domenica 26 giugno 2011

Moni Ovadia partecipa alla Manifestazione di solidarietà con il Popolo Rom – Firenze 27 giugno 2011

Fermiamo il pogroom anti Rom – Affermiamo l’Essenza Umana
Diritti Umani Costruire Civiltà Solidarietà Uguaglianza Libertà Cultura

fonte: NazioneRom

Nazione Rom in Campo dei Fiori
Roma 4 settembre 2010

venerdì 24 giugno 2011

Manifestazione di solidarietà con il Popolo Rom 

Firenze 27 giugno 2011 – Fermiamo il pogroom anti Rom – Affermiamo l’Essenza Umana




Fermiamo il pogrom anti Rom – Affermiamo l’Essenza Umana

Manifestazione di solidarietà con il Popolo Rom
lunedi 27 giugno 2011
ore 08.30 – 11.30
Via dei Pucci n. 2 – Firenze

 

24 giugno 2011
Si è concluso ieri con risultato fallimentare il tentativo di incontro tra una delegazione dei Rom della Provincia di Firenzenze e la Caritas Onlus di Firenze.
Opera Nomadi Toscana organizzazione dell’autodeterminazione dei Rom nella Regione Toscana sta cercando da tempo di poter incontrare il Direttore della Caritas Alessandro Martini titolare dei fondi istituiti dalla Regione Toscana che con delibera pubblicata  sul Bolletino Regionale n. 18 del 4 maggio 2011 istituisce un fondo di 400.000 euro destinato ai Rom in grave stato di marginalità.





L’emergenza Rom esplode a Firenze e Sesto quando il Sindaco Gianni Gianassi in concerto con la Questura di Firenze decide di abbattere il Campo Rom abusivo dell’Ex-Osmatex il 16 gennaio 2010. Le due città si risvegliano con le Politiche di Emarginazione sociale, esclusione, tentativo di eliminare la presenza dei Rom con l’uso della forza. E’ pieno inverno e nessuna Istituzione offre un aiuto concreto ad una
comunità umana la cui unica colpa è quella di essere estremamente poveri.


I 185 Rom trovano rifugio nel Campo di Quaracchi, altri nel Centro di Firenze, altri ancora a Scandicci. In questi 18 mesi la resistenza umana di questi cittadini europei assume connotati eroici. I Rom sopravvivono a due incendi dolosi (29 e 31 dicembre 2010), ricevono decine di espulsioni firmate dal Capo Gabinetto della Prefettura di Firenze dott. Massidda, sopravvivono alle malattie infettive come la tubercolosi, alla fame, alla  mancanza di acqua, di servizi igienici, di un posto dove scaldarsi in pieno inverno. Sopravvivvono a cinque operazioni della Questura, alle denuncie della Digos per occupazioni di terreni, agli articoli razzisti comparsi su vari quotidiani locali, a chi incita all’odio razziale, a chi li vuole trafficanti di droga, di prostituzione, di violenze sui bambini.



I Rom sopravvivono a tutti i tentativi che il Potere Politico Razzista
li vuole dipengere come il male.


 
I Rom sopravvivono perchè hanno un motivo per farlo. Come le comunità ebraiche nel ghetto di Varsavia i Rom sopravvivono perchè la solidarietà, l’aiutarsi uno con l’altro, il prendersi cura di tutti, il non escludere nessuno, l’assistere i malati negli ospedali, crescere i bambini con amore e serenità sono la ragione di vita per la Comunità Rom di Firenze e Sesto. I Rom sopravvivono perchè non hanno mai fatto la guerra e conoscono solo la difesa della vita.

 
In una situzione di vita che nessun autoctono sarebbe in grado di sopportare per due giorni i Rom sopravvivono per due anni, cercano lavoro, iscrivono i bambini a scuola, raccolgono il ferro, fanno raccolta differenziata, si inventano i modi per restare vivi anche umiliandosi con gli Italiani nel chiedere  le elemosina. L’imporatante è che i bambini abbiano di che mangiare ogni giorno. A volte, spesso, si va a letto con la fame ma una energia inesauribile permette a questa comunità di continuare a sperare.
 


Opera Nomadi Toscana diviene nel tempo organizzazione dei Rom, autorganizzazione dei Rom. Supporto sanitario, giuridico, sociale, psicologico, educativo e formativo. Il lavoro di Opera Nomadi Toscana non si limita a difendere i diritti. Il nostro lavoro è affermare i Diritti Umani.




