venerdì 2 settembre 2011

Morire in laboratorio. Quando la cavia è umana

fonte: Terra
Federico Tulli

 Una commissione Usa accerta la responsabilità del proprio governo per il decesso di 83 persone in Guatemala, infettate con virus senza mai essere curate. L’analogia con altre vicende.

Si pensava che con la fine della II Guerra Mondiale orrendi esperimenti come quelli del “dottor” Mengele su cavie umane non avrebbero più trovato una mente perversa capace di pensarli. E forse quanto è emerso dai lavori di una commissione statunitense istituita dal presidente Obama per indagare sull’attività di alcuni scienziati americani svolta nella seconda metà degli Anni 40 è solo parzialmente equiparabile alla crudeltà delle sperimentazioni effettuate dall’Angelo della morte nazista sui bambini internati ad Auschwitz. Ma che alcuni esperimenti medici in Guatemala abbiano provocato la morte di almeno 83 persone a cui erano state inoculati agenti patogeni di malattie sessuali trasmissibili, non può lasciare indifferenti. Tanto più se non è la prima volta, come vedremo, che viene alla luce uno scandalo di questo tipo con protagonisti dei medici statunitensi.

giovedì 1 settembre 2011

Debito pubblico: la grande truffa

tratto da Megachip

di Giulietto Chiesa - lavocedellevoci.it.

Ma davvero dobbiamo tenerceli questi banchieri? A cosa servono le banche? Cos'e' la finanza? Perche' siamo tutti indebitati? Chi e' responsabile di questo debito? E' tutto normale in quello che sta accadendo, o c'e' qualcosa che non quadra?
Non si finirebbe piu' di fare domande quando si assiste alla commedia quotidiana delle borse che crollano, dei politici che si danno la colpa l'un l'altro, dei fantomatici “speculatori” che non si sa chi siano, salvo che sono certamente dei balordi miliardari che ci portano via i soldi dalle tasche.  Eppure tutto e' chiaro come il sole. Chi comanda il mondo occidentale (non il mondo, ma solo l'Occidente) sono le grandi banche.
Le grandi banche sono solidali tra di loro e fanno parte di un pool molto ristretto. I “creditori”, apparentemente, sono loro. Sono loro che ormai dettano agli Stati quello che devono fare. E' la dittatura del denaro che ha cancellato ogni democrazia.
Ma e' poi vero che gli dobbiamo qualche cosa?

Gran Bretagna, la classe media va all'inferno

Luca Galassi
Dieci percento in più di senzatetto. Westminster vuole rendere illegale chi dorme per strada
 
La classe media va all'inferno. La crisi e i tagli alla spesa sociale hanno fatto aumentare i senzatetto del dieci percento in Gran Bretagna, secondo la denuncia della Ong 'Crisis'. In uno studio di 120 pagine, che vede come co-autori accademici dell'università di York e della Heriot-Watt University, sono state raccolte le richieste di alloggio popolare, salite di oltre 44mila, la cifra più alta in dieci anni e superiore del dieci percento rispetto al 2010.

La crisi non dà segni di ripresa, e i senzatetto tornano nelle strade del Regno Unito. A Londra, sono aumentati dell'otto percento, e il dato più preoccupante è che più della metà dei 3.600 homeless della capitale sono britannici. La maggior parte sono immigrati dell'Europa dell'Est che non riescono a trovare un'occupazione, ottenere un sussidio o tornare a casa.

