato la normativa che consentirà l'uso massiccio dell'eutanasia sui cani.


A niente sono valse le petizioni su internet, le firme inviate al Parlamento rumeno, e le battaglie delle organizzazioni animaliste. Oggi in Romania è stata approvata la "legge PL 912", normativa spietata che darà il via libera ufficiale all'abbattimento di migliaia di randagi nel Paese.
La PL 912 autorizzerà l'uccisione immediata dei cani trovati nelle strade, esercitando pressioni e minacce contro chi cercherà di opporsi alla repressione. Alle organizzazioni per la tutela degli animali verrà vietato l'ingresso nei canili per verificare la gestione delle strutture, limitando così le campagne di adozione. Vietato il passeggio con il proprio animale per piazze e gran parte dei parchi cittadini.

mercoledì 23 novembre 2011

Il Cambiamento sei Tu

tratto da EccoCosaVedo
di Beatrice Consigli

Ogni volta mi chiedo, vedendo persone preoccupate, innervosite o deluse che protestano, dov'è il cambiamento che cerchiamo. Il cambiamento è qui davanti a noi, in noi. Siamo noi. Il cambiamento epocale avverrà in prima persona. Abbiamo un enorme potere, quello di scegliere come vivere, cosa acquistare, di cosa vestirsi, come nutrirsi, come spostarsi, come scaldarsi, come educare i propri figli, in che Dio credere e che valori avere.
Semplicemente ce ne siamo dimenticati, nella fretta di fare quello che si dovrebbe fare, ovvero produrre, guadagnare, correre, vivere secondo schemi prestabiliti. Il cambiamento è proprio qui. L'umiltà di partire da se stessi, nelle piccole scelte quotidiane, è la base del cambiamento dell'umanità. Scegliere è la parola d'ordine. È facile, semplice, immediato, sicuro e permette di riscoprire le potenzialità umane. Adesso, in questo istante, mentre mi leggi, spengi la tv. Non ascoltarla. Non guardarla. Rifletti tu, con la tua testa, su quello che vedi intorno a te. Lascia scorrere libere le tue personali considerazioni. Deduci in autonomia di pensiero. Poi scegli. Adesso, mentre mi leggi, decidi se davvero avere un'auto costosa ti cambia la vita o se con un'auto più modesta puoi spostarti lo stesso. Pensa a come è costruita quell'auto, a come è commercializzata, pensa a quanto può costare in risorse umane. Poi scegli. Decidi se affogare le giornate in ufficio, seguendo etiche commerciali che nemmeno condividi per portare a casa uno stipendio medio alto e se questo ti può davvero essere utile. Valuta quanto vale il tuo tempo di vita e che cosa è più importante fare. Poi scegli. Adesso, mentre mi leggi, considera di cosa ti vesti, quanto vale vestirsi in un certo modo anziché in un altro, cosa significa per te vestirsi, quanto incide sulla vita altrui – animale o umana – quello che ti metti addosso. Poi scegli.  Valuta come ti scaldi e come ti sposti, cosa usi per farlo e cosa questo causa al mondo dove vivi. Poi scegli.

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http://eccocosavedo.blogspot.com/2011/11/di-beatrice-consigli-ogni-volta-mi.html

Calabria e Sicilia, altra alluvione in corso. Allagata Barcellona Pozzo di Gotto. Video

articolo di Blogeko
Maria Ferdinanda Piva

Altra alluvione in corso. Appena consegnata agli archivi quella di Genova, ora tocca Sicilia e alla Calabria. Parte della provincia di Messina è senza luce; allagamenti a Milazzo, Terme Vigliatore e soprattutto a Barcellona Pozzo di Gotto.
In provincia di Catanzaro ieri un uomo è morto per il crollo di un muro di contenimento; poco fa un treno è deragliato a causa di detriti finiti sui binari; mentre usciva dai binari è crollato il ponte che il convoglio aveva appena attraversato.
Sul web affluiscono notizie ancora frammentarie: i video appena postati su Youtube però parlano da soli, e fanno spavento. Ve ne mostro qualcuno, per sottolineare la rimediabile fragilità di questo nostro scalcagnato Stivale.
In autunno, da che mondo è mondo, piove. Qui ogni pioggia diventa alluvione: cementificazione (asfalto e cemento non assorbono l’acqua), case costruite dove non si doveva costruire e soprattutto mancanza di tutta la manutenzione minuta. Questo è il torrente Longano in piena a Barcellona Pozzo di Gotto

Davvero pagherà chi, sino ad ora, non ha pagato?

