L'uomo ha ridotto la donna a una schiava, la donna ha ridotto l'uomo a uno schiavo. Naturalmente entrambi odiano la schiavitù e vi si oppongono. Non fanno che litigare; basta una piccola scusa e il litigio si scatena.
Ma la vera lotta avviene da qualche altra parte, in profondità; la vera lotta riguarda il fatto che entrambi vogliono la libertà. Non possono affermarlo chiaramente perchè lo hanno completamente dimenticato.
E' così che le persone hanno vissuto, per migliaia di anni. Hanno visto il padre, la madre e i nonni vivere nello stesso modo; questo è il modo in cui le persone vivono da sempre, e lo hanno accettato. La loro libertà è stata distrutta.
E' come se stessimo cercando di volare alti nel cielo con un'ala sola. Alcuni possiedono l'ala dell'amore, altri quella della libertà, ma entrambi sono incapaci di volare. Sono necessarie entrambe le ali.
Amo Osho. Mi ha guidato e mi guida nei ragionamenti e nelle riflessioni.
RispondiEliminaTuttavia elaboro, ovviamente, ragionamenti e riflessioni personali mediati dall'osservazione e dall'analisi dei fatti che ricorrono ogni giorno nella nostra vita. La reciproca schiavitù di cui parla Osho tra uomo e donna e la comune ricerca della libertà sono riconducibili, a mio avviso, ai diversi desideri di fondo dei due sessi. La donna, attraverso il corpo e la bellezza, cerca di sedurre ed accalappiare il maschio per ottenerne soldi, sicurezza, protezione. L'uomo a sua volta cerca nella donna l'oggetto per sfogare la propria animalesca sessualità. Animalesca nel senso che quasi tutti i maschi sono schiavi e non padroni della propria sessualità. Ne sono quasi sempre vittime in quanto, praticamente, incapaci di controllarla (a differenza della donna che ha una sessualità molto più ampia e variegata e che vive senza esserne schiava)
Ognuno quindi tenta di conseguire i propri obiettivi. La propria "libertà".
Naturalmente anche se dovessimo raggiungere ognuno la propria "libertà" saremmo sempre schiavi di altri tremila condizionamenti. Una vita pilotata da banche e da banchieri e dai politici che sono i loro camerieri. Ok mi fermo qui.
Bello l'esempio di chi cerca di volare con un'ala sola. Ma credo che tra qualche anno la donna potrà definitivamente fare a meno del maschio e della sua inseminazione. Potrà scegliersi il figlio a catalogo bello alto biondo e con gli occhi azzurri senza doverlo per forza concepire con uno svedese.
Ed i maschi? Faranno una brutta fine! Ahaha!
Ciao cara
Personalmente amo abbastanza l'attività che i sessi svolgono fra loro, ma temo che su questo maschio (quello che oggi cammina nel mondo) tu abbia ragione... Altro sarebbe se la liberazione e la Coscienza fossero un "bene comune". Le posizioni di Osho sull'argomento sono, notoriamente, avanzatissime ed "altre" rispetto alla moralità corrente, possono essere condivise, nella pratica o meno, ma certamente le due ali sono indispensabili e devono battere insieme perchè si possa volare. Condivido la tua analisi sulla libertà, essa è composita e complessa, ma sicuramente comincia da noi e dalle pratiche quotidiane così come dalle relazioni e dalla loro qualità.
EliminaCiao Gianni
P.s. sarebbe un gran peccato se i maschi facessero "una brutta fine" però! eheh ...