Una, nessuna, centomila caste

Alcuni manager pubblici guadagnano persino più dei politici


Quella dei politici non è l'unica casta ospitata dallo stivale. Di certo, è quella di cui si parla di più. Da La Russa a D'Alema, da Schifani a Bersani, da Di Pietro a Vendola, da Giovanardi alla Finocchiaro, sappiamo tutto (si fa per dire) di chi, al governo o in parlamento, amministra la cosa pubblica. Quando l'italiano medio pensa alla "casta", gli vengono subito in mente gli uomini politici, specialmente quelli che amano la comodità dei salottini televisivi.
Amministrare la cosa pubblica è certamente attività assai redditizia, checché ne dicano i diretti interessati, i quali si dichiarano "indifesi" e "mal pagati". L'indennità di base dei parlamentari supera ampiamente i 150mila euro annui. Cesare Salvi e Massimo Villone (autori de "Il costo della democrazia, Mondadori, 2005) chiariscono che a tale somma va aggiunto il valore dei vari benefit (viaggi, soggiorni, ecc.) e che dunque si arriva a un totale di circa 35 mila di euro al mese. In un anno sono oltre 400mila euro. Una cifra che il commesso di un supermercato vedrà durante tutta la vita lavorativa. A un operatore di call center, probabilmente, un'intera esistenza non sarà nemmeno sufficiente.

mercoledì 31 agosto 2011

Yin Yang


Come puoi apprezzare la felicità
senza sapere cos’è la tristezza?


Come puoi raggiungere la saggezza
senza affrontare le tue paure?
 

martedì 30 agosto 2011

Chissà se un giorno gli speculatori e le sanguisughe delle risorse del pianeta pagheranno

di Massimo Ragnedda

Chissà se un giorno i responsabili della crisi economica, gli speculatori, le sanguisughe delle risorse del pianeta pagheranno; chissà se quegli uomini che oggi da dietro le loro scrivanie affamano il pianeta, fanno fallire stati, mandano in rovina piccole e medie imprese e decidono le sorti di miliardi di persone nel mondo pagheranno. Chissà. Chissà se esisterà anche per loro un tribunale internazionale stile Norimberga, qualora fossero, come sarebbe giusto, giudicati responsabili dell’avanzamento dei deserti, dell’inquinamento dei fiumi, del disboscamento del pianeta e di tutte le modificazioni genetiche, dagli esiti imprevedibili, che stanno introducendo. Chissà se quei ricchi finanzieri, avidi e spregiudicati, insensibili e spietati, che con un click del mouse trasferiscono da una parte all’altra del pianeta miliardi di dollari (virtuali, ma con conseguenze reali) mandando in rovina intere nazioni, saranno un giorno processati. Chissà se quei finanzieri e ricchi banchieri che hanno fatto fallire la Grecia un giorno pagheranno.

lunedì 29 agosto 2011

Unire non dividere


Rosa Bruno

Quotidianamente vagando in rete, sempre più vedo nei commenti di alcuni dei blog che seguo, un proliferare di litigi, di critiche e giudizi inutili che anziché unire dividono...rompono.

Nel nome dell'Uno...rifancendosi all'amore universale?

Quale amore? Quale unità? Se non siamo in grado nemmeno di unificare il nostro modo di esporre le questioni.

Se non siamo capaci di trovare ragioni di condivisione, ma passiamo le nostre giornate a precisare di avere maggiori argomenti e più ragioni di qualsiasi altro?
Non scrivo spesso, preferisco citare e copia&incollare, proprio perchè cerco l'unità...il pensiero comune e condiviso.
Ma diventa sempre più difficile, perchè le mie stesse fonti finiscono con il disperdersi in inutili polemiche fra loro.

Ed allora, ognuno difende le proprie posizioni, ognuno grida più forte dell'altro, rispetto ai propri argomenti e si arrocca... ed invece di aprire ed unificare, chiude e descrive la propria "verità" come unica al mondo!

Sono stanca e mi sopraggiunge una grandissima rottura di palle,  non ho più voglia di sentire una ridda di “litigiosi” profeti del nulla...è sconfortante.
Perchè credo che “unificare” sia davvero importante, la vedo come l'unica via per la salvezza.

Non credo che l'autoaffermazione ed il continuo riferimento alle proprie ragioni possa essere il modo per migliorare il mondo.
Molto meglio la solitudine in cima ad un monte allora... ed il rapporto con gli animali e la natura...la ricerca interiore del “superiore”.
Certamente “personale” come scelta, ma quanto più soddisfacente?