Gli incontri e la solidarietà ricevuta dalla Commissione Europea Giustizia Diritti Umani e Cittadinanza di Bruxelles



dai Commissari del Consiglio d’Europa



le lettere di vicinanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
   
sono motivo di orgoglio e dignità per tutta Opera Nomadi Toscana.


Il 16 giugno il Campo Rom di Quaracchi viene spazzato via. Il tentativo è quello di deportare l’intera Comunità Rom in Romania. Le Famiglie vengono ricattate. Il tentativo ed il Progetto di esclusione sociale messo in atto dall’Assessore Allocca, Gianni Gianassi, Matteo Renzi ed il Direttore della Caritas Alessandro Martini non riesce in pieno. I Rom continuano a lottare, rivendicano di essere cittadini Europei, rivendicano l’essere portatori sani di cittadinanza attiva. Si oppongono al tentativo di Pogroom.




La Polizia continua incessantemente nei giorni seguenti a strappare le coperte, le tende i materassi alle famiglie Rom. Non si ferma di fronte ai neonati, alle donne incinta.




Le azioni di sicurezza pubblica ricordano i periodi più neri del Fascismo e del Nazismo.


Le famiglie vengono minacciate che se non lascieranno Firenze e continueranno a dormire nei giardini gli verranno sottratti i bambini.




Le norme sui minori all’art.1 stabiliscono invece che “il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia” e all’art.2  specificano che “le condizioni di indigenza dei genitori non possono essere di ostacolo all’esercizio del diritto del minore nella propria famiglia”. Per i Rom è come se le leggi non esistessero, ai Rom si puo’ fare di tutto impunemente.
I Pogrom sono politiche del Fascismo e del Nazismo.



I Rom di Firenze e Sesto, nipoti del milione e mezzo di Rom sterminati dal Nazismo nei Campi di Concentramento durante la seconda Guerra Mondiale sanno come affrontare le persecuzioni razziali.


I Rom rimangono uniti e nulla potrà mai spezzare questo legame umano.



La difesa della vita affronta e cerca di non soccombere alla morte ma a volte si muore.
Il 31 gennaio 2011 il nostro amico, fratello socio ed attivista dei diritti umani Ion Grancea Human Right Defender si arrende alla Polmonite e decede a Careggi. L’intera comunità Rom si stringe intorno al fratello Lucian e continua nei mesi successivi a ricordarlo, rispettarlo, volergli bene anche se non c’è più.


I Valori umani praticati dai Rom sono un antidoto all’individualismo sfrenato, alla violenza, all’ipocrisia di molti autoctoni. Sono i Valori dell’essere umano, i valori che ci fanno riconoscere l’altro come un nostro simile, i valori più importanti, l’essenza umana.



Chiediamo alla Caritas, al Direttore Martini, al Sindaco di Sesto Gianni Gianassi, al Sindaco di Firenze Matteo Renzi, all’Assessore al Welfare della Regione Toscana  Salvatore Allocca, al Questore di Firenze, al Comandante di Vigili Urbani di sospendere immediatamente le politiche di sicuritate.
Chiediamo che i fondi istituiti (400.000) vengano spesi per aiutare le famiglie Rom ad uscire dall’estrema indigenza economica ed avviare quelle politiche abitative  e lavorative che la Toscana di Enrico Rossi e l’Italia del Presidente Giorgio Napoltano meritano.


Quelle politiche sociali che i Rom meritano.
Sarebbe un iniziale riconoscimento del Porrajmos (Olocausto Rom) che ha ridotto nella povertà più assoluta la Popolazione Rom in tutta l’Europa.



L’Italia è stata complice del Nazismo per molti anni. E’ ora di assumersi delle responsabilità storiche, sociali e politiche. Bisogna smettere di usare i Rom come capro  espiatorio della crisi. La crisi è responsabilità di chi Governa il Paese e le Città e non certo di piccoli bambini che con le loro famiglie chiedono solo di vivere in pace. Con umiltà e consapevolezza possiamo stringere amicizia e pace con la principale minoranza etnica dell’Unione Europea: la Nazione Rom.



