domenica 20 dicembre 2015
sabato 19 dicembre 2015
SEIMILA BAMBINI SCOMPARSI IN ITALIA!
Ma quale Natale, ma che giubileo e porte sante? Basta con le finzioni, i crassi buonismi e le ipocrisie di massa di un belpaese che seguita a negare l’orrore, mentre criminali senza scrupoli fanno affari sulla pelle dei bambini, grazie all’omertà delle istituzioni di ogni ordine e grado. In Europa - secondo i dati ufficiali dell’Europarlamento - scompare un minore ogni due minuti. Migliaia di bambini e adolescenti spariscono ogni anno in Italia nell’indifferenza generale. Questa è una priorità assoluta. Non voltatevi dall'altra parte. Grazie!
Chi vuole può sostenere questa inchiesta sul campo con una donazione spontanea, per portare all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale e internazionale questa barbarie, e così arrestare la mattanza.
conto corrente postale
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dall'estero:
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martedì 15 dicembre 2015
Ma quando diventeremo Umani???
Vero Cuoio e vera Pelle: MISERIA SENZA FINE per le vittime di questa industria in India
Una ipocrisia spaventosa quella vantata dalla cultura indiana secondo la quale le mucche in quel paese sarebbero trattate con rispetto ed empatia.
In realtà questi animali dopo essere stati sfruttati brutalmente per trainare pesanti carichi nelle strade urbane ed extraurbane in alcuni casi, dopo aver subito abusi inenarrabili connotati dalla prigionia nelle fattorie del latte in altri casi, vengono forzate in lunghe marce della morte verso gli impianti dediti allo spellamento per la produzione di cuoio e pellami destinati al mercato occidentale.
Ogni anno milioni di questi individui vengono costretti a compiere dei terrificanti viaggi verso i mattatoi durante i quali non verrà offerta loro neanche una goccia d’acqua per renderli completamente disidratati e pronti al trattamento da parte degli addetti impiegati dall’industria della pelle e del cuoio.
A molti di questi animali vengono fratturate le code nel corso dei maltrattamenti e viene loro strofinato peperoncino o tabacco negli occhi per farli muovere più speditamente.
Alcuni di loro periranno durante questi viaggi a causa della fame, degli abusi, delle ferite e dell’esaustione a cui sono sottoposti.
Le immagini in questo video non rappresentano casi isolati ma i normali standard di trattamento delle mucche in India
domenica 13 dicembre 2015
Allevamenti o lager? Maltrattare gli animali ci fa male
Mangiare carni di animali trattate e conservate con sostanze chimiche ci fa male. Ma usare, sfruttare e mangiare carni di animali maltrattati non ci fa meno male. La compassione passa attraverso il senso di responsabilità.
di Sonia Savioli
Quando ero bambina, negli anni Cinquanta, e accompagnavo mia madre a fare la spesa, ricordo bene le sue discussioni col macellaio perché, prima di pesarlo, togliesse una fettina di carne dal pezzo che lei aveva scelto. La “prima fetta” era marrone scuro, il colore che prende per ossidazione la carne morta a contatto con l’aria. E prende anche un sapore “marrone scuro”. Un’altra cosa che ricordo bene, e che risale alla mia gioventù ignara e carnivora, negli anni Settanta, erano le fette di prosciutto troppo invecchiato in frigorifero, marronastre e dall’odore e sapore ferroso che, dopo aver tentato di mangiare, finivamo per dividere tra i gatti del cortile. Perché io e mio marito, ancora troppo giovani per l’autorevolezza e il buonsenso, avevamo talmente soggezione del salumiere da comperarne più di quello che eravamo in grado di consumare.
Ma oggi il problema non si porrebbe: i prosciutti, crudo e cotto (il cotto un tempo diventava grigio-giallo), mantengono il loro colore rosso e rosa all’infinito. Così come le carni nei pacchetti di plastica o sui banconi delle macellerie. Non c’è più pericolo di ossidazione. Il progresso ci dona carni di manzo, di pollo, di maiale sempre rosee e rosse, e che non puzzano più del loro odore naturale di carne morta, e morta da parecchi giorni.
venerdì 20 novembre 2015
Se fosse viva le scriverei: "Scusati Oriana..."
