Un novizio appena entrato in un monastero Zen, era tutto compreso del suo nuovo destino e continuava a fare domande per seguire al meglio la disciplina.
Giunse anche dinanzi al maestro e gli chiese: "Sono appena entrato nel monastero e vorrei giungere quanto prima alla liberazione. Cosa devo fare?".
Il maestro allora gli chiese se quel giorno aveva pranzato. "Sì", rispose il novizio, attendendo una grande rivelazione. "Bene -fece il maestro- allora lava la ciotola!".
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Mia riflessione:Il cammino per la liberazione non ha bisogno di gesti eclatanti, ma di riempire i gesti quotidiani, anche quelli più semplici e umili, del loro vero significato.
Il novizio si attendeva chissà quale rivelazione, mentre le regole da seguire per raggiungere la liberazione sono veramente poche e semplici.
C'è anche chi attende continuamente i miracoli, ovvero fatti soprannaturali, apparizioni, profezie, ecc. per credere al divino, mentre non si accorge dei veri miracoli che continuamente avvengono attorno a sè.
Il vero miracolo non è volare in aria o camminare sulle acque, ma camminare sulla terra! 😉
Ricordo una pubblicità : - La felicità è nelle piccole case !!!! San Pietro rispose : - Non case.... Cose !!.Ed è vero tutti ci aspettiamo grandi cose per essere felici ma, non ci accorgiamo che abbiamo già tutto (o quasi)per esserlo. Tutto viene strumentalizzato, reso incomprensibile per tenerci buoni (direi schiavi del sistema)Essere liberi, è un'altra cosa... Bisognerebbe vivere senza l'assillo dei media, magari immersi nella natura. Si, in natura c'è tutto ciò che abbiamo bisogno per essere liberi. Con questo non voglio dire di ritornare alle caverne. Guardare un albero che si erge maestoso, ascoltare il vento, nutrirsi del pane quotidiano che Dio ci ha già dato... Noi nella preghiera a Lui rivolta, gliene chiediamo ancora!!! Se l'essere umano fosse stato umile e amando il suo prossimo, con il pane che Dio ci ha donato, sai quanta libertà e felicità avremo già goduto.... Io ho fede, spero un giorno di essere libero.... Scusa lo sfogo ma, la parola libertà, mi esalta.Antonio
RispondiEliminaCiao Antonio, bello il tuo sfogo, invece! Mah sai, in fondo tutti i maestri hanno sempre attirato la nostra attenzione su questo... la "salvezza" sta nel cammino. Non siamo padroni del nostro karma, ne siamo parte, ma fondamentale non è la meta, ma il percorso.
Elimina"Lava la Ciotola" perchè è la cosa giusta da farsi dopo aver mangiato. L'assoluta semplicità della vera sapienza è nel camminare sul proprio sentiero con gioia.