Questi sono i motivi che ci portano ad indire una manifestazione di solidarietà con i Rom di Firenze e Sesto.
Invitiamo tutti a promuovere e partecipare.


prime adesioni:  Moni Ovadia, Barbara Breyhan, Every One, Opera Nomadi Toscana, Coordinamento Chianti Italia dei Valori, Punto Pace Firenze Pax Cristi, Presidio di Libera Emanuela Lolli, Henri Mandine (Francia), Eleonora Stordone (Napoli), Annamaria Piemonte, Anna Cristofolini (Francia), Michelangelo Sardo (Cagliari), Doriana Chierici Casadidio (Roma), Miriam Halilovic (Taranto), Annaclaudia Franci (Firenze), Mauro Pandolfi (Napoli), Andrea Tranchina (Palermo), Simona Ferlini (Bologna), Spazio Mondo Migranti (Milano), Valentina Greco (Cagliari), Ana Paula Casagrande Cichowicz (Brasile), Francesco Rezzuto (Ladispoli), Giovanni Cattaruzza (Firenze) Gypsy Council (Londra)
Velicu Leonard (Francia), Giuseppe Tuozzo (Sassari), Raffaele Raimondo (Firenze)

per info: Marcello Zuinisi 3209489950

4 commenti:

  1. Nei momenti di crisi è sempre presente l'esigenza di individuare un capro espiatorio.

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  2. Sara, sì questo è vero ed è sempre la parte più debole a pagarne lo scotto.

    E i Rom fanno da capro espiatorio in ogni tempo ed in ogni luogo...questo si chiama razzismo :-((

    Un abbraccio ^^
    Namastè

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  3. Mi dispiace Rosa, pur condividendo il fatto che siano i più deboli a pagare le conseguenze e che il razzismo sia una brutta malattia del genere umano, la questione dei rom è molto più complessa e, per esperienza diretta, soprattutto al loro interno ci sono situazioni di sfruttamento uguali alla società "civile" ... che Napolinato sia poi un vero difensore dei diritti civili mi fa ridere visto che condivide i bombardamenti sulla Libia.
    La triste realtà è che anche tutte le varie organizzazione umanitarie e movimenti civili nascondono fini segreti (oltre al fatto che vi girano molti soldi) e alla fine non hanno mai risolto niente: basta guardare il referendum sull'acqua che dal lato pratico non ha cambiato nulla (alla fine è stato usato solo come cavallo di troia dalla politica). Prima di arrivare sul tuo sito oggi ho visto una foto sul sito dell'ansa che riprende un poliziotto nepalese che distrugge le piante di marjuana (xò abbiamo gli OGM e l'UE permette l'irrorazione radiottiva sui cibi per poterli conservare ma noi facciamo guerra ad una pianta) e poi sul link della petizione contro le scie chimiche firmata solo da 496 persone sulle 50.000 richieste ... è inutile difendere i diritti dei rom se non siamo nemmeno capaci di conoscere e difendere i nostri!!!
    Sembra proprio che senza una vera e propria apocalisse qui non si svegli proprio nessuno ... SIAMO SCHIAVI ...

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  4. Anonimo, sarà come dici! Anzi è senz'altro così.
    Sono stanca però, di sentir dire che il male è ovunque e mi rifiuto di considerare diversi e quindi perseguibili di chissà quale colpa, uomini e donne che sono miei e tuoi fratelli e sorelle!...Siamo TUTTI UNO e non mi stancherò mai di portare la bandiera di questo o di quello, chiunque esso sia, affinchè vengano rispettati e garantiti pari diritti.
    I Rom sono sono considerati la feccia del mondo da millenni, perchè li abbiamo costretti noi in quel ruolo, da sempre.
    Però a pescindere da questo, non mi asterrei dal prendere le loro parti anche se fossero opressi da una settimana...
    ...sarò sempre con gli oppressi e con gli ultimi, chiunque essi siano, senza guardare al colore, alla nazione o alla convenienza.
    Questo sento di fare e questo farò, seguendo solo il mio istinto e l'amore incondizionato che nutro verso il prossimo tutto....

    Anonimo il bene ed il male sono ovunque, l'uno non può esistere senza l'altro, inoltre non è detto che quel che si definisce bene, sia sempre bene e viceversa...sta a noi trovare l'equilibrio e stare nel mezzo...

    Un abbraccio forte^^
    Namastè

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