Dopo i morti di Parigi e la "riedizione" delle analisi e delle affermazioni di Oriana Fallaci, Simone Perotti apre il cuore ad un appello, affinchè smettano follia e irrazionalità.
di Simone Perotti - Il Cambiamento
Se fosse viva le scriverei: "Scusati Oriana...". Lo farei col garbo e il rispetto che un piccolo scrittore deve a una grande autrice, ma con la convinzione che un uomo del Mediterraneo ha raggiunto studiando, viaggiando, vivendo e maturando una propria salda opinione, da riferire senza mezzi termini o false reverenze, come faceva lei.
"Scusati Oriana..." perchè la tesi che questa sia una guerra di religione è troppo superficiale per una intellettuale raffinata come te. Perchè uno scrittore letto da tante persone ha la responsabilità di smontare sempre la soluzione più semplice, non sostenerla. Perchè nella complessità occorre cautela e profondità, se si vuole partecipare al processo lento e vitale della formazione di una coscienza critica civile diffusa. Perchè sostenere che vi sia in atto una crociata all'incontrario è scorretto dal punto di vista storico, giacchè non vi è alcuna Terra Santa da conquistare in Occidente, nè ricchi e potenti mercanti mediorientali interessati ai nostri mercati, come era, appunto, all'incontrario. Perchè non ricordare la nostra Santa Inquisizione, assai più longeva e istituzionale dei fanatismi islamisti, sbilancia ogni valutazione proprio in seno al processo storico.
martedì 17 novembre 2015
Il costo umano dei pesticidi. Le foto di Pablo Ernesto Piovano in un video documentario
El Costo Humano (Agrotóxicos) - por Pablo Ernesto Piovano
Articolo di: redazione Informasalus
Quali sono gli effetti della diffusione delle colture geneticamente modificate in Argentina? Lo mostra il fotografo Pablo Ernesto Piovano nel reportage El costo humano de los agrotóxicos, il costo umano dei pesticidi che documenta la condizione della popolazione del suo paese che lavora o vive nei pressi dei campi coltivati a soia ogm dove si vengono usate dosi massicce di diserbanti.
Le foto rappresentano una denuncia alla multinazionale Monsanto, responsabile della coltivazione di soia geneticamente modificata abbinata all’utilizzo del diserbanteRoundup che contiene glifosato.
Le foto rappresentano una denuncia alla multinazionale Monsanto, responsabile della coltivazione di soia geneticamente modificata abbinata all’utilizzo del diserbanteRoundup che contiene glifosato.
sabato 14 novembre 2015
Parigi, un evento militare - Pino Cabras
La strage di Parigi del 13/11 non è solo un evento terroristico e spettacolare. È un evento militare di notevole entità, un messaggio che porta la guerra in casa [P.Cabras]
di Pino Cabras.
La tremenda strage di Parigi del 13 novembre 2015 non è solo un evento terroristico spettacolare. È anche un eventomilitare di notevole entità nel cuore di una grande metropoli europea. Abbiamo già visto in altre circostanze, nel corso degli ultimi 15 anni, una serie di attentati coordinati con precisione e con risorse organizzative capaci di creare forti shock stragisti in grandi città. La macabra contabilità accelera e aumenta ormai la frequenza dei massacri (a Beirut appena ieri).
Anche stavolta si fa notare una manovalanza di assassini che si rifà al jihadismo. Non c'è da stupirsi che essa abbia un peso militare sempre maggiore, essendo una legione di avventurieri istruiti con tecniche sofisticate, schierata su molteplici linee del fuoco geopolitiche, pronta a prestare i suoi servizi per demolire interi Stati, e allo stesso tempo ricca di coperture e sovvenzioni statali, persino degli Stati che ne subiscono le interferenze nella loro sicurezza nazionale.
À la guerre comme à la guerre
Massimo Mazzucco
Vi ricorda qualcosa?
A poche ore dagli attentati dell'11 settembre, dagli schermi di tutti i networks americani rimbalzavano nel mondo le scritte "War against America", "America under attack", "America at war". Questo servì a preparare l'opinione pubblica mondiale a quello che poi sarebbe conseguito, ovvero l'invasione militare dell'Afghanistan.