Lettera aperta al nuovo Presidente del Consiglio

 Ici, Irpef, Ires Imu, tasse varie, gas, acqua e fogne, Prof. Monti i balzelli li pagherà anche il Vaticano?

di Massimo Ragnedda

Gentile professore mi permetto di scriverle una lettera pubblica per farle qualche domanda. Abbiamo tutti notato il cambio di stile (finalmente un po’ di sobrietà e serietà), la sua professionalità e signorilità. Aspetti che, personalmente, mi rendono particolarmente felice, ma che da soli, vien da sé, non bastano. Dopo anni di volgarità e teatrini molto tristi, una persona per bene, normale e incensurata ci sembra un miracolo (come Enrico Letta le ha ricordato in quella lettera privata divenuta pubblica), mentre dovrebbe essere la conditio sine qua non per fa politica. Ma non è sullo stile che voglio interloquire con Lei.

Come nostro presidente del Consiglio dovrà prendere delle decisioni molto difficili in nome e per conto degli italiani.

Sinora lei ha goduto di un trattamento molto speciale da parte dei media nazionali: un po’ come i telegiornali Mediaset o il TG1 e il TG2 trattavano il suo predecessore. Converrà con me che questo non è giornalismo. Il cambiamento di stile lo vogliamo anche in queste cose: la possibilità di avere risposte a domande concrete. L’opinione pubblica ha il diritto di sapere, al di là della sbornia di entusiasmo, da chi è guidata e quali sono, al di là dei proclami, i suoi obiettivi di governo. Insomma, vogliamo sapere chi pagherà la crisi. 

Mi permetto, perciò, di farle qualche domanda. Sarò chiaro e diretto, nel solco del nuovo stile da Lei inaugurato.

ARGENTINA: LA DEPRESSIONE, LA RIVOLTA E LA RIPRESA

PERCHÉ LA PRESIDENTE FERNANDEZ VINCE E OBAMA PERDE
DI JAMES PETRAS
Global Research
 
Introduzione

Il 23 ottobre di quest’anno, la Presidente Cristina Fernandez ha vinto le elezioni ricevendo il 54% dei voti, 37 punti percentuali al di sopra del suo più diretto avversario. La coalizione presidenziale ha conquistato anche il Congresso, il Senato e le Regioni, come pure 135 dei 136 fra i più grandi municipi di Buenos Aires. In netto contrasto il Presidente Obama che, in base ai recenti sondaggi che vedono avanzare i candidati repubblicani, pare sia destinato a perdere il controllo di entrambe le camere del Congresso nel prossimo 2012. Che cosa ha creato questa monumentale differenza nelle preferenze dei voti per i due presidenti uscenti? Una parallela discussione storica sulle politiche socioeconomiche ed estere, come pure sulle risposte date dagli establishment alle profonde crisi economiche, è necessaria per comprendere i punti che stanno alla base di questi risultati pressoché opposti.

domenica 20 novembre 2011

La caccia alle streghe. In Perù uccisi 14 sciamani, ultimi custodi della Terra.

Rosa
Quando ieri sera mio marito mi ha passato questa notizia si è rotto qualche cosa, dentro di me. Ho pianto. E tutta la serata si è fatta inutile, oscura...dolorosa.

