Libertà questa parola che tutti hanno a cuore e di cui tutti si riempiono la bocca.
Poi succede che fai una scelta perchè è un tuo diritto, hai la libertà di farla.
In un paese democratico dove vige lo stato di diritto questa sarebbe la normalità. Ma in questo paese, dove si è instaurata una tirannia politico-sanitaria, con la complicità di un popolo ignavo, non lo è.
E diventi così, improvvisamente un criminale, un essere ignobile, un reietto da perseguire e punire nel peggiore dei modi. Vieni relegato il più lontano possibile dal normale svolgimento sociale. Ti si preclude tutto, ti è concesso solo il supermercato e, bontà loro, la farmacia... e forse l'ottico e la pompa di benzina.
Ti accorgi poi, non senza dispiacertene, che i primi a voltarti le spalle sono i parenti senza rivolgerti nemmeno una parola di supporto... non una cazzo di parola.
Seguono a ruota gli amici o comunque quelli che si dichiaravano tali.
E allora io dico, che sia benedetto questo morbo, poichè ha contribuito a far chiarezza, a mettere in luce la vera natura delle persone che ti gravitano attorno.
Al contempo te ne ha fatte incontrare altre, persone belle, Anime affini che vibrano e risuonano con te sulle medesime frequenze.
E per questo dico Grazie.
Per tutto il resto, verrà il tempo.
Questa situazione ha svelato le relazioni umane.
RispondiEliminaSi faticava a riconoscere che alcune di esse erano prive di sentimento, eppure lo sapevamo, ma speravamo di sbagliarci.
Restano i veri amici, quelli su cui contare anche in casi difficili come questi tempi ci impongono.
Namastè
Sì, restano i più preziosi. Questa sorta di scrematura, malgrado lasci in bocca un po' d'amarezza, va considerata come una cosa positiva, in fondo.
EliminaNamastè