Mi chiedo perchè disperdere energie, invece che convogliarle in un unico solco, in un unica direzione, anzichè in una
“predicazione” che finisce per diventare solo affermazione dell'Ego?
Perchè riempirsi la bocca di un'unità che poi, nella pratica nessuno persegue nei propri comportamenti?

Se attraverso i millenni, ancora non abbiamo capito che la "strada" è l'unione degli intenti....allora, signori mi arrendo, perchè non abbiamo futuro.

Namastè

domenica 28 agosto 2011

E se a riscrivere la Finanziaria fosse la valle di Susa?



tratto da: LIBRE

Ho appena letto il messaggio di Claudio Giorno a proposito della battaglia che in India sta mobilitando decine di migliaia di persone contro la corruzione diffusa in tutte le pubbliche istituzioni e nei partiti politici di quel paese. Anche io tendo ad osservare attentamente gli eventi internazionali degli ultimi mesi e a considerarli come sintomi di un malcontento ormai mondiale contro questo modello economico (finanz-capitalista e ultramonopolista) globalizzato che sta distruggendo le basi stesse della convivenza civile, della democrazia e addirittura del capitalismo e che i partiti politici (tutti, per lo meno in Italia) si sono rivelati incapaci di governare e regolamentare.
Non solo le proteste dei giovani in Grecia, degli studenti in Gran Bretagna, degli indignati in Spagna, dei senza casa in Israele, ma persino i tumulti scoppiati a Londra pochi giorni fa e che hanno visto migliaia di ragazzi, senza alcuna prospettiva e accecati dall’allettamento delle merci, saccheggiare i supermercati, non sono altro che lampanti esempi della rabbia di quanti (un tempo si sarebbe detto “dei proletari e dei sottoproletari”, oggi si preferisce dire dei poveri e di quelli che sanno benissimo che stanno per diventarlo) si vedono derubati da governi sempre più arroganti quanto inetti non solo dei propri, pochissimi quattrini ma anche dei propri diritti all’istruzione, all’assistenza sanitaria, all’equità fiscale.

La vera tranquillità – Krishnamurti

 
Quando andate a camminare nei boschi la sera, sentite un grande silenzio.
Tutti gli uccelli se ne sono andati a dormire, il vento è caduto
ed è scomparso anche il leggero fruscio delle foglie.
C’è un grande silenzio, una tranquillità profonda.
Ma è una tranquillità esteriore.



Quando la gente si immerge in quella tranquillità,  desidera averla, ne sente il bisogno, e così va a cercarla nella solitudine. 
E ritiene che per rimanere tranquilli si debba rimanere soli.

Ma la vera tranquillità non è quella che dipende dal nostro stare soli.
Poi c’è la tranquillità che il pensiero si autoimpone, quando si fa dovere di smettere di chiacchierare, per stare quieto e calmo. 
Così a poco a poco il pensiero si calma, ma anche questa non è vera tranquillità; è solo l’effetto del lavorio del pensiero, che pretende di controllare il rumore.

Invece, la tranquillità di cui vogliamo parlare, non dipende da nulla. 
Soltanto questa tranquillità, che possiede una qualità di assoluta indipendenza, soltanto il silenzio assoluto della mente, può ricevere l’eterno, il senza tempo, il senza nome.
Questa è meditazione.