La notizia non è recentissima, ma io l'ho letta solo ieri sera: 
Il governo del Perù ha reso noto che quattordici sciamani nel nord-est del paese sono stati uccisi nel corso degli ultimi venti mesi.
Potete approfondire la notizia, come dato di cronaca, QUI

Sono una sostenitrice del curandero peruviano Hernàn Huarache Mamani, seguo con affetto ed interesse, ma anche con una grande soddisfazione per il mio spirito, il percorso di conoscenza da lui proposto e raccontato, ma anche prima di incontrarlo il richiamo “empatico” dei popoli andini era fortissimo. I suoi libri hanno tracciato un solco...pronto a ricevere il seme della conoscenza.

Non è solo questa lettura, però, che ha affinato e risvegliato la mia sensibiltà nei confronti della spritualità andina, da sempre il sentire di loro...il leggerne, anche in termini di fredda cronaca, aveva ed ha, un effetto profondo, oserei dire Karmico su di me.

Una sorta di richiamo amorevole.

Forse per questo la notizia mi ha particolarmente colpita ed addolorata. Mi rendo conto che la morte è un passaggio e che loro più di altri avevano coscienza della rilevanza del Karma e del destino nella loro esistenza.
Non è tanto la morte quindi, di cui, sono certa, loro non avevano paura, ma l'assoluta stupidità della violenza che l'ha accompagnata che mi colpisce...mi fa male.

L' inutilità sconcertante ed offensiva del motivo. Una “caccia alle steghe”, pare, una questione di bieca intolleranza che me lo rende ancora più odioso.

sabato 19 novembre 2011

Cotone e bambini



Quante volte l’abbiamo sentito dire, quante volte l’abbiamo letto sulle etichette, quante volte abbiamo pensato: “Sarà davvero cotone 100%? E che cotone poi?” e siamo rimasti nel dubbio. Le nostre nonne magari avrebbero potuto dare un giudizio esatto sulla qualità della stoffa, noi forse un po’ meno, in questa società di tarocchi e di etichette farlocche.
In ogni caso c’è il tessuto in cotone puro al 100%, vergine, fatto con il filato del cotone raccolto nei campi, non quello ricavato dalla cardatura di vecchi stracci rigenerati o misto a materiale sintetico.
Quello bello, piacevole da indossare, amico della nostra pelle. Non certo a buon prezzo, ma qualche maglietta in puro cotone ancora è possibile comprarla.
Adesso qualcuno mi darà del guastafeste, ma dietro al cotone c’è una breve storia che dobbiamo sapere.

venerdì 18 novembre 2011

LA PAURA DI ESSERE ALTRO CHE NON SISTEMA



La reazione dei più vicini alla mia assoluta contrarietà al governo Monti mi ha fortemente colpito. Vi è disperazione in questo ed una vaga, fastidiosa forma di resa.

Ho parlato con molti di coloro che mi hanno vituperato ed appellato, anche in modo offensivo, sfascista per esempio o disfattista per dire le meno pesanti, ma quasi tutti di fronte alle mie contestazioni alla fine concordavano con le linee di fondo dell’analisi, ma si arrendevano ponendo la medesima domanda Che alternativa abbiamo, tu cosa proponi?.
Molti di costoro erano, davvero vicini, pur nella diversità delle posizioni li ritenevo parte dell’Area di Progresso e Civiltà, forse moderati in alcune espressioni ed analisi, ma sinceramente convinti che fosse necessario modificare le premesse per cambiare qualche cosa.
Ritenevo avessero compreso che senza una visione altra da quella sistemica non si poteva parlare di una reale alternativa a questo ordine di cose. Pensavo che il percorso sulla Coscienza dei Beni Comuni, quella che ci aveva portati alla vittoria referendaria, avesse cementato una base riconosciuta, che si potesse definire patrimono condiviso.
Ero convinto che la quantità industriale di parole sprecate sulla Democrazia Diretta e sulla Sovranità Popolare che le continue, persino fastidiose per ricorrenza e ripetitività, indignazioni avessero finito con il fare breccia. Sino a far comprendere quale fosse la differenza fra Sostituzione e Cambiamento.

Confidavo fossero in grado di riconoscere quindi un’occasione ed un’opportunità da un cambio della guardia.
Mi sbagliavo ed è triste doverlo ammettere.

