Una commissione Usa accerta la responsabilità del proprio governo per il decesso di 83 persone in Guatemala, infettate con virus senza mai essere curate. L’analogia con altre vicende.
Si pensava che con la fine della II Guerra Mondiale orrendi esperimenti come quelli del “dottor” Mengele su cavie umane non avrebbero più trovato una mente perversa capace di pensarli. E forse quanto è emerso dai lavori di una commissione statunitense istituita dal presidente Obama per indagare sull’attività di alcuni scienziati americani svolta nella seconda metà degli Anni 40 è solo parzialmente equiparabile alla crudeltà delle sperimentazioni effettuate dall’Angelo della morte nazista sui bambini internati ad Auschwitz. Ma che alcuni esperimenti medici in Guatemala abbiano provocato la morte di almeno 83 persone a cui erano state inoculati agenti patogeni di malattie sessuali trasmissibili, non può lasciare indifferenti. Tanto più se non è la prima volta, come vedremo, che viene alla luce uno scandalo di questo tipo con protagonisti dei medici statunitensi.