(Krishnamurti – Questa luce in se stessi)
via PomodoroZen

sabato 27 agosto 2011

ACQUA. Nella manovra rientra la privatizzazione

fonte foto
fonte: Vita.it 
Di  Daniele Biella

La denuncia in una lettera del Forum a Napolitano

“Il governo non solo non ha ancora attuato le indicazioni referendarie retrocedendo sulle privatizzazioni già attuate e abolendo i profitti sull'acqua ma, con la manovra economica in fase di discussione parlamentare e già approvata con Decreto Legge n. 138 del 13 agosto scorso, ha riproposto in altra forma la sostanza delle norme abrogate con volontà popolare”. 
È più di una denuncia quella che emerge dalla lettera aperta che giovedì 25 agosto il Forum dei movimenti per l’acqua ha indirizzato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alle forze politiche italiane, e che si può leggere sul sito ufficiale, acquabenecomune.org

'Come in Iraq: è un'invasione'

tratto da Megachip

Intervista di Fabio Chiusi a Giulietto Chiesa - espresso.repubblica.it.

«Non c'è stata alcuna insurrezione di popolo: è stato tutto studiato a tavolino in Occidente per modificare gli assetti strategici del Nord Africa e contrapporsi all'avanzata della Cina nel continente. Un dualismo che può portare a un nuovo conflitto mondiale». L'analisi controcorrente di Giulietto Chiesa.
Tutto quello che vi dicono sulla guerra in Libia è falso. Parola di Giulietto Chiesa. Ex inviato dell'Unità e della Stampa a Mosca, autore di svariati libri di geopolitica che confutano, tra l'altro, le versioni ufficiali dell'11 settembre e della morte di Osama Bin Laden («ma chi può crederci seriamente?»), Chiesa racconta all'Espresso la sua versione della fine del regime libico.
Che è a suo avviso il risultato di un conflitto lungamente premeditato in cui Silvio Berlusconi «non conta niente» e che apre per il Paese un futuro iracheno. E prelude addirittura a un terzo conflitto mondiale.

Italia, Lega propone tagli a pensioni per vedove e disabili

La Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap: ''Ipotesi sciagurate''


 Pur di non cedere sulle pensioni, sulla lotta all'evasione fiscale e sulla tassazione sui grandi patrimoni, la Lega Nord propone di battere cassa tagliando sulle indennità di accompagnamento e le pensioni di reversibilità, colpendo così le vedove e le persone con grave disabilità. Lo ha proposto il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli, incaricato dal suo partito di condurre le serrate trattative di rielaborazione della manovra-bis.
La pensione di reversibilità è una prestazione previdenziale, riconosciuta ai superstiti dei lavoratori a determinate situazioni, già restrittive. Fra i beneficiari ci sono anche i figli inabili non in grado di lavorare e mantenersi da soli dopo la morte dei genitori.

venerdì 26 agosto 2011

BASTEREBBE FERMARLO, IL MOTORE



Leggevo un articolo di Padre Alex Zanotelli, sulla spesa militare, dove si chiede come mai un paese che stanzia 27 miliardi di euro nel 2010 per la difesa (76 milioni al giorno) e che prevede di spenderne altri 17 in aerei da combattimento nei prossimi anni, non abbia nemmeno pensato di tagliare quelle spese per salvare lo stato sociale...dal massacro. Lo chiede a sé stesso, ai suoi vescovi, ai politici tutti...ed anche a noi, perchè no?
Possibile non ci abbia pensato davvero nessuno?

Ed allora, inevitabile, monta l'indignazione...e come mi dice spesso mia figlia "mi parte l'embolo"

Eh sì, perchè penso a quei 27 miliardi di euro spesi per le armi, intoccati dai tagli ed intoccabili, rifletto sul fatto che ne sarebbero bastati 8 per non tagliare lo stato sociale.

Penso agli stipendi milionari ed ai privilegi dei nostri politici, che si arrogano il diritto a rappresentarci, penso al fatto che noi li manteniamo, quotidianamente con il nostro lavoro, con la fatica e, perchè no, spesso anche le umiliazioni che questo comporta ogni giorno perché loro decidano che fra le armi e gli invalidi sia meglio tagliare sugli invalidi.

Perché fra i loro stipendi milionari ed i loro vitalizi e la pensione di reversibilità di mia madre ottantenne preferiscano tagliare la seconda...