Ed oggi questo tam-tam mediatico, che ci parla così ossessivamente di "guerra", servirà probabilmente a preparare l'opinione pubblica mondiale ad una violenta escalation della guerra in Siria, e forse anche ad una possibile invasione del loro territorio da parte della solita "coalizione" delle Forze del Bene.
lunedì 9 novembre 2015
Dopo l’euforia dell’Expo
L’euforia da Expo è stata venduta con gran dispiegamento di forze e alla fine il mantra che ripete ossessivamente “Expo è un successo” si è affermato. Ecco quello che di Expo non ci raccontano
di Mario Vitiello
A qualche giorno dalla fine dell’Expo, è possibile iniziare a fare alcuni bilanci dell’evento che ha occupato la scena politica e sociale milanese (e a tratti anche nazionale) negli ultimi cinque anni. Expo è un evento complesso, che riguarda la città di Milano e probabilmente l’intera nazione, che interessa molti settori, e ancora oggi sono tante le domande aperte, molti i rischi incombenti – non tutti noti – e innumerevoli le ferite che si devono ancora rimarginare. Per questo è necessario premettere qualche informazione riguardo gli assetti delle società che governano Expo, per comprendere quali siano le criticità e le contraddizioni presenti sullo scenario milanese (ma non solo) per i prossimi anni.
La proprietà delle aree è di Arexpo Spa, la società che ha comperato il milione di metri quadri su cui si sta svolgendo l’evento. Li ha acquistati da Cabassi, da Fondazione Fiera e da Poste Italiane, pagandoli uno sproposito (grazie ad una speculazione tipo “mani sulla città” garantita dalla giunta Moratti), indebitandosi con le banche (principalmente Intesa San Paolo per circa 160 milioni) e con la stessa Fondazione Fiera (per circa 50 milioni di euro). La gara indetta negli scorsi mesi per trovare un compratore per le aree del sito è andata deserta, e in molti stanno pensando a cosa fare di queste aree, che per il momento sembrano interessare a tutti ma che nessuno vuole.
lunedì 19 ottobre 2015
Quello che le Pecore non Fanno
...E tu, quando prenderai atto di chi sei realmente?...
***
Traduzione di Anticorpi.info
Avete mai avuto la sensazione di essere circondati da automi, persone che si limitano adimitare la vita, senza viverla realmente?
Qualcuno li chiama uomini-pecora, cioè gente che si è adattata particolarmente bene a vivere in funzione del ruolo che il sistema ha cucito loro addosso: lavorare/consumare /obbedire.
Sono stati programmati per essere docili, stupidi e facilmente comandabili. Sono particolarmente entusiasti nel seguire la cultura che ci ha condotti fin qui, ed amano fondere se stessi nel pensiero e comportamento di gruppo.
Colpevolmente disinformati, sono prevedibili, obbedienti, ingenui ed incapaci di mettere in discussione qualsiasi concetto sia stato loro inculcato dall'alto. Costoro si schierano sempre dalla parte della cultura dominante e delle dinamiche da stato di polizia da cui sono schiavizzati. Riescono a concentrarsi realmente solo sulle mansioni che sono state loro assegnate, in cambio dell'illusione di vivere in 'sicurezza.'LA BRUTTA E TACIUTA STORIA DEL VACCINO ANTIPERTOSSE - COMILVA
... E ancora sulla pertosse! Tanto perchè sia chiaro...
***
Il New York Times riferisce di un nuovo studio che ha rilevato come il maggior rischio per i bambini di essere infettati con il batterio che causa la pertosse arrivi dai fratelli maggiori. I Times spiega che questo “è probabilmente il risultato della diminuita immunità tra i bambini e adolescenti che hanno ricevuto il vaccino DTaP (ndt: difterite, tetano pertosse acellulare)”
Infatti, la diminuita immunità è un problema serio del vaccino combinato DTaP. Uno studio recente pubblicato su Pediatrics conclude:
la protezione data dal vaccino DTaP diminuisce nel giro di 2-4 anni. E’ possibile che la mancanza di una protezione a lungo termine dopo la vaccinazione contribuisca ad aumentare i casi di pertosse tra gli adolescenti
Ma il Times sta disorientando i suoi lettori raccontando loro solo una parte della storia, lasciando i lettori con l’impressione che basterebbe fare più “richiami” per risolvere il problema.
