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Da quella fossa comune d'Irlanda nasce una riflessione...
Cosa ci aspettiamo da questo sistema, corrotto ed ipocrita sin nelle proprie teologie… laddove dovrebbe risiedere l'etica e la morale d'una civiltà, seppure con il filtro di un potere sempre e solo a caccia della propria conservazione e riproduzione.
Nel marasma di un racconto storico che è narrazione del potere e dei vincitori. Come possiamo pensare che un sistema, in sé stesso marcio sin nelle sue motivazioni spirituali, possa produrre alcunchè che non sia a sua volta putrescente. Lo vediamo ogni giorno nell'ipocrisia dilagante nella società, nel gioco delle doppie, triple, quadruple morali, nell'egoismo delle etnie e dei popoli eletti. Nell'impotenza etica di una politica in sé incapace di rappresentare altro che non sé stessa. Nel gioco ad uccidere e a dominare di un potere senza alcun senso del dovere, capace solo di nutrire la propria infame avidità.
Come potremmo aspettarci altro se sin dalla catechesi ci educano a questo modello, se il nostro stesso DNA è programmato in quel senso, se l'umanità stessa è monumento all'ipocrisia. É per questo che il cambiamento dovrà passare da qui se vorrà davvero essere metabolizzato e modificare qualche cosa che non sia un momentaneo e superficiale adattamento di circostanza, che non divenga un gattopardesco rinnovamento che non rinnova.
Fate quel che dico e non guardate ciò che faccio non potrà mai funzionare davvero... eppure è a questo che si educano da secoli le nostre classi dirigenti, ammesso che familismo, ereditarietà, classismo ed èlitarismo non bastino a descrivere un potere che non ha nulla a che condividere con conoscenza e compassione che è monumento all'egoismo ed alla follia autoreferente.
Rosa Bruno
Ricordo un film che trattava di una tematica analoga e di una storia vera sempre legata a questi orribili misfatti. E' vero, se si continuerà su questo modello di ipocrisia bigotta, il rinnovamento gattopardesco di cui tu parli sarà la regola ancora per molto tempo, nei dei secoli, amen.
RispondiEliminaTemo tu abbia ragione caro Daniele... gli esseri umani sono artisti nell'arte del cambiar tutto per non cambiare nulla!
EliminaCiao Rockpoeta :)
P.s. una missiva per te Daniele, ti porto i cari saluti di Gabriella G. Costa ... (Babelle)
EliminaLa ricordi vero? Impossibile dimenticarla! :))
si la ricordo contraccambio i saluti :-)
RispondiEliminaLo farò molto volentieri!
EliminaPerdona il "fuori tema", ma ieri sera, stavo chiacchierando con lei su GooglePlus e mi ha detto di averti visto tra i commenti ai miei ultimi post ed avrebbe voluto salutarti lei stessa, ma dal dispositivo da cui scriveva le risultava impossibile (per questioni di login, mi sembra di aver capito) accedere ai commenti del blog... e così l'ho fatto io per lei :)
Ciao Daniele, buona serata!
Ci si dimentica facilmente dei momenti più orridi del passato, e spesso li si ripropone. E' vero, molte battaglie di civiltà sono isolate e incomprese, ci si dimentica troppo spesso di essere umanità.
RispondiEliminaCiao Costantino, purtroppo in quel che dici c'è sin troppa verità. L'arte della "dimenticanza" è una di quelle in cui l'umanità riesce meglio. In questo caso poi devo constatare come, nonostante le mille ed una nefandezza di Santa Madre, ci siano ancora moltissimi disposti a fingere di non vedere.
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