La razzia in arrivo: acqua e Tav, nucleare e inceneritori

Opera di Giuseppe Giappone
articolo di Libre

«E’ mai possibile dover attendere decenni per completare la rete Tav?». Corrado Passera, il super-banchiere promosso ministro dello Sviluppo dal governo tecnico di Mario Monti, ha fretta di veder realizzata la Torino-Lione, ma non solo: in un’intervista a “Panorama” si lamenta anche dei tempi “eterni” per costruire gli inceneritori e per «rinnovare le reti idriche». Ma l’acqua non doveva restare pubblica, come da referendum? Non per il nuovo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà: la strada maestra, dice, «resta il ricorso al mercato». E se il voto popolare di giugno ha tramortito i partiti con il “no” al nucleare, ad “annullarlo” politicamente provvede il neo-ministro dell’ambiente, Corrado Clini, secondo cui l’atomo è una fonte pulita e sicura, che l’Italia non dovrebbe precludersi. Alla faccia di Fukushima, e della democrazia.

Questo il biglietto da visita del governo Monti, sostenuto da Pd e Pdl: sul fronte ecologico un salto indietro di decenni, al medioevo pre-ambientalista che imponeva di asfaltare il pianeta, spendere miliardi in grandi opere, bruciare i rifiuti producendo tumori e, naturalmente, esporre la popolazione al rischio letale dell’ecatombe radioattiva. Neppure uno spiraglio, anche solo culturale, sul grido d’allarme che, ormai da anni, fior di Premi Nobel continuano a rilanciare sui pericoli del “modello di sviluppo” e sul collasso imminente della “crescita illimitata”, quella che dopo due secoli è ora palesemente alle corde, stritolata dalle tre crisi da essa provocata: la crisi economica (sovrapproduzione da globalizzazione e parassitismo speculativo finanziario), la crisi energetica (superato il picco del petrolio) e la crisi climatica. Se a “impazzire” per primo sarà il clima, sostiene Maurizio Pallante, per la Terra sarà la catastrofe; resteremo “in corsa”, costretti però a rivoluzionare l’economia, solo se il collasso energetico precederà quello climatico.

EROINA BAYER- un “ben tollerato rimedio per la tosse”


Comunicato Stampa, 15 Novembre 2011

Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG Germania)

Pubblicità all’Eroina sui giornali spagnoli
Ricomparse le immagini delle pubblicità della Bayer del 1912

Nella primavera del 1912 la BAYER iniziò una campagna pubblicitaria per l’eroina, sui giornali spagnoli. Alcune di quelle pubblicità, sono state recentemente ritrovate. La multinazionale aveva lanciato il suo “ben tollerato rimedio per la tosse” nel 1898, assieme all’antidolorifico Aspirina.
Le pubblicità ritrovate sono interessanti per vari motivi. Già poco dopo il lancio commerciale i medici avevano notato come il nuovo farmaco avesse un alto potenziale di indurre dipendenza. Nel 1912, mentre era in corso la campagna pubblicitaria, gli esperti ne discutevano ampiamente. Ciononostante la BAYER commissionò delle pubblicità in cui comparivano soprattutto bambini e raccomandava l’assunzione di eroina anche per sintomi piuttosto blandi come irritazione della gola o tosse.
Nel 1900 la BAYER aveva iniziato una campagna pubblicitaria senza precedenti. Le sue pubblicità in tutto il mondo, lodavano enfaticamente il prodotto. Non c’era praticamente malattia per la quale non fosse raccomandata la “formula magica”: sclerosi multipla, asma, cancro dello stomaco, epilessia, schizofrenia e molte altre. Si sosteneva che l’eroina fosse efficace anche contro le coliche intestinali dei bambini. E, per la prima volta, migliaia di campioni gratuiti furono distribuiti ai medici. 