Non è così.
Individui Vaccinati diffondono la malattia
La diminuzione della immunità in se stessa non spiega il trend descritto. Come puntualizza un altro recente studio pubblicato nel giornale Clinical Infectious Diseases...
domenica 18 ottobre 2015
Dopo l’ISIS, vaccini e pertosse una priorità nazionale
di Marcello Pamio - www.Disinformazione.it
I servi o “camerieri dei banchieri”[1] hanno deciso. La manovalanza delle lobbies farmaceutiche hanno preso la decisione per tutti noi. A Roma gli assessori alla Sanità delle Regioni italiane hanno deciso all'unanimità di inserire nel nuovo "Piano nazionale di prevenzione vaccinale", la previsione di non ammettere nelle scuole i bambini che non siano in regola con il libretto delle vaccinazioni.
Della serie: “Per andare a scuola bisogna essere vaccinati”.
Della serie: “Per andare a scuola bisogna essere vaccinati”.
Gongolano le case farmaceutiche perché il piano vaccinale costerà a noi contribuenti la bellezza di 200 milioni di euro, senza parlare del costo incalcolabile che pagheremo in termini di salute…
Tale misura da Stato totalitario è sollecitata, tra l'altro, da una “firmatissima” petizione lanciata sul sito change.org dalla madre di una bimba di Cesena che ha contratto la pertosse.
Tale “firmatissima” petizione - come l’ha etichettata La Repubblica - riguarda circa 20 mila persone, quindi non proprio una petizione a furor di popolo, anche se grazie al terrorismo di Stato e alla vergognosa campagna mediatica di giornali e televisione, molte persone impaurite finiranno per cedere alle pressioni…
Tale misura da Stato totalitario è sollecitata, tra l'altro, da una “firmatissima” petizione lanciata sul sito change.org dalla madre di una bimba di Cesena che ha contratto la pertosse.
Tale “firmatissima” petizione - come l’ha etichettata La Repubblica - riguarda circa 20 mila persone, quindi non proprio una petizione a furor di popolo, anche se grazie al terrorismo di Stato e alla vergognosa campagna mediatica di giornali e televisione, molte persone impaurite finiranno per cedere alle pressioni…
mercoledì 14 ottobre 2015
Alimenti che guariscono: i fichi
da: Informasalus
I fichi sono frutti squisiti, che maturano di solito tra luglio e settembre e possono essere gustati freschi o secchi; in entrambe le modalità sono un alimento prezioso per la pressione sanguigna, grazie all’elevato livello di potassio, per il sistema digestivo e per la salute delle ossa.
Quali sono i benefici?
PRESSIONE SANGUIGNA
Sia freschi sia secchi, i fichi contengono potassio, essenziale per il buon funzionamento di muscoli e nervi, l’equilibrio dei fluidi nell’organismo, la regolazione del battito cardiaco e dell’equilibrio idrico. Sono un alimento ideale per gli ipertesi.
SALUTE DELLE OSSA
Sono una buona fonte di calcio: una porzione fornisce il 10% della dose giornaliera di calcio raccomandata. Il calcio è importante per la crescita delle ossa e la loro salute. Il contenuto di potassio dei fichi aiuta anche a ridurre la perdita di calcio attraverso...
Quali sono i benefici?
PRESSIONE SANGUIGNA
Sia freschi sia secchi, i fichi contengono potassio, essenziale per il buon funzionamento di muscoli e nervi, l’equilibrio dei fluidi nell’organismo, la regolazione del battito cardiaco e dell’equilibrio idrico. Sono un alimento ideale per gli ipertesi.
SALUTE DELLE OSSA
Sono una buona fonte di calcio: una porzione fornisce il 10% della dose giornaliera di calcio raccomandata. Il calcio è importante per la crescita delle ossa e la loro salute. Il contenuto di potassio dei fichi aiuta anche a ridurre la perdita di calcio attraverso...
Dr Ellsworth: 98 anni, cardiochirurgo attivo fino a 95 anni: ecco perchè sono vegano
Dr. Ellsworth Wareham, 98 anni nel video che segue, cardiochirurco toracico che è stato operativo fino a 95 anni. DA 50 anni è vegano.