Penso a Gaetano Ferrieri che ci ha messo e ci mette la faccia e penso al silenzio che avvolge questo paese di beoti, servi della televisione...masochisti senza speranza.

Libia, affari di guerra (sporca)

Lunedì, dopo l'ingresso dei ribelli a Tripoli, precipita il prezzo dell'oro e schizzano i titoli di banche e aziende petrolifere che, come Unicredit e Eni, hanno interessi nel Paese e che hanno finanziato i ribelli. Sui quali pesa l'incognita di Al Qaeda

Enrico Piovesana

Lunedì 22 agosto, alla riapertura dei mercati dopo la notizia dell'ingresso dei ribelli a Tripoli, si sono verificati eventi che la dicono lunga sui veri scopi di questa ennesima guerra neocolonialista mascherata da intervento umanitario.
Quel giorno il prezzo dell'oro è iniziato a scendere dopo mesi di inarrestabile e costante rialzo. Toccando ogni giorno un nuovo 'record storico', il metallo giallo era arrivato a sfiorare la quotazione astronomica di 1900 dollari l'oncia. Da lunedì è iniziato un deprezzamento mai visto negli ultimi mesi: in pochi giorni la quotazione è precipitata a 1700 dollari l'oncia. La certezza di poter mettere le mani sulle 144 tonnellate di lingotti d'oro conservati nei forzieri della banca centrale libica (nella foto) sembra aver placato sete dei mercati.

CONSUMISMO IRRAZIONALE (OVVERO LE POCHE COMPAGNIE CHE NUTRONO IL MONDO)

FONTE: VIGILANCITIZEN.COM

Poche persone sanno che la maggior parte del cibo trattato disponibile sul mercato, che sia nei negozi o nelle catene di fast-food, viene tutto da una cerchia di poche e ristrette compagnie. Ancora meno persone si rendono conto che queste aziende sono i principali attori nelle organizzazioni d'élite che decidono salute e politiche sociali e economiche in tutto il mondo. Daremo un'occhiata alle tre grandi compagnie che nutrono il mondo, ai loro vari marchi e alle tattiche che intraprendono per far desiderare i loro prodotti alla gente.

Se uno dovesse studiare attentamente le etichette dei prodotti confezionati in un tipico negozio di alimentari, probabilmente noterebbe che gli stessi nomi di compagnie appaiono ripetutamente: Nestlè, Kraft, General Mills e pochi altri.

giovedì 25 agosto 2011

Alice - La recessione (da Pier Paolo Pasolini)

L'omeopatia per uscire dalla terza guerra mondiale


Molto spesso nella storia si è scoperto che la soluzione ad un problema apparentemente complesso, era in realtà quella più ovvia e più semplice. Solo che finché si cercano soluzioni sofisticate, degne anche di grandi specialisti, è ben difficile vedere ciò che magari sta proprio davanti al naso.
Così stiamo assistendo ai patetici tentativi di governi e istituzioni di mezzo mondo per arginare la crisi, tranquillizzare i mercati, evitare il panico e, soprattutto, salvare il culo. Il proprio, ovviamente. Tentativi, appunto, patetici, perché non portano a niente: la situazione peggiora di giorno in giorno e lor signori sembrano lottare contro una diga in disfacimento armati solo con pezzetti di pongo.
E se la soluzione non fosse complicata? Se invece fosse estremamente semplice e perfino ovvia? Certo, ci vuole un cambio di prospettiva per uscire dagli schemi che, volenti o nolenti, ci siamo imposti, e soprattutto bisogna essere disinteressati per poterci riuscire. Non avendo un patrimonio da difendere, e dovendo guardare la soglia di povertà un po' troppo da vicino, forse sono nella (fortunata?) condizione per poter guardare le cose in un altro modo.

