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L'anarchia, innanzi tutto è stato dello spirito, nasce cioè dall'esigenza personale di condivisione, orizzontalità, circolarità.
Nasce da una visione e da un bisogno che risiede, appunto, nell'anima come caratteristica peculiare.
A differenza di molte definizioni, cosiddette politiche essa è, prima di tutto, acquisizione personale.
Un libertario attua la sua visione, partendo da se stesso e dalle sue relazioni e rapporti; proietta il suo stesso bisogno di libertà ed autodeterminazione verso il mondo che lo circonda, fa dell'empatia e dell'ascolto il suo quotidiano e definisce la normalità partendo non già da una serie di regole ma dal sentire, dall'essere e dal condividere.
Nell'anarchico, anche nell'individualista, la solidarietà è atto naturale, congenita e fondamentale …
Lo specismo diviene scelta facile e naturale, così come la compassione ed in collegamento profondo con quest'ultima.
Anarchismo è scelta di rispetto per se stessi e per gli altri, per la vita intesa nel suo concetto più alto, vasto e nobile, come nessun'altra nella storia umana.
Rosa Bruno
Concordo pienamente: si tratta di un stato dello spirito, di un modo d'essere e di sentire.
RispondiEliminaAssolutamente!
EliminaCiao mr.Hyde :)
Ciao amica mia ... condivido pienamente le tue parole ... a cui si adatta la seguente frase di cui ora non ricordo l'autore ... l'utopista disegna nuove stelle nel firmamento dell'umanità ma viaggia in un mare senza porti
RispondiEliminaNamastè
È vero amico caro, ma egli si adegua al suo girovagare ed accetta l'eresia come retaggio, facendone ricchezza. Inoltre nel suo girovagare egli conosce i mille idiomi delle genti del mondo :)
EliminaNamastè
"Gli anarchici li han sempre bastonati", canta Guccini e così è perchè la libertà di pensiero, e il rispetto necessario che ne deriva, sono lo spauracchio d'ogni forma di potere.
RispondiEliminaBel post.
Ciao!
Il potere non sopporta la libertà e detesta il pensiero. Quando poi vanno insieme li chiama ribellione.
EliminaCiao cara Sari, grazie :)
"Anarchismo è scelta di rispetto per se stessi e per gli altri, per la vita intesa nel suo concetto più alto, vasto e nobile, come nessun'altra nella storia umana." Così sarebbe fantastica ma per come è la natura umana è anche una probabile utopia.
RispondiEliminaCiao Daniele, sì, certamente lo è... ma questo è quello che io sono e che voglio continuare ad essere.
EliminaE se anche la moltitudine lo volesse e smettesse di farsi manipolare e di obbedire pedissequamente, non sarebbe più utopia, ma fantastica realtà!
Un caro saluto ;)