“Il veganesimo è una forma molto sottile di nutrizione. E' un po' estremo dire ad una persona che sta usando carne nella sua alimentazione, che si andrà a togliere tutto dal suo modo di nutrirsi abituale. Quando ero attivo in medicina, dicevo ai pazienti che una dieta a base di vegetali, era un modo sano di procedere nella vita e quindi che stesserto il piu' possibile lontano dai cibi animali . Le persone sono molto sensibili sul tema cibo che mangiano. Puoi dire loro di praticare rilassamento, una buona attitudine mentale e lo accetteranno. Ma se dici loro che cosa stanno mangiando... si inquietano. Se un individuo mostra desiderio di ascolto, cercherei di spiegargli su base scientifica, come penso sia meglio che faccia – Dr. Ellsworth Wareham
martedì 13 ottobre 2015
Multinazionali: un flagello per l’intera umanità
In effetti possediamo una efficace arma... se solo ne fossimo coscienti!
Sostengo da sempre che il boicottaggio possa contribuire, in maniera significativa, a fermare la mostruosa macchina del sistema!
Sostengo da sempre che il boicottaggio possa contribuire, in maniera significativa, a fermare la mostruosa macchina del sistema!
Buona lettura!
Una multinazionale è un’azienda che copre, come dice il nome, più nazioni. Il modo in cui lo fa è ovviamente dipendente dalle legislazioni dei vari paesi in cui è presente ma c’è sempre un board direttivo sopranazionale, che decide quello che tutte le filiali sparse nei vari paesi sono tenute a fare.
Quello che caratterizza una multinazionale è che, proprio per la sua natura giuridica, ha come unico scopo quello di procurare delle rendite ai suoi azionisti. E’ l’unica cosa che conta ed è anche l’unica cosa su cui è attaccabile. Qualunque altro fattore non tocca questo tipo di azienda perché di fatto non rientra nel suo statuto.
Ed è proprio questo che rende le multinazionali un flagello: di fatto, dato che il loro scopo è quello descritto sopra, qualunque cosa facciano per perseguirlo è sostanzialmente lecito. Dal punto di vista legale la cosa ha non pochi risvolti: tanto per iniziare diventa problematico attaccare una multinazionale su quel piano in quanto, cambiando le leggi da paese a paese, emettere un’accusa efficace diventa un’impresa epica già di per sé, soprattutto perchè la sede legale a quel punto conta poco o nulla e non ha nulla a che vedere con la nazionalità degli azionisti che, ovviamente, possono essere ovunque.
Il secondo aspetto è ovviamente quello legato al potere economico...
domenica 11 ottobre 2015
Libertà - Osho
L'uomo ha ridotto la donna a una schiava, la donna ha ridotto l'uomo a uno schiavo. Naturalmente entrambi odiano la schiavitù e vi si oppongono. Non fanno che litigare; basta una piccola scusa e il litigio si scatena.
Ma la vera lotta avviene da qualche altra parte, in profondità; la vera lotta riguarda il fatto che entrambi vogliono la libertà. Non possono affermarlo chiaramente perchè lo hanno completamente dimenticato.
E' così che le persone hanno vissuto, per migliaia di anni. Hanno visto il padre, la madre e i nonni vivere nello stesso modo; questo è il modo in cui le persone vivono da sempre, e lo hanno accettato. La loro libertà è stata distrutta.
E' come se stessimo cercando di volare alti nel cielo con un'ala sola. Alcuni possiedono l'ala dell'amore, altri quella della libertà, ma entrambi sono incapaci di volare. Sono necessarie entrambe le ali.
martedì 6 ottobre 2015
BARNARD di Franco Remondina
Gran bella risposta di Franco Remondina ad un articolo/sfogo di Paolo Barnard, pubblicato di recente anche su Come Don Chisciotte ...
Direi, un ottimo spunto di riflessione! Meditate... meditiamo tutti!
E buona giornata!
di Franco Remondina (dodicesima.com)
Innanzitutto,l'antefatto: http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=1299
Jervè, mi spedisce il link a questo articolo via mail…
Dopo la lettura, faccio spallucce, cerco di rintracciare Jervè telefonicamente ma è “spento”, troppo presto?
Cosi, rimango in stand-by…
Poi invece di stare zitto, decido che alcune cose sono sfuggite a Barnard e a tutti quanti. Quali?