Viene dall’Ungheria la nuvoletta radioattiva di Iodio 131

Foto joerodz
Maria Ferdinanda Piva

AGGIORNAMENTO – il direttore del laboratorio ungherese ammette solo modeste emissioni, e dice in sostanza: non possono essere quelle che si sono diffuse in tutt’Europa. Ci tornerò su.
La sorgente della nuvoletta radioattiva a spasso nei cieli europei è molto probabilmente l’Institute of Isotopes Ltd, che in Ungheria produce isotopi per usi medici, industriali e di ricerca. Non molto lontano, tutto sommato, dalla centrale nucleare di Krsko, di cui si temeva un’avaria.
Lo afferma la Iaea, l’agenzia dell’Onu per l’energia nucleare, in un comunicato stampa diffuso poco fa. Ancora ignote le cause della dispersione della radioattività nell’atmosfera.
La Iaea aveva avvertito l’11 novembre che da giorni si registrava un debole aumento dello Iodio 131 in Europa, sottolineando che non c’era motivo di preoccupazione: la concentrazione era troppo bassa per provocare danni alla salute. E’ preoccupante, però, che le autorità nazionali e internazionali non siano state in grado di localizzarne rapidamente l’origine.

Il comunicato stampa dell’Iaea identificata la fonte dello Iodio 131 in Europa

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giovedì 17 novembre 2011

Il neoministro Clini difende gli Ogm

Il neoministro all'ambiente Corrado Clini in un libro uscito l'estate scorsa si è schierato a favore degli organismi geneticamente modificati. Facciamogli sapere che non siamo d'accordo.
 
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articolo di TerraNuova

Corrado Clini, neo ministro dell'Ambiente e già direttore generale del ministero, in un libro uscito a luglio dal titolo 'Perche' gli Ogm' (a cura di Elio Cadelo, editore Palombi) difende gli Organismi Geneticamente modificati, al centro di molti attacchi da parte degli ambientalisti. Nel capitolo del libro che ha scritto si legge: "Gli Ogm rappresentano uno strumento importante per affrontare le sfide della sicurezza alimentare", ma anche "della protezione dei suoli soprattutto nelle aree marginali ed aride, della lotta contro la desertificazione, della capacità di assorbimento del carbonio dall'atmosfera, della produzione di combustibili alternativi ai combustibili fossili a 'emissioni zero'; oltre che nel settore della protezione della salute, sia attraverso lo sviluppo di farmaci e vaccini, che attraverso l'arricchimento di prodotti agricoli con elementi naturali a forte valore nutritivo".  E, a proposito della ricerca sugli Ogm in Italia, Clini scrive che questa incontra difficoltà per "l'opposizione e spesso i pregiudizi" che si hanno nei confronti dell'ingegneria genetica.

DIFENDERE LA BIOSFERA E SMETTERLA DI PUNIRE GLI INNOCENTI

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DI SUSAN GEORGE
Counter Currents

Immaginate che il mondo sia governato da cerchi concentrici o da sfere di potere, dove la più potente è quella esterna. Oggi il cerchio interno è la trascurata biosfera. Dobbiamo ribaltare questo paradigma. La biosfera deve venire per prima.
Siamo nel mezzo di una grave crisi di disuguaglianza. La ricchezza in Europa e specialmente negli Stati Uniti non è stata così mal distribuita dagli anni '20 o '30. Gli "indignados" hanno assolutamente ragione a identificarsi come il "99%": loro hanno compreso che l'1% ha aumentato enormemente la propria ricchezza, mentre tutti gli altri la stanno perdendo.  
Dal mio punto di vista, la crisi più seria è quella di cui se ne parla di meno: il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. La crisi climatica avrà i suoi peggiori effetti sulla civiltà e farà apparire le nostre preoccupazioni finanziarie banali al confronto.

mercoledì 16 novembre 2011

Beni comuni, usurai e pubblici amministratori

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Intervento di Paolo Brunetti, Presidente del Comitato “Viva la Porrettana viva” nel novembre 2011 a Pistoia)