Gli antichi insegnamenti dei nativi americani

"Cosa sta succedendo agli abitanti di questo Pianeta? Nessuno sa cosa accadrà alla Terra, ma il suo futuro è nelle nostre mani. Sono gli esseri umani ad averla messa in pericolo e solo loro possono salvarla". Vi presentiamo il nuovo titolo pubblicato da Terra Nuova Edizioni con le riflessioni di un nativo sulle istruzioni apprese dagli anziani della sua tribù.
 



L'autore si ispira agli insegnamenti degli anziani nativi d'America per proporre un percorso di riflessione e cambiamento che coinvolge la vita di tutti gli esseri umani e la salvaguardia del Pianeta. Dalle parole e dagli esempi degli anziani maestri emergono quelle Istruzioni Originarie che, benchè siano tra i principi innati, gli esseri umani hanno dimenticato. Manitonquat sostiene, con passione e devozione, la necessità di recuperare e praticare questi insegnamenti per ricostruire un mondo più giusto per tutte le specie che lo abitano. Un libro delicato e penetrante, gioioso e poetico, intriso di un profondo rispetto per l'Universo e per tutte le creature.

martedì 23 agosto 2011

DIVENTARE VEGAN PER RIDURRE CANCRO E MALATTIE DEL CUORE ?


DI MATILDA LEE
theecologist.org

Si parla molto delle problematiche animali e ambientali dovute al consumo di carne. Ora un nuovo film, Planeat, presenta una convincente tesi sulla salute per riesaminare il nostro rapporto con carne e latticini

Il dottor Colin Campbell è uno dei più improbabili vegan. Allevatore di vacche da latte in una fattoria, iniziò la sua carriera di ricercatore negli anni ’50 con l’obiettivo di trovare modi per prevenire la malnutrizione tra i bambini poveri attraverso la ‘dieta occidentale’, una dieta ad alto contenuto di proteine animali che, al tempo, lui e i suoi colleghi ritenevano fermamente essere la miglior dieta possibile.
Durante le sue ricerche nelle Filippine negli anni ’60, notò un'elevata incidenza di cancro al fegato nei bambini, in particolar modo in quelli provenienti da famiglie benestanti, quelle che consumavano più proteine animali.

NON LASCIAMO SOLO GAETANO

di Giandiego Marigo per AreA
Roma...Piazza Montecitorio.

Un uomo piccolo, un non eroe. Non vuole essere chiamato così.

Uno che non vuole vantare primati e non vuole condurre il popolo. Uno che rischia del suo, la sua faccia e la sua salute.


Molti amici, di Rete Viola, ma anche altri che sono molto più rossi che violetti e comunque fra coloro che io ritengo “credibilmente” facenti parte dell'AreA lo hanno visitato...ed ora garantiscono per le sue intenzioni.
Gaetano Ferrieri è esattamente quel che sembra un uomo dalle ottime intenzioni e dall'anima pulita che ha preso serissimamente il significato di “Democrazia Diretta” di “Partecipazione” e fa quello che dice, mettendosi in gioco personalmente. Nell'unico modo che un uomo come lui abbia per cercare ascolto e seguito...rischiando del proprio.
Personalmente, diffido dei capipopolo e dei profeti, mi redarguisco ed entro io stesso in contraddizione quando uso toni ieratici, ho davvero troppe esperienze di leader conclamati e di profeti riconosciuti, per non diffidare dei personalismi esasperati, tesi solo a far parlare di sé in chiave strumentale...

Io non lo conosco, sono troppo povero per andare a Roma a trovarlo (e qui bisognerebbe aprire una parentesi sul fatto che nella società civile chi non abbia soldi per autopromuoversi non conti un cazzo), ma chi ha potuto farlo garantisce per la qualità delle sue scelte.
Un paio di questi amici mi ha inviato alcuni scritti e delle interviste e, nello specifico, alcuni ragazzi della “Rete Viola” hanno deciso...con Gaetano di iniziare un percorso che porti ad una Grande Assemblea Permanente in Piazza Montecitorio.