La prima cosa è che il corpo fisico NON È una macchina!!!
Questo, che il corpo sia una macchina, è il paradigma della medicina, tuttavia è falso.
È cosi falso che i risultati si vedono nei fatti.
Barnard, inconsapevolmente, ammette che la medicina ha fallito! Se gli uomini più ricchi del mondo, avendo quel problema, sono ricorsi alla medicina ufficiale (chemio, radio, chirurgia), e sono morti, Barnard, giunge ad una conclusione paradossale: la medicina alternativa ha fallito!!! Sic…
La conclusione avrebbe dovuto essere: la Scienza ha fallito.
domenica 4 ottobre 2015
Franceschetti: perché il potere ha paura della spiritualità
da: LIBRE
Oppio dei popoli? Sì, quando la religione “perde l’anima” e si trasforma in struttura di potere basata su oscuri dogmi. Ma se si indaga su Buddha, Cristo e Maometto, sull’Ebraismo e sull’Induismo, si scopre che il messaggio fondamentale – la potenza assoluta della dimensione spirituale – è stato regolarmente neutralizzato e rimosso, specie in Occidente, perché mette in crisi il nostro sistema basato sul dominio: «Un individuo che vive la sua spiritualità è più libero dalle paure, quindi meno controllabile: ecco perché la spiritualità è stata così accanitamente combattuta, anche attraverso le stesse burocrazie religiose». Il giurista e saggista Paolo Franceschetti sostiene di averne avuto conferma studiando le grandi religioni. Dall’India al Medio Oriente, tutti i leader religiosi originari hanno trasmesso il medesimo credo, assolutamente positivo e destabilizzante: la divinità è già presente in noi, bisogna solo imparare ad “attivarla”. La rivelazione: è possibile trasformare radicalmente la propria vita, aprire gli occhi e superare ogni problema “trovando Dio” innanzitutto con la meditazione. Una verità che l’élite mondiale conosce da sempre e che ha cercato di tenere nascosta, sostiene Franceschetti. Ma ormai “i tempi stanno cambiando”, come cantava il giovane Dylan. E il “grande risveglio” è già cominciato.
venerdì 2 ottobre 2015
FOOD RELOVUTION: LA VERITÀ SULL'INDUSTRIA DELLA CARNE
L'ultimo, efficacissimo lavoro del regista di "Un altro mondo". Thomas Torelli prepara un film documentario che denuncia l'impatto insostenibile su ambiente e salute dell'insutria della carne. "Food ReLOVution" vi farà aprire gli occhi e cambiare modo di mangiare.
Il sottotitolo già ci accompagna: "Tutto ciò che mangi ha una conseguenza”. Quello che ci propone Thomas Torelli è un percorso di consapevolezza che passa attraverso la presa di coscienza del volto nascosto dell'industria della carne, del consumo ormai esasperato di proteine animali che fa ammalare uomo e ambiente.
Il film documentario su cui Torelli, già regista del fortunatissimo "Un altro mondo", sta lavorando è frutto di un impegno di anni; è riuscito ad analizzare e documentare le conseguenze dell’enorme consumo di carne in atto soprattutto nel mondo occidentale in questi ultimi decenni. La pellicola sarà distribuita la prossima primavera ed è in fase di ultimazione e montaggio. Il film vede il sostegno e la media partnership di Terra Nuova Edizioni ed Essere Animali, ma ha anche bisogno del sostegno di tutti coloro che stanno cambiando alimentazione e stile di vita per salvare l'uomo e il pianeta. Per questo ha preso il via una campagna di raccolta fondi cui tutti possono partecipare per diventare pilastri e motori di questo cambiamento necessario.