Io credo che se vogliamo comprendere le ragioni che stanno dietro ai tagli del trasporto pubblico, così come ai tagli di tutti gli altri servizi pubblici (e cioè dei Beni Comuni), sia necessario avere un quadro di insieme che individui quale sia il legame tra i problemi locali e quelli nazionali, europei e mondiali.
Non so infatti quando e se ce la faremo ad uscire da questa situazione.
Ma un primo passo è quello di avere il coraggio di dire le cose come stanno.
Il dato che salta agli occhi di ogni persona di buon senso è che, a distanza di un decennio, l’Europa vede ‘fallire’, uno dopo l’altro, la maggior parte degli Stati che la compongono. E i loro Governi, per pagare i debiti alla banche francesi e tedesche, tagliano tutto ciò che in decenni e decenni di lotte era stato conquistato dai lavoratori: dall’istruzione alla sanità… fino al diritto al posto di lavoro, al salario e alla pensione. Ma non ci avevano detto che era un affare andare in Europa? Ma per chi, allora, è stato un affare l’Europa ?

Il cielo non mente. Brasile, la marea nera è 10 volte più copiosa delle cifre ufficiali


Ho appena finito di scrivere che la marea nera in corso in Brasile (il petrolio esce da una frattura apertasi sul fondale oceanico a 1200 metri di profondità probabilmente in seguito ad una trivellazione della Chevron) presenta inquietanti somiglianze con la marea nera Bp di un anno fa nel Golfo del Messico.
Adesso vengono fuori altre due somiglianze, frutto delle ricerche effettuate da Sky Truth, l’associazione ambientalista che ha sbugiardato a suo tempo le cifre ufficiali (e spudoratamente ribassiste) della marea nera nel Golfo del Messico. Quegli sbugiardamenti – giova ricordare – furono poi superati da una ancor più grave realtà dei fatti.
Prima somiglianza: le stime ufficiali mentono spudoratamente, il petrolio effettivamente sversato nella baia di Guanabara è oltre 10 volte più copioso. Sono 3.738 barili al giorno, non al massimo 330. La stima discende da calcoli effettuati sulla base di immagini satellitari: e il cielo non mente. 

martedì 15 novembre 2011

Frattura nel fondale oceanico. Marea nera fuori controllo al largo del Brasile

articolo di Blogeko

Probabile frattura nella roccia del fondale oceanico, che si trova a 1.200 metri di profondità: nientemeno. E’ la diagnosi formulata dalle autorità a proposito della marea nera che ha coperto circa 163 chilometri quadrati della baia di Guanabara, nel Brasile sud orientale e che – al momento – non si riesce a bloccare.
Molti aspetti di questa vicenda richiamano alla mente la marea nera nel Golfo del Messico, l’anno scorso: a cominciare dall’abitudine di ravanare nei posti più assurdi per cercare il petrolio. Del resto, quello facile da estrarre è stato già estratto.
Inoltre, come nel caso del Golfo del Messico, il petrolio non viene da un pozzo produttivo: è collegato piuttosto ad una trivellazione preparatoria ed esplorativa.
Sta uscendo in mare al ritmo ufficiale di 200-330 barili al giorno: e anche nel caso del Golfo del Messico all’inizio circolavano cifre così modeste.

La Palestina può attendere

Christian Elia
 
Il voto contrario della Bosnia-Erzegovina evita a Usa e Gran Bretagna di esercitare il diritto di veto. Il dossier passa all'Assemblea Generale

Quanto vale una vittoria morale? Non si tratta di merce quantificabile, ma rispetto alla domanda di adesione della Palestina all'Onu - per il momento - non si troverà una risposta a questo dubbio.
Il Comitato di Ammissione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Mac) non ha accettato, venerdì 11 novembre, la richiesta presentata, il 23 settembre scorso, dal presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) Mahmoud Abbas. Servivano nove voti favorevoli su quindici, tanti quanto sono gli stati che siedono nel Consiglio di Sicurezza, tra membri permanenti (Francia, Usa, Gran Bretagna, Cina e Russia) e membri temporanei. Proprio il voto di un membro temporaneo, la Bosnia-Erzegovina, è venuto meno nel momento chiave.