Sono diversi gli aspetti su cui si sofferma il film. «Innanzi tutto i danni sulla salute umana conseguenza di una cattiva alimentazione» prosegue Torelli. «Il film parte dagli studi di T. Colin Campbell per arrivare ai danni che un consumo eccessivo di proteine animali produce sull’ambiente. Basti pensare che per produrre un chilo di carne da allevamento intensivo si consumano più di 16mila litri di acqua, per esempio. Gli animali inoltre mangiano cereali che potrebbero benissimo sfamare schiere e schiere di persone oggi malnutrite. L’eccesso è divenuto insostenibile, è assurdo uccidere 70 miliardi di animali l’anno per mangiarli, è saltata ogni regola di convivenza sul pianeta. Questi animali vivono, poi, in condizioni di una crudeltà unica, in modo innaturale, per loro forse la morte è il momento meno doloroso. Ebbene, mettere insieme tutti questi aspetti è ambizioso, è una grande sfida. Ma questo film vuole essere strumento per informare, quindi accettiamo la sfida». «E, si badi bene, l’obiettivo non è trasformare in vegane tutte le persone del mondo. Qui paghiamo l’errore di avere diviso in fazioni le persone sul fronte alimentare e dove c’è divisione manca l’unione che fa la forza. Il fine è rendere consapevoli più persone possibile, perché quando si sa e si conosce, si cambiano di conseguenza le abitudini errate. Se dieci milioni di consumatori nel mondo decidessero di stare un giorno la settimana senza carne, ciò avrebbe già un impatto enorme sul pianeta».
«L’uomo ha trasformato l’industria alimentare in un processo utilitaristico volto solo al guadagno» conclude Torelli. «Il fine non è più nutrire, ma generare il massimo profitto. La maggior parte del cibo che passa per l’industria è dannoso per l’uomo. Dannoso nel tempo. E parliamo solo di coloro che hanno accesso alle risorse alimentari. Gli altri sono destinati a morire di fame. Sempre in nome del business».
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giovedì 1 ottobre 2015
Vivere alternativo
Che si tratti di una comunità di “ardimentosi equilibristi” che hanno scelto di vivere in case sospese fra gli alberi, come accade in Piemonte ed in molti paesi del nord Europa, oppure di semplici ecovillaggi all’interno dei quali sperimentare un’esperienza comunitaria a contatto con la natura,l’ambizione d’intraprendere un percorso di vita alternativo sembra contagiare un sempre maggior numero di persone.
Da un lato la recessione economica e la conseguente progressiva incapacità di costruire un reddito necessario al sostentamento proprio e della famiglia, dall’altro le condizioni sempre più disumane in cui versano le grandi città, soffocate dall’inquinamento e dalla delinquenza, con un tessuto sociale profondamente marcescente, non possono che indurre alla ricerca di un’alternativa alla canonica dimensione di vita cittadina.....
martedì 15 settembre 2015
Coscienza e stili di vita
Coscienza e stili di vita - Vasco Merciadri
http://www.anima.tv - Intervento di Vasco Merciadri a "Dialoghi sulla Coscienza" (10-11-12 aprile 2015, Villa Bertelli - Forte dei Marmi - Evento organizzato da Simona Barberi Eventi)
giovedì 10 settembre 2015
La paura...
«La paura non ti protegge da nulla e ti espone a tutto! Il che non vuol dire che non si debba essere prudenti. Papà diceva: la prudenza è l’intelligenza del coraggio.»
[Daniel Pennac - Storia di un corpo]
[Daniel Pennac - Storia di un corpo]
mercoledì 9 settembre 2015
Perdersi... ritrovandosi
Amo tantissimo isolarmi nel silenzio della natura... dove mi perdo... ritrovandomi...
(Immagini della campagna Lodigiana)
lunedì 7 settembre 2015
domenica 6 settembre 2015
sabato 5 settembre 2015
LA LUCE ...
La luce
Camminando questa vita
guardando ed osservando
come l’umanità ripeta sempre
se stessa e i propri errori
La stanchezza del passo
l’alternanza uno e poi l’altro
Quello che vorrei sarebbe l’entusiasmo
di chi scopre, di chi vive
di chi vede per la prima volta
Quello che vorrei sarebbe il cambiamento
che scorre …che cresce
che illumina il mondo
Quello che vorrei sarebbe fare un cerchio
condividendo ed ascoltando
insegnando ed imparando
Per aprirsi dopo al mondo…
come fanno i baccelli a propagare
Quello che vorrei sarebbe essere parte
saper d’essere Uno insieme al Tutto
sentir la voce e la musica di dentro
Quello che vorrei è il canto della Madre
carico d’empatia ed il suo richiamo
quello che vorrei … in fondo
è riveder la Luce
https://giandiego.wordpress.com/2015/07/09/la-luce/
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